
sabato 22 giugno 2019
Nel mantovano il ritrovo mondiale degli "allevatori vacche da latte XL"”
Fonte:
Modena - Affrontare con mente aperta le sfide all’orizzonte, per una produzione
di latte sempre più ecosostenibile e amica del benessere animale. Questo
il tema conduttore della seconda edizione del “Red Cow Event”, il
meeting organizzato dalla multinazionale olandese Lely che a cadenza
biennale riunisce i titolari delle stalle da latte più grandi e
tecnologiche del mondo. Un evento che si è svolto in questi giorni nella
nostra provincia, alla presenza di oltre 60 allevatori “XL” provenienti
da Stati Uniti, Giappone, Russia, Nuova Zelanda, Argentina e altri
Paesi. “L’idea di organizzare questa seconda edizione in Italia, e in
particolare nel Mantovano – spiega Ermanno Cimarosti, titolare insieme a
Morris Peri e a Lorenzo Gatti del Lely Center di Piubega – è dovuta al
fatto che qui da noi c’è un’elevata concentrazione di allevamenti
eccellenti, ai vertici nazionali per produttività,
management e
benessere animale. Una élite di aziende agricole che alimentano la
produzione dei nostri due formaggi Dop più conosciuti e consumati nel
mondo”. Non a caso nel tour di tre giorni, che ha portato gli allevatori
stranieri in giro per le campagne a nord del Po, alla scoperta della
filiera del Grana Padano, sono state incluse le visite all’azienda della
famiglia Bandioli di Piubega e a quella della famiglia Lugli di Porto
Mantovano. Due fiori all’occhiello della zootecnia da latte mantovana,
ma anche due allevamenti del circuito XL: nelle due stalle condotte da
Renato, Marco e Michele Bandioli vengono infatti allevati più di mille
capi e le 550 vacche in produzione vengono munte da 10 robot Lely
(modello Astronaut). Per non parlare dei tre robot di alimentazione
modello Vector (Lely), che tutti i giorni, 24 ore su 24, provvedono a
nutrire l’intera mandria senza consumo di gasolio. Altrettanto “maxi” e
tecnologico l’allevamento di Manuel Lugli: nella storica tenuta, un
tempo di proprietà dei Gonzaga, sono al momento presenti 750 vacche
adulte (a cui va aggiunta la rimonta, ovvero altri 600 capi tra manze e
vitelle) e sono 9 i robot di mungitura (sempre Astronaut) che provvedono
alla raccolta del latte. Due realtà che come hanno riconosciuto gli
altri allevatori XL partecipanti al meeting sono un esempio di come
l’efficienza produttiva possa andare a braccetto con benessere animale e
rispetto dell’ambiente. Il sistema di mungitura Lely Astronaut prevede
la gestione a “traffico libero” dei bovini ossia ogni vacca è libera di
mangiare, bere, riposare e farsi mungere 24 ore al giorno. Grazie
all’inserimento dei robot non solo si ha un aumento della vita degli
animali di circa 1,3 anni ma ad esempio, nel mantovano, sono state rese
libere più di 500 vacche che prima erano soggette a stabulazione fissa
ossia incatenate.

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