sabato 20 ottobre 2018

A CremonaFiere l'agro-zootecnia del futuro

Nel salone Agrinnovation Summit le più recenti tecnologie, startup e innovazioni dedicate al settore. Presenti i principali brand internazionali con un programma da 130 eventi. Focus su Ceta, mondo del latte, e trattamento delle acque con Watec Italy 2018

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Tecnologia, innovazione, mercati internazionali e le più moderne ed efficienti soluzioni per l'agro-zootecnia. È questo il profilo della nuova edizione delle Fiere zootecniche internazionali di Cremona, dal 24 al 27 ottobre prossimi a CremonaFiere.
L'unica rassegna esclusivamente zootecnica di respiro internazionale organizzata in Italia, e fra le principali a livello internazionale per il mondo agro-zootecnico, vedrà susseguirsi ben 130 eventi fra presentazioni, incontri, workshop, dimostrazioni e approfondimenti, oltre alla presenza di 800 marchi internazionali del settore.

Agroinnovation Summit

Il 2018 è segnato soprattutto dalla prima edizione dell'Agrinnovation Summit, salone diffuso dedicato all'innovazione e alle tecnologie applicate al settore agro-zootecnico. Saranno presenti alcune delle più interessanti startup del settore.
Agrinnovation Summit è pensato per offrire soluzioni concrete a chi è in cerca di un miglioramento dei processi produttivi, del prodotto stesso e del rapporto costi-benefici, l'Agrinnovation Summit offrirà un panorama completo su tutto ciò che riguarda la tecnologia a servizio dell'agro-zootecnia.
Il salone è stato realizzato da CremonaFiere in collaborazione con alcuni dei più importanti enti di ricerca come il Wageningen University, Research, Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e Università di Brescia, Università Cattolica, Crea Centro di ricerca zootecnia e acquacoltura, Crpa - Centro ricerche produzioni animali e Aita - Associazione italiana di tecnologia alimentare.
Agrinnovation e il futuro delle filiere agroalimentari: le nuove prospettive per una produzione di qualità è il titolo del convegno che si terrà il 25 ottobre alle ore 10.00 con la partecipazione di Martin Scholten, general director of the Wageningen UR animal sciences group, Karina Pierce, associate professor of Dairy production - School of Agriculture and food science University College Dublin, Andrea Galli (Crea) e Adelfo Magnavacchi (Crpa).

Le Fiere zootecniche internazionali di Cremona si compongono di sei filoni:
  • 73esima Fiera internazionale del bovino da latte. Storica manifestazione leader in Italia e protagonista in Europa, accoglie i migliori marchi internazionali di attrezzature e servizi per la zootecnia da latte e l'agricoltura. Inoltre ospita ogni anno la Mostra nazionale di Razza Frisona

sabato 13 ottobre 2018

Nuovo report sui costi del latte in 6 paesi europei mostra un divario tra costi di produzione e prezzi alla produzione

 Fonte:
Pubblicata una panoramica degli ultimi dati di Francia, Germania, Danimarca, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi
I risultati degli ultimi calcoli dei costi di produzione del latte in sei paesi europei mostrano in termini economici oggettivi – nero su bianco – che il businness quotidiano per i produttori di latte è pessimo: i costi di produzione ed i prezzi del latte alla stalla si stanno allontanando! Anche nei cosiddetti “anni buoni”, cioè quelli tra le varie crisi del settore lattiero caseario, i prezzi sono permanentemente al di sotto dei costi di produzione.
Secondo l’ultimo studio del Bureau for Rural Sociology and Agriculture (BAL), “Qual è il costo della produzione di latte?”, il costo medio di produzione del latte in 5 anni in sei paesi europei è stato tra 41 e 46 centesimi per chilogrammo di latte. Tuttavia, i prezzi pagati al produttore durante lo stesso periodo erano compresi in media tra i 32 e i 35 centesimi per chilogrammo di latte. “Ogni mese i produttori di latte europei vanno in rosso”, afferma l’autrice dello studio, dott.ssa Karin Jürgens. “Se questo problema non viene risolto, diventerà sempre più difficile per gli allevatori – sia grandi che piccoli – continuare a produrre latte in Europa”.
Nel 2017, i costi di produzione in tutti i sei paesi, comprensivi dei compensi e degli investimenti netti medi, erano significativamente più alti dei prezzi del latte e si collocavano tra i 43,39 centesimi/kg della Germania e 48,89 centesimi/kg del Lussemburgo. E anche senza considerare gli investimenti netti necessari, il deficit medio in 5 anni è stato significativo, essendo compreso tra il 14% della Danimarca e il 27% di Belgio e Francia.
Costi di produzione del latte (in blu) e investimenti netti (in grigio) rispetto ai prezzi del latte alla stalla (in rosso): i prezzi non coprono mai i costi di produzione degli allevatori
Per Erwin Schöpges, allevatore di bovine da latte di Amel nel Belgio orientale e presidente dello European Milk Board