Una filiera di straordinaria importanza del valore di circa 15
miliardi di euro con quasi 3 miliardi di esportazioni, e che rappresenta
uno degli assi fondamentali del made in Italy agroalimentare. Ai cui
esponenti, pur non essendo fisicamente presente, la Ministra Teresa
Bellanova ha voluto inviare il suo saluto oggi a Milano in occasione del
Dairy Summit, l’appuntamento dedicato agli stati generali del settore.
Una filiera che testimonia quanto il made in Italy significhi
impegno, passione, storia di imprese di produzione, trasformazione,
distribuzione, e spesso anche integrazione ben riuscita.
Non a caso il saluto della Ministra ha preso le mosse dalla recente tragedia nell’azienda agricola di Arena Po’ per un pensiero ai familiari “delle quattro persone morte sul lavoro. Una pagina di integrazione riuscita si è trasformata in una tragedia che doveva essere assolutamente evitata. Dobbiamo garantire effettivamente un diritto inalienabile come quello alla sicurezza sul lavoro. Il mio impegno su questo fronte sarà assoluto e credo che per raggiungere il risultato servano investimenti seri sulla formazione e un’alleanza di tutta la filiera”.
Non a caso il saluto della Ministra ha preso le mosse dalla recente tragedia nell’azienda agricola di Arena Po’ per un pensiero ai familiari “delle quattro persone morte sul lavoro. Una pagina di integrazione riuscita si è trasformata in una tragedia che doveva essere assolutamente evitata. Dobbiamo garantire effettivamente un diritto inalienabile come quello alla sicurezza sul lavoro. Il mio impegno su questo fronte sarà assoluto e credo che per raggiungere il risultato servano investimenti seri sulla formazione e un’alleanza di tutta la filiera”.
“Attendo con interesse”, ha proseguito la Ministra Bellanova, “di
ricevere gli impegni della Carta del latte. E anticipo già fin
d’ora
l’intenzione di convocare a breve la filiera lattiero-casearia al
Ministero per un momento di condivisione di obiettivi e azioni
operative.
Penso alla necessità di rafforzare i rapporti tra allevatori e
trasformatori, anche attraverso lo strumento degli accordi e dei
contratti di filiera. Al lavoro da fare sulla catena del valore, anche
attraverso il contrasto alle pratiche sleali con l’attuazione della
direttiva europea che ha visto come protagonista fondamentale Paolo De
Castro, con il quale ho avuto modo di confrontarmi su questo tema.
All’opportunità annunciata dal Commissario Hogan di un sistema europeo
di trasparenza sui prezzi. Al tema rilevantissimo della tracciabilità e
dell’etichettatura d’origine che ha visto il settore lattiero italiano
avanguardia nella trasparenza. Più informazioni si danno al consumatore,
più si rende forte il rapporto con il produttore e su questa strada
dobbiamo fare passi in avanti a livello europeo. Usando l’etichetta per
avvicinare i consumatori, fornire loro elementi utili e non distorti
come nel caso delle etichette a semaforo”.
Quindi, le urgenze sul fronte internazionale. “Abbiamo bisogno”, ha
rimarcato la Ministra Bellanova in conclusione, “di affrontare i mercati
consapevoli dei nostri valori e con gli strumenti giusti per
difenderli. Dobbiamo battere il falso e la contraffazione. I nostri
formaggi sono tra i più imitati al mondo e ogni confezione di Parmesan,
mozzarilla o cambozola venduta è un furto di identità all’Italia. E’
necessario aumentare le nostre esportazioni per vedere riconosciuta la
qualità delle produzioni autentiche Made in Italy”. E quelle sul piano
interno “per affrontare il calo dei consumi con un lavoro di sistema.
Investire sull’innovazione, sulla ricerca, sul benessere animale, sulla
sostenibilità delle produzioni. E comunicarlo di più e meglio. Chi mi
conosce”, ha concluso la Ministra, “sa del mio personale impegno contro
le fake news e credo che anche nel settore del latte ci sia bisogno di
chiarezza. Momenti come quello odierno aiutano anche in questa
direzione”.
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