sabato 30 agosto 2014

Sauze, sprecato un milione per l’ex tempio della zootecnia

Il centro di sperimentazione "Vezzani" fondato nel 1931, dieci fabbricati poi acquistati dalla Regione nel 2004, con tanto di spesa supplementare per mungitrici modernissime nuove di zecca e mai utilizzate, è abbandonato a se stesso, preda di ladri e vandaliFonte Notizia:
Torino - Un complesso immobiliare acquistato nel 2004 dalla Regione per circa un milione di euro, ma che in realtà non è stato mai più utilizzato e sfruttato per le sue potenzialità. Il risultato dell’abbandono è sotto gli occhi di tutti: per rendersene conto basta una passeggiata lungo i sentieri della località Richardette. Locali e stalle lasciate al loro destino, immobili con porte aperte e accessibili a vandali e ladri, senza neanche una  recinzione, un sigillo, un minimo controllo; finestre spaccate, muffa, ruggine e sporcizia. Paradossalmente, si possono ammirare all’interno i nuovi impianti per la mungitura installati proprio dalla Regione nel 2004, costati fior di quattrini ma mai utilizzati e

Allarme per il lattiero-caseario lombardo. L'embargo alla Russia complica tutto

Gianni Fava, assessore regionale all'Agricoltura, teme che un'"invasione" di latte nordico valichi le Alpi, accentuando la crisi del settore.
Fonte Notizia:

"Le misure europee varate per contrastare gli effetti negativi dell'embargo russo sono soltanto un pannicello caldo che non risolve minimamente il problema e che avrà conseguenze estremamente negative per gli agricoltori della macroregione agricola del Nord.
A dirlo è l'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che a riguardo non ha dubbi: "L'embargo deve essere tolto e il mercato russo deve ripartire. E in questa direzione deve muoversi l'Unione europea, altre possibilità non ce ne sono. Tutto il resto

In Puglia in aumento allevamenti bufale

Fonte Notizia:

- BARI - Continuano a crescere gli allevamenti di bufale in Puglia e ''a sostegno di questo settore della zootecnia, la legge regionale n. 37/2014 ha introdotto nell'assestamento di bilancio importanti provvedimenti che riguardano non solo il foggiano, che rientra in parte nel marchio DOP della mozzarella, ma tutta la Puglia''. Lo sottolinea in una nota il presidente dell'Associazione Italiana Allevatori e dell'Associazione Regionale Puglia, Pietro Salcuni.
"Si tratta di misure in favore degli allevatori pugliesi per i danni derivanti dalla lingua blu (bluetongue) che - precisa Salcuni - non colpisce l'uomo ma ha messo in serie difficoltà i nostri allevamenti bufalini, che sono di grande qualità". ''Nello specifico, all'art. 27 proposto dal consigliere regionale Gatta, l'assestamento di bilancio prevede - viene evidenziato da Salcuni - un intervento di 400.000 euro al fine del parziale ristoro dei danni patiti dagli allevatori pugliesi per la perdita e/o mancata commercializzazione dei capi bufalini e

giovedì 28 agosto 2014

Chris LeDoux - Old Paint



Linetta di Adohr: una campionessa degli anni '30

Foto di Linetta di Adohr, 1935-1937 California Grand Champion Guernsey.Guernsey della California. Nel 1936 è stata campionessa di riserva al National Dairy Show tenutosi a Dallas, Texas. LINETTA inoltre è stata raccontata nel film a colori, chiamato la "storia di Linetta"


