Il mercato inverte il segno e i prezzi calano vistosamente erodendo la redditività degli allevamenti, come segnala l'analisi del Crefis
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La caduta dei prezzi
Un'occhiata ai prezzi di mercato in settembre evidenzia un calo generalizzato per tutte le categorie, dai
Macellatori con il sorriso
Se gli allevatori piangono, i macellatori sorridono. Il minor prezzo dei suini si traduce per l'industria di trasformazione in un miglioramento dei margini, puntualmente registrato anche in questo caso dall'indice Crefis. Rispetto ad un anno fa la redditività dei macelli è infatti cresciuta dell'11%. Merito non solo della caduta dei listini dei suini da macello, ma anche per l'apprezzamento del mercato delle cosce da avviare al circuito Dop.
Anomalia prosciutti
A proposito di prosciutti Dop, l'analisi del Crefis evidenzia ancora una volta l'anomalo comportamento del mercato, che premia con una maggiore redditività i prosciutti generici rispetto a quelli dei circuiti tutelati. Mentre per le cosce pesanti (dunque destinate al prosciutto Dop) si è avuto in settembre un calo del 2,4%, le cosce fresche leggere (prosciutti generici) hanno fermato la loro flessione al 2%. La forbice si allarga poi dopo la stagionatura e il Crefis denuncia l'elevato scarto di redditività fra le due tipologie di prodotto, separati da una differenza che sfiora il 25%, a vantaggio dei prosciutti anonimi. Un'anomalia che ha molte componenti, dall'elevato approvvigionamento delle cosce sui mercati stranieri, sino alla difficoltà di comunicare ai consumatori i “plus” del prodotto certificato. E non sarà né facile, né rapido modificare questo scenario.
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