Il distretto produttivo siciliano lattiero caseario, ha partecipato alla
riunione del tavolo zootecnico regionale voluto dal Presidente della
Regione on. Nello Musumeci e presieduto dall’assessore regionale per
l’agricoltura Edy Bandiera con a fianco il dirigente generale del
dipartimento agricoltura Carmelo Frititta e altri funzionari degli
assessorati alla salute e alle attività produttive. Presente anche un
funzionario dell’ufficio del Presidente.
Il DiProSiLaC è stato rappresentato dai componenti del comitato esecutivo, Rosario Petriglieri per l’area Iblea e per la Sicilia orientale e Sebastiano Tosto per la Sicilia occidentale e le aree interne che hanno preliminarmente chiesto la rimodulazione del tavolo zootecnico che, in quanto tale, non può non includere tutto ciò che riguarda anche il latte vaccino e non comprendere anche il Consorzio di tutela del Ragusano dop ed il Corfilac come già sollecitato dal presidente, Enzo Cavallo, con nota dello scorso 5 marzo con la quale è stato sottolineato che non si può parlare di zootecnia e riferirsi solo ad una parte di essa e non comprendere fra i rappresentanti dei consorzi di tutela proprio quelli del Ragusano. Così come non può parlarsi di zootecnia e di filiera lattiero casearia senza tenere conto del Corfilac (per il quale – è stato sottolineato – si resta ancora in attesa della più volte auspicata e sollecitata intesa per la costituzione dell’organismo amministrativo e per la individuazione del presidente, legale rappresentante senza il quale l’attività del Consorzio è paralizzata).
La riunione del tavolo si è rivelata alquanto vivace ed utile per individuare una serie di dati e di elementi sui quali occorre operare per l’attivazione di correttivi e di avviare e migliorare iniziative volte alla valorizzazione del latte locale e dei latticini (a partire dalla ricotta utilizzata per la preparazione dei dolci tipici siciliani con in testa la classica cassata siciliana e l’apprezzatissimo cannolo siciliano) e dei formaggi ottenuti dalla filiera produttiva ovina.
Tante le proposte messe sul tavolo, tante e tutte qualificate e qualificanti, segno che il sentiero imboccato dal governo siciliano potrebbe essere quello giusto.
“Tante volte abbiamo lamentato scarsa attenzione – ha dichiarato Rosario Petriglieri – oggi non si è parlato solo di problemi bensì si punta ad ascoltare gli attori che, più che in passato, puntano a proporre soluzioni, piuttosto che piangere solo sui problemi”
E di soluzioni strutturali si è parlato, di soluzioni a medio e lungo termine, come si conviene a imprenditori appassionati. Il Governo sembra esserci, i produttori ci sono e sono determinati a voler trovare soluzioni, il DiProSiLaC non farà mancare il suo apporto e il suo impegno.
“Siamo fiduciosi – ha concluso Petriglieri – si fiduciosi che si intraprenda un percorso virtuoso che punti a promuovere certamente i prodotti, ma sostanzialmente a migliorarne sempre più la qualità e a dare una sempre maggiore e migliore identità mediante una etichettatura chiara e l’attuazione di controlli serrati”
Il DiProSiLaC è stato rappresentato dai componenti del comitato esecutivo, Rosario Petriglieri per l’area Iblea e per la Sicilia orientale e Sebastiano Tosto per la Sicilia occidentale e le aree interne che hanno preliminarmente chiesto la rimodulazione del tavolo zootecnico che, in quanto tale, non può non includere tutto ciò che riguarda anche il latte vaccino e non comprendere anche il Consorzio di tutela del Ragusano dop ed il Corfilac come già sollecitato dal presidente, Enzo Cavallo, con nota dello scorso 5 marzo con la quale è stato sottolineato che non si può parlare di zootecnia e riferirsi solo ad una parte di essa e non comprendere fra i rappresentanti dei consorzi di tutela proprio quelli del Ragusano. Così come non può parlarsi di zootecnia e di filiera lattiero casearia senza tenere conto del Corfilac (per il quale – è stato sottolineato – si resta ancora in attesa della più volte auspicata e sollecitata intesa per la costituzione dell’organismo amministrativo e per la individuazione del presidente, legale rappresentante senza il quale l’attività del Consorzio è paralizzata).
La riunione del tavolo si è rivelata alquanto vivace ed utile per individuare una serie di dati e di elementi sui quali occorre operare per l’attivazione di correttivi e di avviare e migliorare iniziative volte alla valorizzazione del latte locale e dei latticini (a partire dalla ricotta utilizzata per la preparazione dei dolci tipici siciliani con in testa la classica cassata siciliana e l’apprezzatissimo cannolo siciliano) e dei formaggi ottenuti dalla filiera produttiva ovina.
Tante le proposte messe sul tavolo, tante e tutte qualificate e qualificanti, segno che il sentiero imboccato dal governo siciliano potrebbe essere quello giusto.
“Tante volte abbiamo lamentato scarsa attenzione – ha dichiarato Rosario Petriglieri – oggi non si è parlato solo di problemi bensì si punta ad ascoltare gli attori che, più che in passato, puntano a proporre soluzioni, piuttosto che piangere solo sui problemi”
E di soluzioni strutturali si è parlato, di soluzioni a medio e lungo termine, come si conviene a imprenditori appassionati. Il Governo sembra esserci, i produttori ci sono e sono determinati a voler trovare soluzioni, il DiProSiLaC non farà mancare il suo apporto e il suo impegno.
“Siamo fiduciosi – ha concluso Petriglieri – si fiduciosi che si intraprenda un percorso virtuoso che punti a promuovere certamente i prodotti, ma sostanzialmente a migliorarne sempre più la qualità e a dare una sempre maggiore e migliore identità mediante una etichettatura chiara e l’attuazione di controlli serrati”