La FAM un'occasione perduta per la città di Ragusa

D’asta: “La fase di stallo alla Camcom non ha agevolato il percorso necessario a supportare i nostri allevatori”
Fonte notizia:
 “E’ ormai evidente che la Fiera agrolimentare mediterranea non potrà tenersi nel periodo canonico. La fumata nera della seduta di lunedì scorso dopo l’insediamento del consiglio camerale, che avrebbe dovuto eleggere il neopresidente della Camcom, ha fatto perdere ogni speranza in tal senso. E, a dire il vero, non ritengo che neppure se il presidente fosse stato eletto, ci sarebbero stati i tempi necessari per mettere in moto la complessa macchina organizzativa. Spero, però, che il neopresidente dell’ente camerale, chiunque sarà, metta in cima all’agenda delle priorità la necessità di fare svolgere il prima possibile la Fam. Anche perché venire incontro agli allevatori e al mondo dell'agricoltura è strategicamente prioritario per il nostro territorio. Non c'è più tempo da perdere”. E’ quanto rileva

Embargo russo, dall'Ue misure eccezionali per il settore lattiero-caseario


La Commissione europea ha annunciato oggi aiuti all'ammasso privato per il burro, il latte scremato in polvere e alcuni formaggi per sostenere il mercato.

Fonte Notizia:

La Commissione europea ha annunciato oggi aiuti all’ammasso privato per il burro, il latte scremato in polvere e alcuni formaggi, per alleviare l’impatto delle restrizioni imposte dalla Russia sulle importazioni di prodotti lattiero-caseari dell’Ue e limitare gli effetti negativi sul mercato interno. La Commissione ha inoltre confermato che il periodo di intervento pubblico per il burro e il latte scremato in polvere sarà prorogato fino alla fine dell’anno.

Il Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Dacian Ciolo?, ha spiegato: "I segnali di prezzo sul mercato lattiero-caseario europeo mostrano che l’embargo russo sta iniziando a colpire ilsettore. In un certo numero di Stati membri stanno calando i proventi da esportazioni; ne deriva la necessità di trovare nuovi sbocchi. Il settore lattiero-caseario europeo ha

Ti conveniva fare la zoccola dello zio Sam? Adesso paga il prezzo

Fonte notizia:
Serve assolutamente una breve pausa per commentare la vera grande notizia del mese:  L'embargo russo di 12 mesi sulle importazioni in arrivo dalla UE, USA, Australia, Canada e Norvegia. Questa nuova situazione è tanto interessante e importante da richiedere una analisi molto più profonda di un semplice calcolo grossolano  su quanto  potrebbero perdere i singoli stati della UE o gli Stati Uniti ....
Devo proprio prendermi una breve pausa dalla routine dei soliti argomenti per commentare la grande notizia del giorno:  La Russia sta mettendo un vero embargo della durata di 12 mesi sulle importazioni di carne bovina, carne di maiale, frutta e verdura, pollame, pesce, formaggi latte e prodotti lattiero-caseari in arrivo dalla UE, USA, Australia, Canada e dal regno della Norvegia. La Russia sta inoltre introducendo un divieto di sorvolo aereo per le compagnie europee e americane che transitano sul suo spazio aereo per raggiungere l'Asia orientale, vale a dire,

Lattiero Caseario. Crollo generalizzato dei prezzi.

Una riapertura all'insegna del declino generale. Relativamente contenute le perdite delle due principali DOP se confrontati con il crollo dei derivati del latte (Burro e Creme). Riprende a scendere anche il Latte Spot.

 
Fonte Notizia:
di Virgilio, Parma - 27 agosto 2014
LATTE SPOT CRUDO E PASTORIZZATO ESTERO - Riapertura al ribasso per il latte spot crudo nazionale e parimenti per l'estero intero pastorizzato. Dopo due settimane di fermo delle attività borsistiche il latte spot cede 1€ sulla piazza di Verona. 40,21 e 41,24 €/100 litri latte sono i valori, rispettivamente minimo e massimo, registrati lo scorso lunedì 25 agosto. 37,63 e 38,66 €/100 litri i prezzi del latte estero.

BURRO E CREME Il crollo dei derivati del latte. - Burro e creme cedono dal 4,5 a quasi il 10% rispetto le quotazioni precedenti la chiusura ferragostana delle borse. 3,05/kg la quotazione del Burro CEE (-4,47%), 1,75€/kg (-7,89%) la quotazione dello zangolato a Reggio Emilia mentre si registra una perdita addirittura deò -9,41% per la Crema a uso alimentare trattata a Milano (1,54€/kg).

