domenica 27 marzo 2022
venerdì 25 marzo 2022
Bastia, conto alla rovescia per Agriumbria

venerdì 18 marzo 2022
Protesta Allevatori-Agricoltori per il caro carburante a Modica - Polo Commerciale
A Modica il presidio capofila, si protesta per il costo troppo elevato del carburante, e dunque delle materie prime, luce, gas, ecc. Decine di mezzi agrigoli, trattori, parcheggiati al Polo Commerciale.
I promotori del presidio di Modica dichiarano:
“Perché bisogna manifestare? Perché oltre al danno creiamo anche la beffa? Perché non siamo una società di automi, ci sono intere categorie lavorative (piccole e medie imprese) che sono al collasso ormai da anni per via degli accordi internazionali sull’import ed export del paese. Questi accordi hanno portato ricchezza a poche persone, risparmio a discapito della qualità ai consumatori e hanno bloccato il processo produttivo autonomo del paese. Oggi come mai abbiamo visto quanto sia importante essere autonomi e sfruttare le nostre risorse territoriali e umane. Queste persone non chiedono molto, chiedono di avere delle risposte per capire come fare ad andare avanti con il loro lavoro, dato che il prezzo delle materie prime è fuori controllo e con trend molto variabili, questo viene giustificato per via della guerra e anche degli anni di pandemia, ma quello che dico io è perché in tutto ciò ci devono rimettere i lavoratori? I produttori? Le persone che producono beni di alta qualità e soprattutto di prima necessità, i trasportatori che fanno arrivare le merci nei centri di distribuzione. Siamo obbligati a fermarci. Non è possibile lavorare per produrre debiti …”
Pare confermata anche la protesta degli autotrasportatori, se nulla cambierà nei prossimi giorni, dal 4 Aprile 2022.
venerdì 11 febbraio 2022
giovedì 2 dicembre 2021
Lactalis acquisisce Kraft Heinz per 3,3 miliardi di dollari
La multinazionale che opera nell'industria lattiero-casearia Lactalis ha ufficializzato l'acquisto di Kraft Heinz per 3,3 miliardi di dollari.
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Foto tratta da Terra e Vita - Edagricole |
Fonte: Articolo di Luca Venturino
Nel settore del formaggio è appena avvenuto un passaggio di testimone storico: la multinazionale francese Lactalis, infatti, ha appena completato l’acquisizione di Kraft Heinz
per un totale complessivo di 3,3 miliardi di dollari. La manovra sposta
dunque marchi iconici come Craker Barrell, Breakstone e l’intera linea
di formaggi naturali e grattugiati Kraft nel portafoglio di un’altra
azienda, che per gestire i neo acquisti ha aperto un nuovo ufficio a
Chicago.
A rigor del vero l’accordo tra i due brand risale al settembre del 2020, ma venne rallentato dall’intervento tempestivo del Dipartimento di Giustizia, preoccupato che la manovra avrebbe portato a un monopolio nel settore della feta negli Stati Uniti e nel mercato della ricotta di New York. Lactalis ha dunque dovuto vendere alcuni marchi in modo da raggiungere i termini dell’accordo antitrust stipulato nel mese di novembre.
“La vendita dei nostri marchi di formaggi naturali è un’altra pietra miliare nella nostra rapida trasformazione”, ha dichiarato il CEO di Kraft Heinz Miguel Patricio in un comunicato stampa. “Questa cessione è un ottimo esempio dell’agile gestione del nostro portafoglio, e crediamo che aiuterà Kraft Heinz a migliorare il suo profilo di crescita generale, il focus strategico e la flessibilità finanziaria”.
martedì 30 novembre 2021
La mostra di Cremona: proclamate le campionesse delle campionesse
Tra le vacche incoronata la Jersey Bruf del Primero Sally di Anzola d’Ossola, tra le manze la Red Holstein cremonese F.G. Applestar
CREMONA - La selezione genetica al suo top. Nel ring del Padiglione 3 di CremonaFiere sono state proclamate le Supreme Champions per le categorie Senior e Junior. Come dire: le campionesse delle campionesse. Una novità assoluta nello scenario internazionale delle mostre zootecniche, perché la super commissione tecnica guidata dal giudice canadese Callum McKinven ha decretato le vincitrici secondo parametri trasversali alle razze, esprimendo un giudizio «all around».
LE CAMPIONESSE. Tra le vacche il successo è andato a Bruf del Primero Sally,
la Jersey della società agricola Tjr Portea di Anzola d’Ossola, in
provincia di Verbania; alla finalissima hanno partecipato anche la
Holstein Castelverde Defiant Gorgeous di Giuseppe Quaini e Marcello
Ladina, la Bruna P.V. Phil Adel della società agricola trevigiana Ponte
Vecchio di Stefano Curto e la Red Holstein BocFarm Jordy Rosy Red della
società agricola di Guido e Ezio Oitana di Scalenghe, in provincia di
Torino.
Tra le manze è stata incoronata una Red Holstein cremonese: F.G. Applestar della società agricola M.E. Dal Farm della famiglia Ladina di Pandino, che ha trionfato sulla Bruna DC Farm Jennifer dell’azienda Del Curto Farm di Gianmaria Del Curto di Borgonuovo, in provincia di Sondrio, sulla Jersey Linch Iuly della barese G.l.d. Allevamenti e sulla Holstein Pereita Jacoby Alicia della società agricola portoghese Vilas Boas-Pereira.
SGUARDO AL FUTURO. Accompagnati dai loro allevatori, i
capi di bestiame in passerella — veri protagonisti delle Fiere
Zootecniche Internazionali — hanno strappato applausi a scena aperta. Confermando così le attese: con
i 475 capi iscritti, provenienti da 75 allevamenti italiani ed esteri,
la manifestazione organizzata da CremonaFiere si è dimostrata vetrina di
eccellenza assoluta per la selezione genetica internazionale.
La società fieristica cremonese, grazie agli sforzi profusi per rimanere
al fianco degli allevatori anche nel complicatissimo 2020, ha saputo
rilanciarsi sulla scena globale reinventandosi e lanciando uno sguardo
lungimirante sul futuro. Sia quello del settore fieristico che — prima
ancora — quello delle filiere zootecniche.
domenica 26 settembre 2021
domenica 2 maggio 2021
Bando da 30 milioni per la zootecnia siciliana
A darne comunicazione è l’assessore all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea, Toni Scilla. “Il governo Musumeci mantiene gli impegni assunti nei confronti del comparto agricolo siciliano. Con questo bando, la cui dotazione finanziaria presunta è di 30 milioni di euro – afferma l’assessore Scilla – diamo risposte a un settore che riteniamo centrale, quello della zootecnia siciliana. Settore, già fortemente provato dall’emergenza pandemica, che necessita di aiuti concreti. Noi siamo pronti a metterli in campo”.
A breve sarà pubblicato anche il bando riguardante la Misura 14 del Psr “Igiene e benessere degli animali” con una previsione di impegno economico di ulteriori 30 milioni di euro, mentre 15 milioni di euro saranno previsti per i Progetti integrati di filiera (Pif) lattiero/caseari.
“Previsti quindi – ha concluso l’assessore Scilla – ben 75 milioni di euro per i nostri allevatori. L’agroalimentare siciliano è un pilastro qualificante dell’azione politica del governo Musumeci”.
mercoledì 9 dicembre 2020
Le associazioni: «Il governo approfitta del momento per introdurre la coltivazione degli ogm in Italia»
La denuncia arriva da quattro associazioni molto attive sul versante dell'ambiente e della salute, Isde, European Consumers, Navdanya International e Gruppo Unitario per le Foreste Italiane: «Approfittando della generale attenzione rivolta a ben altro, il Governo è in procinto di emanare quattro decreti legislativi che, di fatto, introducono la coltivazione degli OGM in Italia senza dibattito, senza confronti, ignorando le ragioni di chi con prove sperimentali e scientifiche ha dimostrato la loro pericolosità».
«Approfittando del tragico momento attuale e della generale attenzione rivolta a ben altro, il Governo è in procinto di emanare quattro decreti legislativi che, di fatto, introducono la coltivazione degli OGM in Italia contro il volere della generalità dei cittadini, senza dibattito alcuno, senza confronti e approfondimenti con la collettività, ignorando sistematicamente le ragioni di chi con prove sperimentali e scientifiche ha dimostrato la pericolosità degli stessi OGM per la salute umana ed animale e per l’integrità e la salubrità dell’ambiente - si legge nel comunicato stampa delle quattro
Stati Generali della Zootecnia. Biloni (CremonaFiere): Unire e coinvolgere per raccogliere le sfide che ci aspettano
Giorno 14 dicembre 2020 alle ore è prevista la sfilata online. Le istruzioni su come accedere sono indicate sul calendario eventi di Allevatori Ragusani (sulla colonna di sinistra scorrendo in basso, subito dopo Agrimeteo) cliccare sull'evento di giorno 14 e poi su link indicato di CREMONA FIERE
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Foto tratta dal sito: "Agricoltura .it" |

