Fonte:
di Tommaso Tetro
Continua il consumo di suolo in Italia. Nel 2018 sono
stati coperti con cemento o asfalto 51 chilometri quadrati di
territorio, in media 14 ettari al giorno, 2 metri quadrati al secondo. E
a pagare il prezzo più alto sono le città, dove soltanto nel 2018 si
sono persi 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde. Una
situazione che peggiora nelle zone dove c'è già uno stato di
'sofferenza'.
E' questo il cuore dei dati contenuti nel nuovo rapporto dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) dedicato al consumo di suolo nel nostro paese.
In generale quasi la metà della perdita di suolo, nell'ultimo anno, si
concentra nelle aree urbane, il 15% in quelle centrali e semicentrali,
il 32% nelle fasce periferiche e meno dense. E la cementificazione avanza senza sosta
soprattutto nelle aree già molto compromesse: il valore è dieci volte
maggiore rispetto alle zone meno consumate. A Roma, per esempio, in un
solo anno si sono consumati 57 ettari di aree verdi (su 75 ettari di
consumo totale). Il record spetta a Milano dove sono stati spazzati via 11 ettari di aree verdi (su un totale di 11,5 ettari). In controtendenza Torino che inverte la rotta e inizia a recuperare terreno, tanto che ha 'ritrovato' sette ettari di suolo nel 2018.
Il rapporto mette in evidenza che in generale è Roma, con un incremento
di superficie artificiale di quasi 75 ettari, il comune italiano con la
maggiore trasformazione, seguito da