GRANA PADANO - Sull'onda dei ribassi viene trascinato anche il Grana Padano. 20 centesimi le perdite registrate alla piazza di Mantova per entrambe le referenze a listino. Contenuto a -10 centesimi invece la caduta registrata a Milano. Per quanto riguarda la stagionatura di 9 mesi è stato fissato un prezzo minimo di 6,70€/kg e massimo di 6,80€/kg. 7,30 - 7,95€/kg la forbice di prezzo del listino milanese relativamente al Grana Padano di 15 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO - Più ridotta, limitata a 5 centesimi, la scivolata di prezzo registrata dal Parmigiano Reggiano alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma per entrambe le stagionature lo scorso venerdi 22 agosto. Nello specifico il 12 mesi è stato valorizzato tra 7,65 e 8,05€/kg. mentre il 24 mesi è stato quotato con valori compresi tra 9,00 e 9,35€/kg. 10 centesimi invece le perdite subite dal principe dei formaggi sulla piazza di Milano che ha chiuso tra 9,50 e 10,25€/kg. e tra 7,75 e 8,05€/kg. rispettivamente alle stagionature di 24 e 12 mesi.
PRRE PR


Associazione allevatori su azioni contro Blue Tongue


Fonte notizia:

BASILICATA
“L’insorgenza dei recenti focolai di Blue Tongue in Basilicata è motivo di grande preoccupazione e I’Associazione regionale Allevatori della Basilicata esprime solidarietà ed è a disposizione di tutti gli allevatori interessati sia direttamente sia indirettamente”.
E’ quanto comunica in una nota l’Associazione regionale Allevatori di Basilicata.
“La Blue tongue – si legge – è stata già causa di danni economici ingenti a tutto il settore zootecnico lucano e meridionale in quanto ha determinato divieti di movimentazione dei capi e quindi la limitazione o addirittura il blocco della commercializzazione in aggiunta agli effetti collaterali causati dai vaccini usati in passato, ciò ha vanificato ogni sforzo profuso dagli allevatori nella gestione degli allevamenti. Oggi, tale malattia rischia di aggravare la situazione della zootecnia in un momento di ulteriori e grandi difficoltà per tutto il settore.
Nella consapevolezza dell’importante e qualificato lavoro che l’Ufficio veterinario della Regione, I’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata, il Servizio Veterinario delle Aziende Sanitarie hanno svolto e svolgeranno nell’affrontare questa malattia, I’Associazione Regionale Allevatori di Basilicata – conclude la nota – si rende da subito disponibile, attraverso il proprio Servizio di Consulenza Tecnica e nell’ambito delle proprie competenze, a qualsiasi forma di collaborazione utile per contrastare tale emergenza sanitaria”.

Link per offerte di lavoro




Neolaureato in scienze e tecnologie agrarie, per attività di stage presso importante azienda - Rovereto



Azienda del settore chimica per l'agricolura cerca Agronomo Tecnico Commerciale - Ottimo Inglese - Catania, Sicilia

Agente plurimandatario - settore alimentazione zootecnica in particolare della bovina da latte e impianti di biogas - Brescia




Allevatore di bestiame - Azienda Adecco S.p.a - Cassino (Frosinone)


CONSULENTE TECNICO PER IL SETTORE AGRIBUSINESS - Bergamo - Lombardia

 ADDETTO ALLEVAMENTI ZOOTECNICI  per la custodia di beni, attrezzature e animali - mesi 6 - FASCETTO SIVILLO CARMELO - Aidone, Sicilia

