martedì 29 luglio 2025

Sardegna, Regione: 8.8 milioni per sostenere allevatori colpiti dalla dermatite nodulare

Foto tratta da "Agronotizie"

Fonte articolo: 

Fra le tante patologie che, ciclicamente, in Italia hanno interessato gli allevamenti di bovini, questa è la prima volta che allevatori italiani si trovano a fronteggiare la dermatite nodulare contagiosa (lumpy skin disease).

Questo virus negli animali si diffonde tramite insetti pungitori, come zanzare, mosche e zecche. La malattia si manifesta con la comparsa di caratteristici noduli cutanei, diffusi in particolare su testa e collo e anche sulla mammella. I noduli possono andare incontro a necrosi e infettarsi, la mortalità è bassa, ma nelle bovine gravide può determinare aborto, mentre nei maschi si ha infertilità.

La guarigione è lenta e difficile, con pesanti ripercussioni sulla produttività e conseguenti danni economici per le aziende.

I primi focolai sono stati registrati in Sardegna e le misure di contenimento adottate riguardano il blocco della movimentazione dei bovini per un raggio di 20 chilometri dal centro dei focolai, estesa a 50 chilometri come area di sorveglianza.

E' stato adottato adottato, dalla regione Sardegna, un pacchetto straordinario di interventi per fronteggiare l’emergenza causata dalla diffusione della malattia nel patrimonio zootecnico sardo. La Regione ha stanziato 8,8 milioni di euro, a cui si aggiungono misure per garantire risarcimenti congrui per l’abbattimento dei capi infetti e l’anticipo delle risorse ministeriali, così da assicurare liquidità immediata alle aziende in difficoltà. Il piano prevede 1,5 milioni di euro destinati alle Asl per la gestione dell’emergenza sanitaria, 2,3 milioni per indennizzare gli abbattimenti con parametri aggiornati al prezzo di mercato e 5 milioni a Laore Sardegna per sostenere le aziende penalizzate dal blocco delle movimentazioni.

L’obiettivo è ridurre l’impatto economico della crisi e permettere agli allevatori di mantenere la continuità produttiva. La strategia sanitaria regionale punta su una campagna di vaccinazione rapida e capillare, con l’utilizzo del vaccino vivo attenuato Neethling, considerato sicuro ed efficace dal Ministero della Salute e supportato da evidenze scientifiche. Il valore dei capi abbattuti sarà definito dal tavolo tecnico, sempre in base ai prezzi correnti di mercato, e la liquidazione dei risarcimenti avverrà in tempi brevi grazie all’anticipo delle risorse ministeriali. Nell’azienda di Foresta Burgos, gestita da Agris e con circa 400 capi già vaccinati, è in corso un monitoraggio specifico per verificare eventuali effetti collaterali del vaccino e raccogliere dati utili a supporto delle scelte regionali in materia di sanità animale. Un passaggio considerato essenziale per rafforzare la fiducia degli allevatori e garantire la massima trasparenza sulle azioni messe in campo.

Nessun commento:

Posta un commento