Lo ha ricordato nel suo intervento la ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova. “Vi ringrazio per l’invito a condividere, a pochi giorni dalla presentazione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, un momento di confronto che giustamente rimarca l’importanza nazionale e internazionale di questo settore e di questo appuntamento, punto di riferimento ben oltre i nostri confini – ha dichiarato – a conferma importante di quella capacità di resistenza e resilienza di cui la filiera agroalimentare e quella zootecnica nello specifico hanno già dato prova nel corso di questo complicatissimo anno. Come ha più volte ricordato il presidente Roberto Biloni la zootecnia non si ferma, e su questo tema centrale mi voglio soffermare perché si lega a una scelta importante che caratterizza la Legge di Bilancio, ora all’attenzione delle Camere e in cui investiamo 150 milioni di euro, e la nostra strategia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nei prossimi mesi dovremo decidere come utilizzare i fondi della Pac post 2020: tra risorse comunitarie e cofinanziamento nazionale una partita da circa 50 miliardi di euro, a cui si aggiunge il Next Generation EU, con una dotazione di oltre 200 miliardi di euro da programmare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza che nei prossimi giorni entrerà nel vivo del dibattito. Buona programmazione, buona realizzazione e capacità di spesa sono le parole d’ordine che devono orientare questo delicato processo e che hanno già indirizzato il nostro lavoro durante il negoziato sulla nuova Pac, rispetto alla quale auspichiamo di arrivare all’approvazione definitiva entro l’anno”.
Per il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni, “la sfida che abbiamo voluto raccogliere con questa Special Edition ha avuto un unico faro: unire e coinvolgere tutto il comparto zootecnico per tener vivo il dibattito e favorire con forza quel
lunedì 30 novembre 2020
FORMAGGI CHE PASSIONE, inizia con un seminario online la collaborazione del CoRFiLaC