mercoledì 27 agosto 2014

Settore ovino: serve più sinergia

Fonte notizia:
Parola d’ordine per allevatori e cooperative la sinergia. Quella sana, scevra da condizionamenti e rendite personali, che, per esempio a Roma, nelle mense scolastiche del Comune, ha permesso di inserire l’abbacchio romano e la ricotta romana grazie ai progetti e all’azione della Coldiretti a vantaggio di tutti in primis i piccoli consumatori. Da questo assunto sono partite le riunioni volute da Coldiretti Viterbo sul territorio provinciale per il settore ovino. Un segmento produttivo che annovera numeri di rispetto: 327.000 capi ovini e si producono oltre 17 milioni di litri di latte ogni anno e dove Coldiretti intende provare ad attuare anche azioni di miglioramento. Prima fra tutto le informazioni grazie alle quali non perdere premi per gli allevatori ed azioni utili a rilanciare il settore.
Si sono svolte, nelle scorse settimane, tre delle quattro riunioni predisposte ed organizzate da Coldiretti Viterbo per fare chiarezza, spiegare programmi ed attività e, soprattutto, per ascoltare direttamente dai pastori i problemi contingenti. Dopo l’incontro a Canino (alla presenza anche del sindaco sempre vicino alle attività di Coldiretti) e a Montefiascone (entrambe partecipate in modo importante) la terza riunione si è svolta, con successo

Prezzo latte, Coldiretti Lazio: "Allevatori sul piede di guerra"

Allevatori Pronti a manifestare davanti alla Regione

Fonte notizia:

Roma - 26 ago (Prima Pagina News) La misura è colma. Questo in sintesi il messaggio affidato all’ennesima lettera inviata al governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore all’agricoltura Sonia Ricci dal presidente e dal direttore di Coldiretti Lazio, David Granieri e Aldo Mattia. Infatti, la Regione Lazio, nonostante le ripetute sollecitazioni, ha continuato a non intervenire venendo meno al suo ruolo propulsore e di mediazione per risolvere la grave situazione che incombe sugli allevatori che producono latte vaccino. Non si tratta di siglare un contratto di conferimento, né tanto meno di perfezionare un accordo interprofessionale ai sensi di una legge ormai abrogata ma di favorire il consolidamento di “una logica di leale collaborazione tra le parti che permetta la programmazione delle attività produttive”. Se la Regione Lazio non si farà promotrice di un accordo quadro tra le parti (produttori e industrie di trasformazione) in grado di garantire un prezzo equo “alla stalla” che permetta di remunerare almeno i costi di produzione, la Coldiretti del Lazio è

Non c’è crisi per la carne degli allevatori di Langa

Lo affermano i macellai intervenuti per acquistare i capi in esposizione

Foto di gruppo per gli allevatori premiati alla fiera di San Giorgio Scarampi

Con 172 capi la rassegna del bovino castrato Piemontese, da alcuni anni ricono­sciuta come Fiera di interesse regionale, ha confermato di es­sere il più importante appuntamento per gli operatori della filiera dell’allevamento di bovini di razza Piemontese in tutto il Sud Asti­giano. «Anche quest’anno - ha ricordato il sindaco Marco Listello - è  stata organizzata con l’utilizzo di risorse comunali e con il solo soste­gno della Camera di Commercio». Macellai giunti da fuori provincia hanno ribadito che grazie alla sua qualità la carne di Langa continua ad essere molto apprezzata sul mercato.

Il futuro della zootecnica ha il passaporto europeo


Fonte Notizia:

ANCONA - Il progetto Zoone, della durata di 42 mesi, si concluderà ufficialmente il 31 agosto con un evento dedicato ai risultati raggiunti e a politiche, scenari e agli strumenti per la ricerca e l’innovazione nel settore zootecnico.
A seguito della Conferenza Finale di progetto, tenutasi a Belgrado il 3 luglio scorso, la Regione Marche - Servizio Ambiente e Agricoltura- ha ritenuto fondamentale ai fini di divulgazione e conoscenza, organizzazione di un evento conclusivo del progetto presso la propria sede ad Ancona il giorno 27 agosto p.v. dalle ore 9:30.
Evoluzione produttiva e prospettive di mercato per la zootecnia bovina da carne e da latte nei paesi dell Macroregione Adriatico-Ionica; opportunità̀ per l’innovazione e la cooperazione il Partenariato Europeo per l’Innovazione; biotecnologie applicate alla riproduzione bovina: attività, risultati e follow-up del progetto Zoone nei Paesi dell’Area Adriatica, ricerca per lo sviluppo e l’applicazione di metodologie di calcolo per il benessere animale sono alcune delle tematiche che verranno affrontate ed approfondite nel corso del Convegno.

