In un futuro non troppo lontano l’industria della carne e dei latticini
vivranno una crisi profonda, con prodotti a base vegetale in continua
espansione: lo rivela un report stilato dal think tank indipendente
RethinkX, che analizza la situazione economica del mercato globale e il
suo andamento in base allo sviluppo di nuove tecnologie produttive
Fonte:
Ma non basta: secondo le previsioni, le nuove tecnologie
sostituiranno rapidamente il modo in cui vengono prodotte attualmente le
proteine, eliminando definitivamente la necessità dell’allevamento
animale tradizionale. Al suo posto verrà messo in atto un sistema noto
come “Food-as-Software”, che secondo gli esperti permetterà di ridurre sensibilmente la produzione di rifiuti, risultando al contempo
- 100 volte più efficiente in termini di sfruttamento di terreni;
- 10-25 volte più efficiente in termini di utilizzo delle materie prime;
- 20 volte più efficiente in termini di tempo;
- 10 volte più efficiente in termini di sfruttamento delle risorse idriche.
Carne e latticini sempre più economici, sulla scia dello zucchero
Lo zucchero, si sa, è presente praticamente in ogni prodotto
confezionato e questo è dovuto alla sua capacità di migliorare
considerevolmente il sapore dei cibi insieme al suo prezzo irrisorio.
Secondo il report, carne e prodotti lattiero-caseari subiranno nei
prossimi anni una crisi produttiva di portata eccezionale, che unita
alle nuove tecnologie di
produzione alla fine li porterà ad avvicinarsi al costo dello zucchero.
produzione alla fine li porterà ad avvicinarsi al costo dello zucchero.
Le stime di RethinkX, tra l’altro, mettono sotto i riflettori carne
bovina e latticini – che saranno i prodotti più colpiti dalla crisi – ma
le previsioni risultano simili anche per altri prodotti di origine
animale, tra cui pollo, maiale e pesce, ma anche uova, pelle e
collagene. “Sempre più prodotti ricavati dai bovini saranno via via
sostituiti da alternative moderne, migliori, più economiche
– afferma il rapporto – innescando una deleteria spirale fatta di
aumento dei prezzi e di diminuzione della domanda per l’industria del
bestiame, che crollerà molto prima che le moderne tecnologie producano
su larga scala la perfetta carne coltivata in laboratorio“.
Le proteine del futuro? Più sane, più nutrienti e più economiche
Secondo le stime, le proteine del futuro saranno vegetali e
capire il perché è piuttosto semplice: entro il 2030 il costo delle
proteine plant-based sarà cinque volte più economico e addirittura dieci volte più economico
entro il 2035 rispetto alle proteine animali attuali, prima ancora di
arrivare ad avvicinarsi al costo dello zucchero. Ma non è tutto: le
proteine del futuro risulteranno migliori anche sotto il profilo
nutrizionale, dimostrandosi di fatto più nutrienti, più sane e con un
sapore migliore; questo significa che entro il 2030 i prodotti
alimentari moderni saranno di qualità superiore e costeranno meno della
metà rispetto ai prodotti di origine animale che andranno a sostituire.
Un cambiamento che potremmo definire epocale, in netto
contrasto con la produzione di carne e derivati moderna, che ha quasi
raggiunto i suoi limiti in termini di efficienza, portata e
produttività: gli allevamenti intensivi odierni rappresentano un dramma sia dal punto di vista ambientale che salutistico,
senza contare l’importante risvolto etico legato allo sfruttamento e
all’uccisione di miliardi di animali nel mondo. E forse, con le
innovazio, ni dell’ultimo periodo, stiamo già vivendo in parte questo
cambiamento: basti pensare al via libera in USA per la carne coltivata e al conseguente mercato in continua espansione della “carne vegetale” oltreoceano così come in Italia.
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