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Reduce dal lancio – avvenuto pochi giorni orsono – di Impossible Pork
e Impossible Sausage, l’azienda annuncia a Il Sole 24 Ore Radiocor di
essere “continuamente impegnata nella sperimentazione di ricette per
tutti i prodotti, inclusi pesce e pollame”.
Il colosso delle fake meat guarda con molto interesse alla Cina,
mentre su una eventuale quotazione in Borsa, si dice aperta a
considerare ogni opzione per centrare “l’obiettivo di alimentare una
crescita a lungo termine”.
All’International Consumer Electronics Show di Las Vegas, pochi giorni orsono, Impossible Foods ha servito il primo assaggio di Impossible Pork e annunciato il suo asso nella manica, l’Impossible Sausage. Si tratta dei primi due nuovi prodotti da quando debuttò nel 2016, rivolgendosi alle grandi catene, con l’Impossible Whopper.
“Nel frattempo – racconta Rachel Konrad, capo della comunicazione –
continuiamo a sperimentare e testare ricette per tutti i prodotti,
inclusi pesce e pollame, ma non metteremo alcun prodotto sul mercato
fino a quando non saremo sicuri al 100% che sia in grado di competere
con quello analogo di origine animale”.
Intanto i panini fake meat – il cui sapore ferroso è ottenuto grazie alla leghemoglobina di soia – spopolano tra le star americane, come Serena Williams e Kate Perry
e l’indice
di gradimento è salito a tal punto da indurre molti vip a
investire in un round di finanziamenti di 750 milioni di dollari. Konrad
illustra i due nuovi ritrovati presentati al Ces di Las Vegas:
“Impossible Pork Made from Plants è un prodotto completamente nuovo,
adatto a qualsiasi ricetta che richieda carne di maiale macinata – dai
ravioli al ragù alla kielbasa, compresi i tortini per la colazione e la
salsiccia”. Senza glutine e progettato per kosher e certificazione
halal, rappresenta l’aggiornamento a base vegetale alla carne più
onnipresente del mondo.
“Impossible Sausage – prosegue – sta debuttando in 139 ristoranti Burger King
in un test a tempo limitato di Impossible Croissan’wich, un sandwich
per la colazione con delizioso tortino a base vegetale”, conclude
Konrad. Che aggiunge: “Con questo nuovo lancio per la colazione, e con
oltre 17mila ristoranti che servono Impossible Burger durante il giorno e
la notte, gli americani hanno ora tre opportunità al giorno per
ordinare carne a base vegetale e fare la cosa giusta per il pianeta”.
Per la start up californiana, il mercato cinese rappresenta l’obiettivo numero uno.
“È lo step fondamentale per abbattere il consumo di animali nel sistema
di produzione alimentare”, spiega Konrad. Che prosegue: “Senza un
sistema alimentare solido, sicuro, e sostenibile in Cina, non è
possibile arrivare a un sistema alimentare globale sostenibile, perchè
la Cina rappresenta il 28% del consumo globale di carne e la domanda di
carne nel Paese è alle stelle”.
La domanda cinese di carne ha una enorme impronta globale: dai ranch
in Australia e Sudafrica, alle fattorie di soia del Brasile. “Insieme,
Impossible Foods e Cina possono migliorare la qualità della vita di
tutti, evitare il collasso della biodiversità e ridurre l’impatto del
riscaldamento globale. Una partnership tra Impossible Foods e la Cina è
nel miglior interesse dell’intero pianeta e trasformerà il sistema
alimentare globale”.
L’espansione in Europa rischia invece di essere frenata dalla legislazione sugli Ogm,
anche se Konrad non ha dubbi: “Il nostro obiettivo è essere disponibili
a livello globale, sia in Europa che in altri Paesi”. Obiettivi
ambiziosi e investimenti continui in ricerca e innovazione richiedono
risorse. Pochi mesi fa Beyond Meat, concorrente numero uno di
Impossible, si è quotata in Borsa e da settimane si vocifera che
l’azienda californiana voglia intraprendere la stessa strada. “Non
abbiamo ancora annunciato piani o tempistiche relative a una Ipo –
commenta Konrad – ma per raggiungere l’enorme obiettivo globale di
abbattere la necessità di animali nel sistema alimentare, dobbiamo
considerare ogni opzione che ci consenta di crescere”.
Sul fronte partnership, infine, il 2020 si è aperto con l’annuncio di
uno stop delle trattative per la fornitura di burger di finta carne a
McDonald’s. Ma Konrad rassicura: “Il 2020 sarà un anno di espansione
senza precedenti per Impossible Foods: vi invitiamo a rimanere
sintonizzati”.
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