Pochi prodotti sono tanto buoni come i formaggi, pochissimi prodotti piacciono quanto i formaggi. L’Italia è leader nella produzione casearia mondiale con ben 487 specialità, battiamo anche i francesi che ne hanno solo 250. De Gaulle, quando fu Presidente dei transalpini affermò “ Non è facile governare un paese con 246 varietà differenti di formaggi”. Sarà allora per questo che governare gli italiani è difficilissimo?
Di questi 487 ben 48 sono Dop, altro record. In Sicilia i formaggi tradizionali principali sono i Dop: Ragusano, Vastedda del Belice, Pecorino, Piacentinu, Provola dei Nebrodi; i Presìdi Slow Food: Maiorchino, formaggi di vacca Cinisara, formaggi di capra Girgentana, provola delle Madonie; a cui si aggiungono gli altri formaggi storici: Provola Iblea, Cosacavaddu, Caciocavallo Palermitano, Tumazzo Modicano, Ricotta fresca, salata e infornata, Tuma Persa, Fiore Sicano. Più le variazioni sul tema.
Con questa prestigiosissima collaborazione potrete leggere nelle nostre pagine comunicazioni, articoli, approfondimenti redatti dal personale del Consorzio.
Ecco allora questo primo comunicato che annuncia un Seminario che sarà trasmesso come webinar sulla piattaforma Microsoft Teams martedì 1 dicembre alle ore 10,30.
Il Seminario si inserisce nel progetto “Tradizioni produttive casearie a basso impatto ambientale da spillare” finanziato dal PSR Sicilia 2014/20
Dopo i saluti istituzionali il prof. Salvatore Barbagallo presenterà il progetto. Seguiranno le relazioni:
- Siero e scotta: scarto o risorsa? Dott. Rosario Petriglieri
- Primo screening sui sottoprodotti dalla produzione di Ragusano DOP Dott. Giovanni Farina
- Produzione di birra dai sottoprodotti caseari Prof. Samuel D. Alcaine
- Lattosio: una possibile risorsa nei processi di birrificazione Birraio Marco Gianino, Yblon
- Tecniche di affinamento con la birra Dott. Antonio Difalco
- trattamenti di fitodepurazione per le acque reflue provenienti dai caseifici
Prof. Giuseppe Cirelli e Prof. Mirco Milani
martedì 6 ottobre 2020
Si prospetta un brutto 2021 per il latte bovino italiano
Fonte:
Si prospetta un brutto 2021 per il latte bovino italiano
- Settembre 2020: 365 euro/1000 lt
- Ottobre 2020: 365 euro/1000 lt
- Novembre 2020: 355 euro/1000 lt
- Dicembre 2020: 350 euro/1000 lt
mercoledì 19 agosto 2020
L’Europa inonda l’Africa del suo finto latte distruggendo allevamenti locali

Latte bovino a 32 centesimi al litro, misure del governo miopi. L’allarme di Cia Veneto
«I nodi di misure prese senza ponderare le scelte stanno venendo al
pettine: e adesso rischiamo il tracollo del settore lattiero-caseario».

