lunedì 28 luglio 2025

Una volta che l'RNA sintetico viene rilasciato nell'ambiente, non c'è modo di richiamarlo.

KILLER MRNA: MENTRE LA MAGISTRATURA È INERTE E LE ISTITUZIONI TACCIONO, LE AZIENDE DELLA CATENA ALIMENTARE LO METTERANNO NEL CIBO

Fonte: https://slaynews.com/.../big-pharma-launches-plan.../

<<La società madre di Moderna ha lanciato una nuova, allarmante iniziativa, mentre il colosso farmaceutico cerca di inondare la catena alimentare con RNA sintetico.
Flagship Pioneering, la società di venture capital che ha finanziato Moderna, produttrice del "vaccino" mRNA contro il Covid, sta ora spostando la sua attenzione sulla filiera alimentare.
L'azienda sta lanciando una nuova iniziativa biotecnologica chiamata Terrana Biosciences.
Questo nuovo progetto mira a irrorare le colture con RNA sintetico, progettato per infiltrarsi nella biologia delle piante, riprogrammarne le funzioni e persino trasmettere potenzialmente tratti alterati alle generazioni future.
L'mRNA presente nei vaccini, come quelli iniettabili prodotti da Pfizer o Moderna, è un tipo di RNA sintetico progettato specificamente per istruire le cellule a produrre una versione della proteina spike del SARS-CoV-2.
Tuttavia, l'uso della tecnologia dell'RNA per manipolare la biologia delle piante in questo modo solleva notevoli preoccupazioni circa l'abuso dello sforzo per "vaccinare" in massa la popolazione.
La stessa tecnologia potrebbe essere utilizzata su popolazioni umane senza consenso, trasparenza o controllo.
La fama di Terrana risiede nella promessa di incrementare la produttività agricola aiutando gli agricoltori a combattere i parassiti, ad adattarsi ai "cambiamenti climatici" e ad aumentare le rese dei raccolti, il tutto sotto l'egida della sostenibilità.
Ma questa non è una soluzione agricola tradizionale.
A differenza dei convenzionali organismi geneticamente modificati (OGM), che alterano direttamente il DNA delle piante, l'approccio RNA di Terrana manipola i processi biologici di una pianta dall'interno, senza modificarne effettivamente la composizione genetica.
In altre parole, gli spray a RNA dell'azienda non si limitano a rivestire le piante, ma si infiltrano in esse, consentendo una manipolazione genetica più profonda e potenzialmente più permanente.
Questa tecnologia, che sembra uscita da un romanzo di fantascienza, rappresenta la prossima frontiera della biotecnologia.
L'idea che l'RNA sintetico possa invadere le piante, alterarne la biologia e persistere nell'ambiente solleva enormi preoccupazioni tra coloro che diffidano della manipolazione genetica, soprattutto alla luce dell'uso di questa tecnologia nei "vaccini" umani.
La tecnica di irrorazione dell'RNA di Terrana giunge in un momento difficile, poiché i documenti dei whistleblower hanno recentemente svelato i piani per distribuire agenti biologici, come le proteine spike del coronavirus chimerico, alla popolazione umana tramite droni, un metodo inquietantemente simile all'irrorazione agricola.
La proposta DEFUSE, presentata da EcoHealth Alliance alla DARPA prima della pandemia di COVID-19, delineava piani per "vaccini autodiffusi" che potrebbero essere aerosolizzati sulla popolazione umana, confondendo il confine tra sforzi di salute pubblica ed esperimenti biologici segreti.
Ciò che rende la situazione ancora più allarmante è l'autorità pressoché illimitata concessa al governo degli Stati Uniti dal PREP Act, che consente la somministrazione di contromisure mediche sperimentali durante le emergenze dichiarate, il tutto tutelando le parti coinvolte dalla responsabilità legale.
Se l'mRNA e altri interventi genetici potessero essere impiegati sulle colture, queste stesse tecnologie potrebbero essere utilizzate sugli esseri umani senza la loro conoscenza o il loro consenso, con il pretesto della prevenzione delle malattie.
Il modello di business di Terrana si basa sull'intelligenza artificiale per generare costrutti di RNA sintetici, imitando il linguaggio genetico della natura.
Tuttavia, queste molecole non sono mai state progettate per essere prodotte in serie, spruzzate sulle colture e assorbite nella catena alimentare.
La capacità dell'azienda di progettare RNA in grado di persistere nell'ambiente, di diffondersi nei tessuti vegetali e persino di diventare ereditario da una generazione all'altra di piante introduce nuovi rischi, potenzialmente catastrofici.
Quando gli esseri umani cominciano ad assumere questo RNA sintetico nella loro alimentazione quotidiana, le possibilità diventano inquietanti.
La realtà è che l'RNA sintetico è molto più di un possibile strumento agricolo: è una forma di controllo.
Una volta che questo RNA entra nella catena alimentare, ha la capacità di replicarsi, diffondersi e potenzialmente alterare gli ecosistemi in modi che non possiamo ancora prevedere.
L'avvento della tecnologia basata sull'RNA in agricoltura non riguarda solo una più efficiente coltivazione del cibo; riguarda anche il controllo di ciò che cresce, di ciò che prospera e, in definitiva, di ciò che finisce nei nostri piatti.
La posta in gioco qui è allarmantemente alta.
Le esperienze passate con prodotti chimici ampiamente diffusi, come il DDT e il glifosato, hanno dimostrato che ciò che le aziende e i governi promettono come "sicuro" può, anni dopo, provocare enormi disastri sanitari e ambientali.
E l'RNA, a differenza dei pesticidi, non influisce solo sulla biologia delle piante, ma interagisce direttamente con le cellule umane.
Considerati gli effetti a lungo termine sulla salute umana ancora sconosciuti, le potenziali conseguenze potrebbero essere catastrofiche.
Ciò che è ancora più preoccupante è il potere che queste aziende e questi governi avrebbero se controllassero il codice genetico della catena alimentare.
Se un piccolo gruppo di élite biotecnologiche riuscisse a controllare la biologia delle piante e degli alimenti, potrebbe dettare il futuro di ciò che viene coltivato e di ciò che finisce nei nostri piatti.
Se a tutto questo si aggiungono i poteri incontrollati garantiti dal PREP Act, è chiaro che non si tratta solo di una svolta scientifica; è un tentativo di accaparramento di potere politico e sociale.
Una volta che l'RNA sintetico viene rilasciato nell'ambiente, non c'è modo di richiamarlo.
Si diffonde, si replica e ha il potenziale di alterare gli ecosistemi in modi che ancora non possiamo comprendere appieno.
Le stesse entità che hanno lanciato frettolosamente un vaccino sperimentale e non testato sul mondo, ora stanno rivolgendo la loro attenzione al controllo degli aspetti più fondamentali della vita: il cibo che mangiamo e le colture che lo sostengono.
È tempo di porsi domande serie sulla direzione verso cui questa tecnologia sta andando e su chi ha davvero il controllo.>>

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