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NOCI (Bari) - «Invito
le aziende del settore ad unirsi per affrontare la sfida del mercato
globale del latte. Insieme possiamo difendere le attività zootecniche e
la qualità del latte Made in Italy». È il parere del sottosegretario alle politiche agricole on Giuseppe Castiglione
(in foto) intervenuto mercoledì al Chiostro delle Clarisse nell'ambito
del convegno "Le produzioni lattiero casearie dopo il 1° aprile 2015"
promosso dall'assessorato alle attività produttive del Comune di Noci
guidato da Paolo D'Onghia.
Tour
per le aziende lattiero casearie nocesi per il sottosegretario
Castiglione che
prima di intervenire al convegno ha voluto vivere in
prima persona il processo di produzione dell'oro bianco che sta per
avvicinarsi al prodotto Dop "Treccia della Murgia".
Il
tema è di vitale importanza per tutto il settore primario. Dal 1 aprile
2015 si procederà gradualmente, con un ritocco al 2018, e sino al 2020
alla completa abolizione delle quote latte. Provvedimento europeo di
contenimento di produzione più volte contestato in Italia per via del
pesantissimo regime sanzionatorio. Dall'aprile 2015 sarà il mercato a
decidere il prezzo del latte e ciò può provocare forti ripercussioni in
tutto il sistema di produzione che riguarda tanto gli allevatori quanto i
trasformatori. Dalla platea di addetti ai lavori sorgono alcuni
ragionevoli dubbi. Come prepararsi all'apertura del mercato? Come
difendersi e difendere il prodotto italiano dalle produzioni estere?
Domande rivolte al sottosegretario Castiglione dagli esponenti delle
associazioni di categoria rappresentati da Piero Laterza (Vicepresidente ARA), Angelo Corsetti (Direttore Coldiretti Puglia), dal Presidente "Coop Agri" Vito Laterza, dal Presidente "CIA" Vito Scalea e dal delegato di Giovani Allevatori Onofrio Maellaro.
I dubbi e le preoccupazioni della categoria sono tradotte in chiave
burocratica dal responsabile dell'ufficio produzioni animali presso la
Regione Puglia Silvio Schito che ha chiarito come il
"pacchetto latte", tutt'oggi in dibattimento, soffra di carenze nella
parte che riguarda i provvedimenti propedeutici alla qualità del
prodotto.
Nel dibattito moderato dal giornalista Mario Valentini e che ha visto il presidente del consiglio comunale Stanislao Morea
nell'insolita veste di presentatore, il sottosegretario Giuseppe
Castiglione, con esperienza da europarlamentare, non si è sottratto alle
risposte. In modo particolare l'esponente Ncd al ministero ha
sottolineato come sia importante crescere di volume per affrontare la
sfida del mercato globalizzato. «Le aziende sono piccole e parcellizzate – ha spiegato Castiglione alla platea – dobbiamo
pensare ad unirci per non essere fagocitati dalle grandi aziende già in
regime di SpA e Srl della Germania e della Francia». Dagli ultimi
dati dell'Osservatorio del Latte infatti emerge che i due Paesi
nord-europei hanno già il decreto attuativo del pacchetto latte. In
breve: sono già avanti rispetto agli allevatori italiani. Vi è quindi un
fondato timore che le grosse aziende franco-tedesche possano invadere
il mercato di tutta Europa. La difesa della produzione italiana è quindi
affidata alla politica. Secondo un sistema che dai Comuni arrivi in
Europa, attraverso l'Unione delle Regioni ed il ministero, le istanze
del territorio pugliese ed in particolare del distretto
lattiero-caseario Noci-Putignano-Gioia del Colle, possono trovare
accoglimento se giungono compatte. «Non è tutto così semplice» avverte però Castiglione. «Per un regolamento condiviso a livello europeo potrebbero servire anche due anni».
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