martedì 26 agosto 2014

Suini da macello: mercato in calo


Fonte notizie:
La Borsa merci telematica italiana Scpa rende noto che, per la settimana dal 25 agosto 2014 al 29 agosto 2014, per la categoria 160/176 Kg del circuito tutelato, è stato formulato il range di prezzo che va da un minino di 1,535 euro al chilo a un massimo di 1,550 euro al chilo.
In attuazione dell’art. 7 del Regolamento Generale della Commissione unica nazionale dei suini vivi da macello, la tendenza e il range di prezzo sono stati fissati dal Segretario della Commissione tenendo conto delle dichiarazioni rese dalle parti: 1,565 euro/Kg per gli allevatori e 1,500 euro/Kg per i macellatori.

lunedì 25 agosto 2014

L'Accademia Internazionale dell'Arte Casearia sempre più cosmopolita

Nella sede di Latteria Perenzin, lezioni per apprendere e approfondire la cultura casearia del territorio veneto
Fonte notizia:
Fin dalla sua fondazione nel 2011, uno degli obiettivi principali dell’Accademia Internazionale dell’Arte Casearia è stato quello di diffondere la cultura lattiero-casearia in Italia, cercando allo stesso tempo di concretizzare il respiro internazionale che da sempre la anima.

Questa finalità si è potuta per la prima volta concretizzare a livello internazionale dal 5 al 21 luglio scorso, quando un gruppo di 15 giovani della provincia di Chubut in Patagonia, hanno potuto partecipare al corso sia teorico che pratico dell’Accademia nella sede di Latteria Perenzin, a Bagnolo di San Pietro di Feletto, nel Trevigiano.

Il gruppo argentino, formato da giovani studenti, piccoli allevatori e imprenditori agricoli, ha vissuto quindici giorni intensi, costituiti da

Embargo, i timori degli allevatori feltrini

Il rischio è quello del crollo dei prezzi di vendita del latte. Donazzolo (Confagricoltura): «Saranno colpite le aziende sane»
Fonte notizia:
FELTRE. I tasselli del domino hanno già cominciato a cadere. La chiusura delle frontiere commerciali da parte della Russia nei confronti dei paesi sanzionatori si farà sentire presto anche in provincia di Belluno. Per ora si fanno i conti solo con i timori e le paure dei piccoli e medi allevatori bovini, quelli che non sarebbero in grado di sopportare un abbassamento del prezzo di vendita del latte. Ma il rischio è concreto, perché la chiusura delle frontiere porterà allo squilibrio tra domanda e offerta e al conseguente assestamento al ribasso delle cifre di compravendita.
Lo scotto da pagare potrebbe essere davvero molto alto: «Non abbiamo rassicurazioni, soltanto timori», dice Modesto De Cet, imprenditore agricolo di Feltre, «questa scelta rischia di portare a strumentalizzazioni da parte delle imprese e delle multinazionali, che potrebbero approfittare della situazione per abbassare volutamente il prezzo del latte. In fondo basta un litro in più per

domenica 24 agosto 2014

Sanzioni Russia, Spagna: allevatori e agricoltori bruciano bandiere UE, frutta e latticini

(cliccare il link qui sotto per il video)
https://www.youtube.com/watch?v=qp47DssZFgs
                                                                                       Fonte:

23 agosto – Ieri i produttori di frutta e latticini hanno lanciato una bandiera dell’Unione europea in cima ad un falò di pesche, al di fuori del Palazzo del Governo Comune di Lleida nella Catalogna occidentale. Per protesta gli agricoltori arrabbiati hanno bruciato frutta e prodotti lattiero-caseari il cui commercio è stato duramente colpito dalle decisioni  della UE che hanno portato al divieto russo di importazione dei loro prodotti. Le sanzioni contro la Russia, volute e imposte da Obama, stanno rovinando i paesi europei.

