Chiesto un osservatorio regionale lattiero-caseario
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Convocato dal responsabile locale Enzo Covato si è riunito a Ragusa il
Comitato Territoriale Ibleo del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero
Siciliano. Presente il presidente regionale Enzo Cavallo che ha
riferito sull'attività distrettuale nell'isola. Diversi i punti
affrontati con l'obbiettivo non solo di analizzare gli effetti patiti
dalle imprese del settore per la crisi in atto ma soprattutto per la
concretizzazione di irrinunciabili traguardi per dare prospettive più
incoraggianti alla filiera. Nel rilevare la distanza ed il distacco
della Regione nei confronti delle imprese soprattutto zootecniche:
testimoniati dalla mancanza di interventi specifici e di qualsivoglia
forma di organizzazione futura, dalla inadeguatezza dei controlli sulle
produzioni importate e sulla corretta e decifrabile etichettatura e
sulla indicazione dell'origine non quanto del prodotto finito ma delle
materie prime utilizzate, dalla mancata applicazione ed attuazione
della legge sul Born in Sicily, dalla mancata attuazione dei Patti di
Filiera, dalla incapacità di pilotare la determinazione di un prezzo
regionale del latte a garanzia dei produttori, dalla inesistenza di un
ufficio regionale attrezzato e capace di sintetizzare ed esprimere tutti
i dati riguardanti le produzioni di latte, di latticini e di formaggi
dell'isola e le importazioni di latte, cagliate, semilavorati e
formaggi provenienti da altre regioni e da altri paesi Per questo il Distretto, pronto a realizzarlo anche direttamente,
chiederà all'Assessore Regionale all'Agricoltura la creazione di un
Osservatorio Regionale Lattiero Caseario per
il censimento e la
registrazione della consistenza produttiva siciliana e per orientare
ogni controllo che si renderà necessario per garantire i produttori ed i
consumatori siciliani. Allo stesso Assessore si chiederà la
organizzazione di un ufficio regionale di riferimento per il settore e
per la filiera che possa orientare e favorire la promozione, anche
attraverso il rilancio delle dop e la valorizzazione del Marchio QSS
(Qualità Sicilia Sicura) e la commercializzazione dei prodotti Lattiero
caseari ottenuti esclusivamente con latte siciliano. Le scelte di Comitato sono scaturite dalla grande preoccupazione legata
alla liberalizzazione del mercato del latte a partire dal prossimo primo
aprile in conseguenza della cessazione del regime delle quote, evento
per il quale altre regioni ed altri paesi, a differenza della Sicilia,
si sono già organizzate da tempo. Il Distretto, come si sa, e' da tempo impegnato nella difesa delle
produzioni siciliane e dopo aver creato il coordinamento dei consorzi di
tutela dei formaggi siciliani dop (ragusano, pecorino siciliano,
vastedda e piacentino ennese), nei prossimi giorni incontrerà le
Organizzazioni dei Consumatori per lo svolgimento di azioni comuni
mirate a sensibilizzare i cittadini (anche attraverso il coinvolgimento
delle scuole) per valorizzare il consumo di prodotti locali marchiati,
correttamente etichettati, tracciati e garantiti. Altra azione viene
avviata per favorire il consumo del latte fresco ed il suo utilizzo nei
bar e per la produzione dei gelati artigianali. Il Comitato, nel registrare le difficoltà vissute dagli allevatori,
continua a svolgere il proprio ruolo per far si che i produttori possano
trovare le risposte alle loro esigenze sui mercati attraverso la
valorizzazione delle produzioni locali di qualità da sottrarre alla
concorrenza sleale delle produzioni importate per il cui contrasto viene
ritenuto essenziale e vitale il ruolo delle Istituzione che hanno
bisogno di essere supportate da quella volontà politica che oggi come
oggi purtroppo stenta a manifestarsi in termini utilmente concreti.
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