Giorno 14 dicembre 2020 alle ore è prevista la sfilata online. Le istruzioni su come accedere sono indicate sul calendario eventi di Allevatori Ragusani (sulla colonna di sinistra scorrendo in basso, subito dopo Agrimeteo) cliccare sull'evento di giorno 14 e poi su link indicato di CREMONA FIERE
Foto tratta dal sito: "Agricoltura .it" |
Lo ha ricordato nel suo intervento la ministra per le Politiche Agricole Teresa Bellanova. “Vi ringrazio per l’invito a condividere, a pochi giorni dalla presentazione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, un momento di confronto che giustamente rimarca l’importanza nazionale e internazionale di questo settore e di questo appuntamento, punto di riferimento ben oltre i nostri confini – ha dichiarato – a conferma importante di quella capacità di resistenza e resilienza di cui la filiera agroalimentare e quella zootecnica nello specifico hanno già dato prova nel corso di questo complicatissimo anno. Come ha più volte ricordato il presidente Roberto Biloni la zootecnia non si ferma, e su questo tema centrale mi voglio soffermare perché si lega a una scelta importante che caratterizza la Legge di Bilancio, ora all’attenzione delle Camere e in cui investiamo 150 milioni di euro, e la nostra strategia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nei prossimi mesi dovremo decidere come utilizzare i fondi della Pac post 2020: tra risorse comunitarie e cofinanziamento nazionale una partita da circa 50 miliardi di euro, a cui si aggiunge il Next Generation EU, con una dotazione di oltre 200 miliardi di euro da programmare con il Piano nazionale di ripresa e resilienza che nei prossimi giorni entrerà nel vivo del dibattito. Buona programmazione, buona realizzazione e capacità di spesa sono le parole d’ordine che devono orientare questo delicato processo e che hanno già indirizzato il nostro lavoro durante il negoziato sulla nuova Pac, rispetto alla quale auspichiamo di arrivare all’approvazione definitiva entro l’anno”.
Per il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni, “la sfida che abbiamo voluto raccogliere con questa Special Edition ha avuto un unico faro: unire e coinvolgere tutto il comparto zootecnico per tener vivo il dibattito e favorire con forza quel
processo di valorizzazione che poggia le sue basi sulla sostenibilità, sull’etica e sulla qualità delle produzioni. Il settore ha davanti a sé nuove sfide, che dopo la pandemia si concentrano anche sul recupero delle quote di export perse. La zootecnia non si è fermata e non si ferma, CremonaFiere non può che essere il suo partner più importante”.“La grande volatilità dei prezzi registrata dal 2007 a oggi sul mercato nazionale dei prodotti lattiero-caseari ha di fatto impedito agli allevatori di programmare gli investimenti da fare nelle loro aziende – ha sottolineato Daniele Rama dell’Università Cattolica di Piacenza – Attualmente, trascinati dai formaggi grana, Parmigiano Reggiano e Grana Padano in testa, stiamo assistendo a un interessante rialzo che colloca oggi il primo a una quotazione di poco superiore a 10euro/kg. Molto peggiore la situazione per il comparto dei bovini da carne e dei suini. A livello europeo il prezzo medio pagato nello scorso mese di ottobre per una carcassa bovina ha incassato un -5,6% rispetto allo stesso mese di un anno fa e se in Italia nei primi sei mesi dell’anno abbiamo registrato un +4% nei i consumi domestici, il 40% venuto a mancare con la chiusura di bar e ristoranti ha decretato un autentico crollo. Ancora peggio il settore suinicolo, che in Europa, sempre nel primo semestre dell’anno, ha dovuto registrare un -1% delle macellazioni, ma che nel nostro Paese ha toccato addirittura un -18%. Analogamente i prezzi sono crollati e nonostante un lieve recupero registrato durante i mesi estivi, siamo molto al di sotto delle quotazioni registrate lo scorso anno”. Di maggiore produttività e competitività ha parlato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, secondo il quale “dobbiamo produrre sempre di più ed essere sempre più competitivi perché le nostre produzioni sono qualitativamente ineccepibili, sicure, rispettose del benessere animale – ha affermato – Dobbiamo saper comunicare bene queste cose e impedire che per noi lo standard europeo vada al ribasso a iniziare dalla giusta interpretazione del benessere animale, che non può essere ricondotto solo all’immagine bucolica del pascolo. È molto altro. È molto di più. Un di più fatto di investimenti, innovazione, professionalità perché non esiste allevatore che abbia interesse a trattare male i suoi animali e non esiste agricoltore che ne abbia a coltivare male i suoi terreni”.
“I tempi sono maturi per una Ocm zootecnica – ha rincarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi – perché rappresenta la scelta fondamentale per essere più distintivi sul panorama internazionale. La discussione sulla nuova Pac e la successiva realizzazione dei Piani strategici nazionali ha salvaguardato il ruolo delle regioni e questo è un bene, anche se occorrerà rivedere la ripartizione delle risorse in base ai diversi territori. Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, affrontando con coraggio un’edizione inedita, hanno saputo affrontare con i loro convegni online tante delle problematiche che l’intero comparto sta affrontando. Ma soprattutto hanno mandato un segnale forte e chiaro sull’importanza e sulla centralità del loro ruolo in un momento così difficile e complicato. I problemi non mancano, ma se vogliamo affrontarli e risolverli insieme alle istituzioni dobbiamo saper stringere una nuova alleanza anche con un altro attore fondamentale: il consumatore”.
#lazootecnianonsiferma e se questi tre giorni hanno chiuso la parte teorica delle Fiere Zootecniche Internazionali, rimane quella che ha coinvolto 51 allevamenti sparsi sull’intero territorio nazionale permettendo a 300 tra le migliori bovine di razza Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey di sfilare durante la Mostra Zootecnica online che il 14 dicembre prossimo andrà in onda sulle piattaforme di CremonaFiere. In quella occasione due giudici internazionali valuteranno i migliori soggetti per aggiudicare alle prime classificate lo scettro di campionessa nelle rispettive categorie di appartenenza.
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