venerdì 3 ottobre 2014

Coldiretti, svenduto il latte prodotto nel Ragusano

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Si aggrava la crisi del comparto zootecnico nel Ragusano: un litro di latte viene svenduto a 0,39 centesimi
"Un prezzo irrisorio che non ripaga gli investimenti e il lavoro degli agricoltori. Per mantenere una vacca in lattazione servono ogni giorno sei euro, costo che lievita periodicamente e che incide sulla gestione aziendale". Lo dice il presidente della Coldiretti di Ragusa, Gianfranco Cunsolo. "Il paradosso - sostiene - è che mentre gli allevatori riducono il margine di profitto, il prezzo del latte al consumo aumenta. Il potere decisionale delle industrie sta provocando la chiusura delle aziende lattiero casearie. Il nostro prodotto ha alti parametri di qualità, per questo va valorizzato con azioni che ne diffondano il valore. Consumare latte e formaggi siciliani, piuttosto che scegliere produzioni anonime che arrivano da tutto il mondo, rappresenta un vero aiuto alla zootecnia". Ma non è solo il problema del prezzo che preoccupa gli allevatori ragusani. Bisogna capire cosa può succedere nel "dopo" quote latte. "Il 31 marzo - aggiunge - finirà questo sistema e si registrerà un aumento della produzione lattiera italiana e comunitaria. Alcuni Paesi membri come l'Olanda, alcune zone della Germania, ma ancor di più l'Irlanda, sono già attrezzati in tal senso; resta da capire l'entità dell'aumento che si presume sia il 5% della produzione attuale di latte d'Europa. Si avranno ulteriori ripercussioni sul regime dei prezzi alla stalla, con difficoltà soprattutto per quelle zootecnie da che risiedono nelle zone più sensibili del nostro Paese e dell'Unione".

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