All'Università Cattolica un convegno ha messo in luce
le nuove politiche di governance per l'allevamento bovino da latte in Italia.
L'incontro è stato organizzato da Inea e Smea
Fonte notizia:

Vi hanno preso parte numerosi esperti introdotti dal
commissario INEA Giovanni
Cannata che ha sostenuto la necessità di un serrato dialogo tra le componenti della filiera, con il ruolo dell’innovazione che è cruciale anche per affrontare cambiamenti che vanno compresi e gestiti.
Cannata che ha sostenuto la necessità di un serrato dialogo tra le componenti della filiera, con il ruolo dell’innovazione che è cruciale anche per affrontare cambiamenti che vanno compresi e gestiti.
E’ seguita una puntuale disamina sui vincoli e le
opportunità da parte del prof. Renato Pieri che ha sottolineato, con dovizia di
dati, le produzioni i prezzi, i dati dell’import e dell’export, per un settore,
quello del latte bovino, che in Italia rappresenta circa il 10% del valore
della produzione agricola italiana, ed interessa poco più di 35.000
allevamenti. La filiera lattiero-casearia vale complessivamente quasi 28
miliardi di euro, e al suo interno giocano un ruolo determinante i prodotti DOP
e IGP, cui viene destinato circa il 36% del latte trasformato in Italia,
prodotti che contribuiscono in maniera rilevante alla definizione dell’immagine
positiva dell’industria agroalimentare italiana nel mondo.
«Sono in atto cambiamenti repentini- ha sostenuto
Pieluigi Londero della Direzione generale agricoltura della Commissione
europea». Ha commentato l’andamento di alcuni prezzi, dal petrolio, ai cereali,
al latte, ed ha ribadito che le caratteristiche strutturali europee continuano
ad essere favorevoli, anche in un prossimo futuro, per questo tipo di attività
imprenditoriale. Della volatilità dei prezzi ha trattato Paolo Sckokai della
Facoltà di Economia della Cattolica. «La volatilità del prezzo più contenuta è
quella italiana, anche i costi possono variare molto tra i paesi ma anche tra
aziende del medesimo stato soprattutto per le caratteristiche dimensionali».
Tra le novità importanti della Pac possibilità di stoccaggio e l’assicurazione dei
redditi con fondi mutualistici. Sono seguiti gli interventi di Maria Carmela
Macrì di Inea sulle risorse destinate dalla nuova Pac alla zootecnia bovina e
di Silva Coderoni sulle prospettive di mitigazione dei gas serra. Nel
pomeriggio tavola rotonda coordinata dal professor Daniele Rama, docente SMEA,
alla quale hanno partecipato esponenti della filiera lattiero-casearia.
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