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“Questo passaggio rientra nel processo
di riorganizzazione del sistema allevatoriale voluto dall’AIA (Associazione
Italiana Allevatori) e si è reso necessario per non distruggere ciò che i
nostri predecessori hanno creato con tanta fatica – ha detto Germano Pè, leader
dell’Apa di Brescia -. Il nostro obbiettivo fondamentale è quello di continuare
ad offrire al mondo zootecnico dei nostri territori un sostegno fatto di
servizi innovativi e a costi sostenibili, attraverso una razionalizzazione che
consenta di fare fronte al taglio dei fondi che ha riguardato il settore”.
Fondamentale per consolidare
questo passaggio l’adeguamento dello statuto dell'APA di Brescia quale soggetto
incoorporante: il documento è stato adeguato per regolare la vita associativa
in modo tale da garantire un'equa rappresentanza ad ambedue le realtà che si
andranno a fondere, prevedendo organismi sociali che permettano un
funzionamento, trasparente e per quanto possibile snello, della nuova
struttura. Nello specifico, in consiglio siederanno 14 consiglieri bresciani e
7 bergamaschi, E’ inoltre prevista la possibilità di assicurare un minimo di
autonomia per iniziative locali.
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