Il possibile declassamento del grano francese a prodotto non idoneo per l'alimentazione fa tremare i mercati.
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Dopo la parentesi della scorsa settimana, torniamo a parlare dei raccolti di cereali e soia
nel mondo e in Europa. Ci sono novità importanti questa settimana, con
prezzi divergenti sul singolo prodotto. Sale il wheat americano mentre
calano ancora i prezzi a termine del mais e della soia Usa. Vediamo cosa
sta accadendo nelle principali borse merci internazionali e in casa
nostra.
Mercato internazionale
Dopo che anche gli ultimi dati rilasciati dal Dipartimento
dell’agricoltura Usa e dalla International Council Grains confermavano
un andamento record per i nuovi raccolti di cereali e soia
negli Stati Uniti, iniziavano a giungere voci su possibili problemi per
i raccolti in Europa. Problemi legati non alla quantità bensì alla
qualità dei prodotti. La causa? Le continue e consistenti precipitazioni che da oltre sei mesi hanno coinvolto direttamente mezza Europa.
Per il momento, il problema della troppa umidità è circoscritto
al
grano: infatti, per quanto riguarda il mais estero e la soia, il prezzo
dei contratti a termine continua a calare sempre di più. Il corn è ormai
vicino al minimo storico del 2010, quando il prezzo andò a testare i 3
dollari e 24 cent per bushel. La zona di prezzo in cui si trova adesso
il mais Usa sta diventando sempre più appetibile per gli investitori finanziari.
Sul fronte del fisico, le notizie sul granoturco continuano a
confermare ottime condizioni climatiche: anche nelle prossime settimane
le precipitazioni saranno idonee alla maturazione. Le ultime notizie sul
nuovo raccolto di mais parlano di cifre record in
aumento, e questo non solo negli Stati Uniti ma anche nei paesi del Mar
Nero. Le previsioni del Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti
(Usda) indicano una resa di 165,3 bushel per acro.
Stesso discorso per la soia. Anche qui si parla di
raccolti record e condizioni climatiche buone per la maturazione. Il
prezzo del contratto con scadenza settembre è ormai vicino al minimo di
10 dollari e 50 cent per bushel. Ricordiamo come, sui mercati del
fisico, agosto è da sempre considerato un mese importante, con possibili
variazioni di tendenza. Le ultime notizie danno un rendimento della
soia negli Stati Uniti a 45,8 bushel per acro, di ben 0,6 bushel all di
sopra della stima Usda. Molti dei consueti clienti americani di soia
quest’anno stanno valutando di acquistarne da altre parti del mondo, con
prezzi assai più bassi e con una qualità soddisfacente rispetto ai
prodotti americani.
Mercato europeo
Ma veniamo al centro della questione. Le preoccupazioni espresse
nelle settimane scorse dagli agricoltori francesi sulla troppa umidità
presente in questo mese di luglio erano fondate. La necessità di
velocizzare il raccolto di grano era finalizzata proprio a questo. Il
prezzo a termine del milling wheat alle prime voci di un calo
sostanziale della qualità è sceso sotto il supporto chiave dei 173 euro
per tonnellata. Le forti e insistenti piogge che hanno causato così
tanti danni all’agricoltura sono estese a quasi tutta Europa, in particolare a Italia, Germania, Polonia, Spagna, Inghilterra e soprattutto Francia.
Il possibile declassamento di parte del milling wheat francese a prodotto non idoneo per l’alimentazione
ha creato scompiglio alla borsa merci di Parigi, e allo stesso modo sta
scuotendo tutti i mercati del fisico in Europa. E questo proprio quando
la Francia poteva annunciare un raccolto record in termini di
produzione assoluta.
L’agenzia France AgriMer ha detto che il raccolto del grano francese
è al 76% completo, contro il 44% della scorsa settimana e appena il 26%
di un anno fa. Il raccolto di orzo invernale francese è comunque
completato e l'88% del raccolto di mais è in maturazione contro il 62%
di una settimana fa e più del doppio del 42% di un anno fa. La
valutazione sul mais francese rimane di prim’ordine, con una resa di buono/molto buono per l’84% e contro il 54% dell'anno scorso. La mietitura del grano tedesco è stimata intorno al 45-50% totale, mentre in Polonia si dice di essere forse solo 20%.
Anche l’Italia presenta gli stessi problemi degli
altri paesi UE: le conferme in tal senso arrivano dal censimento
riferito al mese di giugno presentato dalla nostra agenzia Ismea. La
particolare primavera piovosa e le temperature sopra la media centrano
il problema dei raccolti di grano anche da noi. Eppure
le premesse erano buone: le stime parlano di territori in Italia più
estesi e raccolti superiori allo scorso anno. Per il grano duro
siamo in aumento rispetto allo scorso anno dello 0,9% come territorio
occupato e la produzione nazionale di duro ammonta a 4,127 milioni di
tonnellate, in aumento dell’1,7% rispetto allo scorso anno. Migliori
erano anche le previsioni sul grano tenero, in aumento
come produzione del 5,3% a 3,5 milioni di tonnellate. La superficie
destinata a grano tenero è in crescita del 2,4% rispetto allo scorso
anno. Per quanto riguarda le colture di orzo, qui la superficie è prevista in crescita dell’1,4% e la produzione nazionale del 5,1%. Per mais e soia nazionale
le stime di produzione vedono, al momento, una superficie in calo dell’
8,6% per il mais e in incremento del 22% per la soia. Infine, il dato
sui semi di girasoli indica un calo dei territori utilizzati del 19,7%
rispetto allo scorso anno.
Intanto continua il rilevamento dei prezzi all’origine. Sui due
report settimanali abbiamo analizzato il prezzo medio dei nostri
principali prodotti: grano tenero e duro, il suo future Agrex, il
granoturco Ibrido Nazionale e i semi oleosi nazionali. In particolare ci
stiamo concentrando sugli effetti delle variazioni dei prezzi
internazionali dei semi oleosi e dei suoi derivati. Una prima stesura
mostra come la tendenza dei prezzi della soia Usa interferisca
direttamente con la media della nostra soia nazionale scambiata sulle
principali borse merci italiane.
Sergio Pitzalis è titolare della Gsa (Gann Systems Analysis),
che da oltre 10 anni opera sui mercati finanziari e sulle principali
borse merci internazionali per offrire un supporto alle aziende
agricole. Ogni lunedì cura su Agrinotizie una rubrica in cui analizza il
mercato internazionale e italiano dei cereali. Pitzalis offre inoltre
delle analisi approfondite sulle tendenze internazionali del mercato dei cereali.
Agrinotizie.com, 04/08/2014
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