giovedì 11 settembre 2014
Lattiero-caseario, ammasso privato e rischio speculazione
L’importo dell’aiuto è fissato da Bruxelles a 15,57 euro per tonnellata. Analisi dei mercati sulla base dei dati pubblicati da Clal.
È una riflessione che avanziamo proprio nel giorno in cui il ministero delle Politiche agricole comunica che è possibile inviare le domande per l’ammasso privato di 155mila tonnellate di formaggi, provvedimento resosi necessario per fronteggiare le conseguenze derivanti dai divieti di importazione dei prodotti europei imposti dalla Federazione Russa.
Secondo quanto stabilito dall’Unione europea, l’importo dell’aiuto è fissato a 15,57 euro per tonnellata, per le spese fisse di stoccaggio, e a 0,40 euro per tonnellata al giorno, per le spese di magazzinaggio e di immobilizzazione del capitale. I formaggi oggetto di ammasso dovranno avere un’età minima compatibile con l’immissione al consumo del prodotto che, per i formaggi a pasta dura, non potrà essere inferiore ai 60 giorni.
Rimane però una questione aperta: la tempistica. Costruire un impianto di produzione delle polveri necessita di almeno due anni, ad essere ottimisti. Quante stalle saranno sopravvissute, fino ad allora? E ancora: è sufficiente utilizzare il polverizzatore come valvola si sfogo del sistema e per evitare di deprimere i prezzi o alla base dovrebbe essere considerata piuttosto una variabile legata all’innovazione e alla valorizzazione delle polveri e del siero anche ad uso industriale, alimentare e farmaceutico?
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