I dati dell'articolo sono aggiornati a novembre 2014, quelli ripotati dal grafico si riferiscono a maggio 2014, può servire per un confronto.
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Grafico tratto da "repubblica.it" |
Fonte notizia:
ROMA (AGG) - L`indice mensile dei prezzi alimentari della FAO è rimasto
stabile nel mese di novembre, con i prezzi degli oli vegetali e dei
cereali in lieve aumento che hanno compensato il calo dei prezzi dei
prodotti lattiero-caseari. L`indice dei prezzi alimentari ha registrato
una media di 192,6 punti, mantenendosi più o meno stabile per il terzo
mese consecutivo. L`indice si attesta adesso a 13 punti, il 6,4% al di
sotto del livello del novembre 2013. “L`indice sembra aver toccato il
livello più basso, con buone probabilità di un aumento del suo valore
nei prossimi mesi", ha detto Abdolreza Abbassian, economista senior
presso la FAO. Dopo alcuni anni di volatilità, l`indice dei prezzi
alimentari della FAO si è ora attestato intorno al livello dell`agosto
del 2010. L`indice monitora i prezzi di un paniere di cinque derrate
commerciate a livello internazionale - cereali, carne, prodotti
lattiero-caseari, oli vegetali e zucchero. L`Indice FAO dei prezzi dei
prodotti lattiero-caseari è sceso del
3,4% rispetto al mese di ottobre e
del 29% rispetto all`anno precedente, registrando nel mese di novembre
una media di 178,1 punti, conseguenza di una maggiore disponibilità per
l`esportazione insieme ad importazioni più lente verso grandi mercati
quali la Cina e la Federazione Russa. L`indice dei prezzi dello zucchero
è sceso del 3,2% rispetto al mese di ottobre, registrando in novembre
una media di 230 punti, circa l’8% al di sotto del livello di un anno
fa. Questo calo - spiega la FAO - è dovuto alle piogge nella principale
regione produttrice di zucchero del Brasile, che ha attenuato le
preoccupazioni circa una prolungata siccità nel più grande paese
esportatore di zucchero a livello mondiale. I prezzi dei cereali sono
aumentati in modo significativo per la prima volta da marzo per le
condizioni di crescita tutt`altro che ideali per il raccolto di grano
appena seminato nell`emisfero settentrionale. Tuttavia, i prezzi del
riso si sono indeboliti con l`arrivo della produzione appena raccolta
sul mercato. L`Indice dei prezzi cerealicoli ha registrato nel mese di
novembre una media di 183 punti, un incremento del 2,6% rispetto ad
ottobre, ma in calo del 5,8% rispetto all`anno precedente. Anche
l`indice dei prezzi degli oli vegetali è aumentato, registrando con
164,9 punti un incremento dello 0,7% - ancora quasi il 17% al di sotto
del livello di un anno fa - a motivo della produzione globale di olio
di girasole inferiore al previsto e di un rallentamento nella produzione
dell`olio di palma in Malesia e Indonesia. Tuttavia, i prezzi del
l`olio di soia si sono indeboliti, facendo smorzare l`ascesa del
sottoindice. I prezzi della carne sono rimasti stabili nel mese di
novembre, anche se la carne di manzo e di altri tipi sono ai massimi
storici. L`indice dei prezzi della carne - conclude la FAO - ha
registrato una media di 210,4 punti, in linea con il valore rivisto nel
mese di ottobre, segnando un aumento del 13,3% rispetto al novembre
2013. I prezzi della carne di montone e di agnello sono moderatamente
aumentati nel corso del mese.
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