Fonte notizia:
Arriva alla resa dei conti
l’annosa vicenda delle multe latte. A pochi mesi dalla fine delle quote ( marzo
2015) che hanno imbrigliato la produzione europea, il ministro delle Politiche
agricole, Maurizio Martina, ha deciso di scrivere la parola fine sulla partita.
Da gennaio infatti l’Agea (il modello era stato predisposto a fine luglio
dall’Agenzia delle Entrate) invierà la richiesta di pagamento a 1.455
allevatori inadempienti per un importo di 422 milioni. Sono state già versati
arretrati per 469 milioni, mentre una quota non è esigibile perché sono in
corso azioni giudiziarie.
Cartelle a 1.455 allevatori per 422 milioni
Le multe «anticipate» a Bruxelles dallo Stato italiano, e non recuperate dai
Le multe «anticipate» a Bruxelles dallo Stato italiano, e non recuperate dai
produttori, ammontano a circa 1,4 miliardi. E il mancato recupero, oltre a
continue bacchettate dalla Corte dei Conti che ha ipotizzato anche un danno
erariale, è costato l’apertura di una procedura d’infrazione dell’Unione
europea nei confronti del nostro paese. Ora sembra che si metta la parola fine
su una vicenda che, come ha ricordato il ministro Martina oggi al margine della
presentazione del padiglione di Federalimentare ad Expo 2015, si è prestata
spesso a strumentalizzazioni politiche. A giorni dunque arriverà la stangata a
chi, nonostante due rateizzazioni concordate con la Ue, non si è messo in
regola. Ma anche per queste nuove cartelle sarà possibile accedere al pagamento
a rate.
Incentivi per chi investe su qualità e sicurezza
Accanto al giro di vite, atteso da anni, arrivano anche incentivi per un settore in affanno e che deve attrezzarsi in vista del “dopo quote” per affrontare una competizione che si preannuncia durissima. Con un emendamento alla legge di Stabilità è stato istituito un fondo per il latte di qualità con una dotazione finanziaria di circa 110 milioni di cui 8 milioni per il 2015 e 50 milioni all’anno nel 2016 e 2017. «Le risorse - ha spiegato Martina - sono riservate agli allevatori virtuosi». Sono stati individuati degli obiettivi che spaziano dallo studio della resistenza genetica alle malattie al rafforzamento della sicurezza alimentare fino alla riduzione dell'impiego di antibiotici. Gli allevatori che rispetteranno il nuovo «disciplinare» potranno ottenere un contributo fino a un massimo di 15mila euro per le aziende agricole e 200mila per quelle che oltre a produrre trasformano e commercializzano. Una corsia preferenziale sarà riservata ai giovani.
Pressing sulla Ue per accelerare sull’etichetta trasparente
La proposta di istituzione del Fondo Latte di Qualità rientra in un più ampio quadro di azioni strategiche per il comparto lattiero caseario messo a punto dal Mipaaf e finalizzato a migliorare la qualità, educare al consumo di latte fresco, promuovere all’estero i formaggi made in Italy, valorizzare i prodotti di qualità con una revisione della normativa sui prodotti trasformati e chiedere alla Commissione Ue di accelerare l’attuazione del regolamento sull’etichettatura, in modo da indicare il luogo di trasformazione e quello di mungitura del latte commercializzato.
Incentivi per chi investe su qualità e sicurezza
Accanto al giro di vite, atteso da anni, arrivano anche incentivi per un settore in affanno e che deve attrezzarsi in vista del “dopo quote” per affrontare una competizione che si preannuncia durissima. Con un emendamento alla legge di Stabilità è stato istituito un fondo per il latte di qualità con una dotazione finanziaria di circa 110 milioni di cui 8 milioni per il 2015 e 50 milioni all’anno nel 2016 e 2017. «Le risorse - ha spiegato Martina - sono riservate agli allevatori virtuosi». Sono stati individuati degli obiettivi che spaziano dallo studio della resistenza genetica alle malattie al rafforzamento della sicurezza alimentare fino alla riduzione dell'impiego di antibiotici. Gli allevatori che rispetteranno il nuovo «disciplinare» potranno ottenere un contributo fino a un massimo di 15mila euro per le aziende agricole e 200mila per quelle che oltre a produrre trasformano e commercializzano. Una corsia preferenziale sarà riservata ai giovani.
Pressing sulla Ue per accelerare sull’etichetta trasparente
La proposta di istituzione del Fondo Latte di Qualità rientra in un più ampio quadro di azioni strategiche per il comparto lattiero caseario messo a punto dal Mipaaf e finalizzato a migliorare la qualità, educare al consumo di latte fresco, promuovere all’estero i formaggi made in Italy, valorizzare i prodotti di qualità con una revisione della normativa sui prodotti trasformati e chiedere alla Commissione Ue di accelerare l’attuazione del regolamento sull’etichettatura, in modo da indicare il luogo di trasformazione e quello di mungitura del latte commercializzato.
Nessun commento:
Posta un commento