Sono 130 mila i posti di lavoro in pericolo all’interno dell’Unione Europea a causa dell’embargo russo sui prodotti agroalimentari occidentali. L’allarme arriva dagli esperti di ING, i quali hanno calcolato il valore della produzione annuale che potrebbe andare in fumo analizzando i dati relativi all’export.

Tenendo conto delle esportazioni dirette, ma anche della filiera (ad esempio, quei soggetti intermedi che riforniscono le aziende le quali poi esportano in Russia) la cifra totale delle perdite supera i 5 miliardi di euro.

La Serbia può esportare prodotti lattiero-caseari in Russia

Fonte notizia:
Rosselhoznadzor, l’Ufficio Federale di Veterinaria e Controllo Fitosanitario russo, ha permesso alle imprese serbe l’esportazione dei prodotti lattiero-caseari in Russia e in altri paesi dell'Unione doganale. 

La Serbia è uno dei pochi paesi europei a non essere sotto embargo sull'importazione di prodotti alimentari, embargo introdotto dalla Russia in risposta alle sanzioni occidentali. In precedenza, il vice Primo Ministro serbo e Ministro degli Interni e per il Commercio Estero e le Telecomunicazioni Rasim Ljajić ha detto che il Paese può aumentare il volume delle esportazioni di prodotti alimentari in Russia dai 172 milioni di dollari del 2013 a 300 milioni di dollari nel 2014.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_08_23/La-Serbia-puo-esportare-prodotti-lattiero-caseari-in-Russia-8556/

A perdita d'orizzonte...

Foto d'autore di oggi tratta dal profilo FB: Milk Source, LLC (Kansas) 
"Mattina presto: colazione delle giovenche"

martedì 19 agosto 2014

Innovalatte 2030: una ricerca finanziata dalla Regione Emilia Romagna

Innovalatte 2030: una ricerca finanziata dalla Regione Emilia Romagna e coordinata dal CRPA ha individuato i due fattori che determineranno la sopravvivenza degli allevamenti da latte per i prossimi anni. Nell'approfondimento Alberto Menghi, Coordinatore Responsabile del Progetto Innovalatte 2015 per il CRPA, illustra i fattori che, visti i risultati della ricerca ottenuti con il citato Progetto, determineranno la sopravvivenza del settore lattiero caseario, in funzione anche di quanto previsto dal Pacchetto Latte, già approvato a livello nazionale. Franco Mendi, allevatore di Noceto (Pr), esprime le sue considerazioni sulla liberalizzazione delle quote latte prevista per l'aprile 2015. 


Video 1

Video 2

Video 3 

USA: scoperta una zecca che costringe a diventare vegetariani

Si chiama il “Lone Star State“ e si tratta una zecca può rendere allergici alla carne che, a differenza del Texas ( di cui Lone Star State è il soprannome) dove il barbecue è quasi una religione, il suo effetto è devastante per chiunque sia un amante della carne. Grazie alla piccola creatura, un’ondata di vegetariani involontari sta invadendo la costa orientale: infatti, secondo gli esperti, è la probabile causa dei migliaia di episodi di grave allergia alla carne rossa.

Fonte Notizia:
Il problema ha a che fare con uno zucchero chiamato “alpha-gal,” che è presente in questa razza di zecche ma che gli esseri umani non hanno. Questo stesso zucchero si trova nella carne rossa, nella carne di maiale, in alcuni prodotti lattiero – caseari e di solito non disturba le persone quando lo ingeriscono. Ma quando una puntura di zecca lo inietta nel sangue, il sistema immunitario umano crea degli anticorpi per proteggersi dall’alpha – gal, i quali si riattivano quando, successivamente, la vittima della puntura mangia carne, provocando così la reazione allergica.
Secondo Vanderbilt University Medical Center, l’allergia può causare

lunedì 18 agosto 2014

Sud Sound System - Casa Mia



Per vedere i video a schermo intero su cliccare su "Full screen" (il rettangolino in fondo a destra).