Immagine tratta dal Corriere della sera
Fonte:


domenica 2 agosto 2020
Impatto dell’emergenza “Coronavirus” sui sistemi zootecnici italiani
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Immagine tratta dal sito: "Agricoltura.it" |

In questo contesto è evidente la necessità che i decisori politici possano disporre di pareri tecnico-scientifici che consentano loro di individuare gli strumenti più efficaci per aiutare gli allevatori e massimizzare gli effetti degli sforzi economici al fine di riportare il settore verso la normalità. Tale necessità è tanto più evidente dal momento che si moltiplicano pareri, spesso pittoreschi e privi di fondamento tecnico-scientifico, che delineano soluzioni tecniche poco praticabili le quali, in mancanza di alternative, potrebbero far perdere di efficacia gli interventi messi in campo dal decisore politico. L’Accademia dei Georgofili e l’ASPA hanno elaborato un documento su “Impatto dell’emergenza coronavirus sui sistemi zootecnici italiani”, con l’obiettivo di individuare le principali criticità che affliggono le aziende in questa complessa fase, delineando così gli itinerari tecnici
giovedì 30 luglio 2020
La trebbia: un ricordo vecchio di 50 anni
domenica 26 luglio 2020
Ragusa. Il Diprosilac ha avuto il riconoscimento regionale
Un passaggio di fondamentale importanza per il Diprosilac che oltre ad organizzare e sostenere la filiera si prefigge di essere sempre di più punto di riferimento per il settore zootecnico siciliano e degli allevatori per la promozione del latte sicilia e per gli altri diversi soggetti interessati alla produzione, alla valorizzazione ed alla commercializzazione delle loro produzioni Lattiero Caseario.
L’annuncio è stato dato a Palermo nel corso di un incontro presieduto dallo stesso assessore Turano, con a fianco il dirigente generale del dipartimento attività produttive Carmelo Frittitta ed il responsabile del servizio dedicato ai distretti, Aldo Brancato, alla presenza di tutti i Distretti riconosciuti ed operanti in Sicilia. Per il Diprosilac oltre al presidente è legale rappresentante, Enzo Cavallo, hanno partecipato Sebastiano Tosto e Saro Petriglieri.
Video esplicativo dell'importante ruolo del DiProSiLaC nel settore Lattiero-Caseario della Sicilia.
4 Liberi Consorzi Comunali (Ragusa, Siracusa, Enna e Agrigento),
19 comuni (tra i quali Ragusa, Modica, Ispica, Cammarata, San Giovanni Gemini, Lercara Friddi),
2 Camere di Commercio di 4 province (Sud-est e di Agrigento),
le Università di Catania e di Palermo,
4 Organizzazioni di categoria,
2 Centri di Ricerca,
3 centri formazione e di istruzione,
5 consorzi di tutela dei formaggi dop siciliani, 5 strutture di supporto regionale e del credito.
venerdì 10 luglio 2020
FONDO DA 90 MILIONI PER LA ZOOTECNIA DOPO INTESA MINISTERO-REGIONI

lunedì 8 giugno 2020
Associazione Italiana Allevatori: dopo il 3 giugno, primi “test” per un ritorno al lavoro senza limitazioni territoriali

La giornata di mercoledì 3 giugno ha rappresentato un’altra data di “test” per un ritorno alla piena operatività e, soprattutto, al lavoro senza limitazioni di spostamento tra i vari territori regionali, dopo che il nostro Paese ha dovuto affrontare il lungo periodo di “serrata“ che ha messo a dura prova quasi tutti i settori economici e produttivi. Le attività di controllo nelle aziende di allevamento – come segnalato anche durate la cosiddetta “Fase 2” della emergenza sanitaria da Covid-19 – svolte dal Sistema Allevatori tenendo presente le limitazioni imposte dai provvedimenti governativi e degli enti territoriali, nonché le esigenze di sicurezza degli operatori, dei tecnici e degli stessi allevatori, sono proseguite pressoché costantemente, con sospensioni ed allentamenti nei territori con maggiori criticità. E’ il caso della riapertura nella montagna friulana della Malga Montasio nel comune di Chiusaforte, in provincia di Udine, e del Rifugio Divisione Julia a Sella Nevea, strutture ricettive gestite grazie alla collaborazione dell’Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia con alcune realtà locali. Un chiaro esempio di valorizzazione del territorio e dei prodotti della zootecnia montana che già da lunedì 1° giugno hanno reiniziato ad accogliere gli avventori, con un primo concreto “test” per la ripartenza della stagione turistica.
“Ci sono giunte notizie più che positive sulla iniziativa messa
domenica 10 maggio 2020
LATTE, PREZZO IN CALO DEL 20% E PERDITE STIMATE PER OLTRE 1 MLD
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Foto tratta dal sito: "ticinonotizie" |
