

La decisione presa dal ministro dell’agricoltura Gian Marco Centinaio di trasferire alle Regioni competenze
un tempo centralizzate risale a qualche mese fa e fa il paio con quella
a suo tempo presa in Sicilia quando scoppiò l’emergenza Aras a seguito
del default economico: trovare una soluzione “in house” per i controlli
zootecnici che, pur rimanendo
in capo all’Aia, sono stati affidati alle
associazioni regionali e/o provinciali. Nel caso della Sicilia, dopo il
fallimento dell’Aras, in sostanza non esisteva più il soggetto che
potesse svolgere questi compiti.
«Dall’elenco pubblicato sul sito dell’Istituto Zootecnico
Sperimentale – spiega in una nota il deputato regionale dell’Udc
Vincenzo Figuccia che segue da tempo le sorti degli ex dipendenti Aras –
verranno presto attinte le figure da avviare al lavoro con contratto a
tempo determinato che troverà copertura grazie ad un finanziamento che
mette insieme fondi statali, tramite il Ministero per le politiche
agricole, e regionali».
Gli ex dipendenti dell’Aras, che com’è noto è stata dichiarata
fallita dal Tribunale di Palermo nel febbraio del 2017, torneranno
quindi a lavorare occupandosi dei controlli funzionali sugli allevamenti zootecnici, della gestione dell’anagrafe degli equidi e dell’assistenza tecnica agli allevatori che erano rimasti orfani dei controlli funzionali obbligatori per ottenere i premi comunitari.
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