
«Chi scrive è un folle sognatore perdutamente innamorato del proprio
lavoro - si legge -. Sono un piccolo imprenditore 64enne che,
rimettendosi in gioco (invece di andare in vacanza ai Caraibi), ha
presentato la domanda per il Psr (Programma di sviluppo rurale) Sicilia
2014-2020». Tornatore
sta cercando di realizzare un’azienda agricola a
Piazza Armerina, in provincia di Enna, con 20 ettari coltivati a
mandorle, nocciole e lavanda e con magazzino per la lavorazione».
«Da piu di 4 anni è come se avessi dichiarato guerra allo Stato -
continua -: tra certificati, bolli, permessi, versamenti perdita di
tempo soldi e salute, pur non "disturbando" personaggi politici e
cercando di non pagare i "contributi" (non mi riferisco a quelli
previsti dalla legge!), combatto ogni giorno una battaglia con gli enti
siciliani preposti, tra malfunzionamenti, menefreghismo, incompetenza e
ignoranza».
«Ciò nonostante - conclude - vorrei fare un appello a tutti i piccoli
imprenditori che come me amano la Sicilia di non presentare nessun
bando di finanziamento se non hanno alti agganci politici o intendano
pagare i "contributi", ma di contare solo nelle loro forze e di
combattere per i loro sogni per il riscatto della nostra isola».
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