Il racket del pizzo sugli allevamenti dei Nebrodi

I titolari di alcune aziende tra Tortorici, Cesarò e San Fratello hanno denunciato il furto di capre e vitelli per essere destinati alla macellazione clandestina. Molti imprenditori zootecnici hanno recuperato gli animali derubati, in alcuni casi si presume dopo il pagamento di somme.


Foto tratta dal sito: "webalice.it"
Fonte notizia:

  di NINO DRAGOTTO MESSINA. Non conosce sosta il triste fenomeno dell’abigeato, che da tre anni è ritornato ad imperversare su tutto il territorio dei Nebrodi, tenuto sotto scacco, specialmente nel periodo estivo quando gli animali vengono trasferiti (con le antiche arti della transumanza) in alta collina, nei terreni più idonei al pascolo.
I furti più recenti: 150 capre di proprietà di un allevatore di Tortorici, 85 vitelli appartenenti a cinque diversi allevatori che hanno le loro aziende in località

domenica 17 agosto 2014

Link per offerte di lavoro


Agente plurimandatario settore agricolo - Terni


Tecnico per vendite in settore Farmaceutico - Adecco (Roma)


Ditta Agrieuropa Soc.Coop .Agr. ricerca Agronomo - Latina

Saving Group Italia seleziona la figura del Dott: Agronomo da inserire nel proprio organico - Lecce


Il dramma della Lingua Blu in Calabria


 
Fonte notizia:
Coldiretti Calabria: lingua blu un costo che gli allevatori non possono e devono pagare il “nervo scoperto” dei risarcimenti con risorse certe e tempi veloci La Presidente Stasi attivi l’unità di crisi per le emergenze sanitarie prevista dalla L.R. 24/2002 at.4 comma 3
16 AGOSTO 2014 - Si fanno pesanti, ormai da qualche mese, le conseguenze in Calabria, a causa della recrudescenza della “lingua blu”. La diffusione riguarda, con intensità diversa, tutte le provincie con parecchie decine di allevamenti ovi-caprini colpiti e centinaia di capi morti e/o abbattuti

venerdì 15 agosto 2014

I produttori italiani di latte non sono ladri e meritano rispetto da Bruxelles

Duro intervento dell'assessore lombardo all'Agricoltura, Gianni Fava, che si augura una normalizzazione del comparto europeo dopo anni di continue tensioni. 

Fonte Notizia:
"I produttori del Nord, visto che il 42% del latte nazionale è prodotto in Lombardia e oltre il 90% nella Macroregione che comprende anche il Piemonte, la Valle d'Aosta, il Veneto, l'Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano" ha affermato questa mattina Gianni Fava, assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, "meritano rispetto da parte di Bruxelles e chiarezza dopo 30 anni di oscurantismo. Questo non significa concedere sconti o scorciatoie, ma ricercare la verità ed evitare il ricorso a una giustizia sommaria e penalizzante per il sistema lattiero caseario di casa nostra".
"Non ho motivo di dubitare che il ministro delle Politiche agricole, da lombardo, conosca approfonditamente la questione delle quote latte e che intenda, nel corso del semestre europeo di Presidenza italiana, chiudere una partita che mostra contorni non definiti, a causa dei quali i produttori di latte del Nord hanno indistintamente subito danni di competitività rispetto allo scenario europeo" ha aggiunto Fava, che ha sposato l'ipotesi - anticipata dal settimanale 'Panorama' - che vedrebbe impegnato il ministro Martina sul tema delle quote latte, consentendo agli allevatori di utilizzare il canale del credito di Ismea (Istituto dei Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare).

Quote latte: Fava, bene Martina, ora chiudere partita