Affollata riunione a Bagnolo San Vito. Primo passo verso l’ingresso nel Virgilio della cooperativa cremonese di suinicoltori
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Prosus diventa a questo punto imminente.
Il macello Virgilio di Bagnolo San Vito è stato chiuso la scorsa primavera dal Consorzio per far fronte al piano industriale e finanziario concordato con le banche. In sostanz a è stato ritenuto attività non strategica. La cooperativa Prosus di Vescovato (Cremona), sarebbe interessata ad affittare il ramo d'azienda per una cifra che non dovrebbe discostarsi molto dai cinquecentomila euro l'anno. Se l'operazione dovesse andare in porto darà modo agli impianti di Bagnolo di essere rimessi in funzione in un lasso di tempo contenuto (sarebbero necessari soltanto alcuni interventi di ordinaria amministrazione) e, soprattutto, di reintegrare in tutto o in parte i lavoratori in cassa integrazione dallo scorso aprile. Il macello di Bagnolo, che occupava circa 250 persone, potrebbe insomma ripartire in un tempo ragionevole riportando lavoro.
La storia di Prosus è invece iniziata nel 1985, quando un piccolo gruppo di allevatori di suini decise di dar vita all'attività di macellazione e trasformazione della carne suina. Essi si presentano come promotori di un rilancio produttivo ed economico di due realtà locali dichiarate in stato fallimentare. Prosus lavora per i più importanti nomi dell'industria salumiera italiana, portando anche la Cooperativa ad inserirsi nella grande distribuzione. Prosus, nel tempo, ha allargato il suo raggio di azione, rivolgendosi ai nuovi mercati extra europei che, data la loro maggiore selettività, garantiscono anche una maggior marginalità. «Per entrare in questi mercati - si legge in una nota - abbiamo avviato un processo di investimenti non solo strutturali ma anche procedurali, valorizzando l'integrazione della filiera produttiva ed il servizio logistico». I numeri: i soci sono un centinaio e garantiscono oltre il 75% di conferimento di materia prima. Prosus dà lavoro a circa 300 persone e dispone di un impianto di macellazione di proprietà con una capacità di 15.000 capi settimanali per una macellazione di circa 750mila capi annuali.
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