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venerdì 10 luglio 2020

FONDO DA 90 MILIONI PER LA ZOOTECNIA DOPO INTESA MINISTERO-REGIONI

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Novanta milioni di euro per le filiere zootecniche in crisi. È stata raggiunta oggi l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto del Ministero delle politiche agricole che interviene su alcuni dei settori maggiormente colpiti dalla chiusura dell’Horeca durante il lockdown.
Le filiere interessate da sovvenzioni dirette sono quelle suinicola, ovicaprina, cunicola, del latte bufalino e del vitello da carne per un totale di 65 milioni di euro di intervento. 25 milioni di euro sono destinati al sostegno degli ammassi privati della carne di vitello (15 milioni di euro) e dei prosciutti Dop (10 milioni di euro). Gli aiuti vengono concessi nel rispetto dei massimali previsti dal “Quadro temporaneo” di aiuti della Commissione europea, che equivale a 100mila euro per singola impresa agricola.
“Sosteniamo gli allevatori – ha detto la ministra Teresa Bellanova – e le filiere zootecniche in una fase molto delicata. I settori sono stati individuati tra quelli più danneggiati e che hanno meno aiuti strutturali, in modo da poter dare un sostegno e una tutela reale al reddito delle imprese”.
“Abbiamo previsto – ha aggiunto – che le domande siano predisposte da Agea in forma precompilata, dando la massima semplificazione possibile alle aziende nell’accesso agli aiuti. Sugli ammassi privati andiamo a intervenire su due prodotti dove l’Unione europea non aveva attivato il sostegno. Ora è necessario che tutte le filiere interessate facciano un passo in più e già dalla prossima settimana convocheremo tavoli specifici, a partire da quello suinicolo per sancire dei patti di filiera nazionali”.
“Dobbiamo – ha concluso Bellanova – utilizzare queste risorse per progettare il rilancio, oltre a dare respiro in questa fase”.

sabato 9 settembre 2017

Vivere con gli animali, un altro allevamento è possibile

Nel saggio Vivere con gli animali, Jocelyne Porcher analizza la deriva dell’allevamento, sempre più industrializzato e inumano, chiedendosi quale sia il suo futuro.
 Fonte:
Da oltre diecimila anni l’uomo, ovvero fin da quando ha iniziato il processo di domesticazione di alcune specie animali, ha instaurato con loro un rapporto intenso, fatto, se non di amore, di grande rispetto, conoscenza e riconoscenza. Oggi questo rapporto ancestrale sembra essersi incrinato, forse definitivamente, a causa dell’industrializzazione dell’allevamento che ha ridotto gli animali (ma non solo) alla stregua di macchine. Cosa si potrebbe salvare oggi dell’allevamento? È ancora possibile vivere con gli animali? Da queste domande parte la ricerca di Jocelyne Porcher, sociologa francese all’Institut national de la recherche agronomique (Inra) e autrice del saggio Vivere con gli animali. Un’utopia per il XXI secolo.

Dove c’è industria, non c’è allevamento possibile

Cosa intende l’autrice per allevamento? Sgomberando subito il campo dagli equivoci specifica che “non esiste un allevamento industriale, là dove c’è industria non c’è

mercoledì 9 agosto 2017

Caldo killer fa strage di animali. Negli allevamenti è una vera carneficina

Il caldo killer uccide pecore, mucche, maiali e galline: centinaia di decessi nella settimana dell'estate sahariana, in particolare, negli allevamenti di Rieti e Viterbo. Le temperature bollenti hanno causato una vera e propria emergenza. Galline e polli stramazzati a terra, uccisi dalla ondata di caldo che ha arroventato le stalle, i rifugi ed i pollai. 

 Fonte:

Le perdite sono ingenti e solo gli interventi di emergenza degli allevatori hanno evitato che la violenta escursione termica, con la colonnina di mercurio costantemente sopra i 40 gradi, finisse per causare nelle due province uno sterminio di proporzioni bibliche. Per salvare la vita agli animali ci si è ingegnati per assicurare refrigerio con gli impianti irrigui e con tutte le risorse di acqua disponibili. Le vacche ricoverate nelle stalle sono state bagnate più volte al giorno, le aziende suinicole hanno installato sistemi di ventilazione supplementari, mentre negli allevamenti avicoli i tubi delle reti di irrigazione sono stati

martedì 1 agosto 2017

Eurocarne, il nuovo format punta sulla sostenibilità

In concomitanza con Fieragricola 2018, il salone internazionale dedicato alla filiera delle carni si terrà dal 31 gennaio al 3 febbraio
 Fonte:
La 27esima edizione di Eurocarne, il salone internazionale dedicato alla filiera delle carni, per la prima volta si svolgerà in concomitanza con Fieragricola.
L’appuntamento sarà dunque a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018, con l’obiettivo di rafforzare la sinergia fra sistema allevatoriale e filiera delle carni, per arrivare al consumatore finale e rilanciare i consumi di un comparto che vale oltre 30 miliardi di euro, il 15% circa del fatturato dell’industria agroalimentare.
Nuovo format Eurocarne cambia format e si rinnova, per intercettare le nuove esigenze del mercato e offrire ai propri clienti un appuntamento di alto profilo, in grado di riunire tutti i protagonisti della filiera della carne: produttore, macellatore, trasformatore, distributore, consumatore. E senza dimenticare il circuito della filiera corta, una delle novità dell’edizione 2018.

"L’alleanza con Fieragricola, evento storico di Veronafiere,

giovedì 22 giugno 2017

Svizzera, ormoni sessuali nei suini. Ma la pubblicità non lo dice

 Fonte:
Carni senza l’aggiunta di ormoni’, l’industria svizzera della carne ne fa un vanto e l’associazione di settore, Proviande, lo sbandiera a gran voce nella pubblicità sul proprio sito… ma non è proprio così.
Nonostante la legge ne vieti l’uso, infatti, gli allevatori svizzeri di suini e bovini ricorrono ugualmente agli ormoni, come si evince dalla banca dati dell’Agenzia per gli agenti terapeutici, Swissmedic, secondo cui più di 15 diversi preparati ormonali sono approvati solo per i suini.
AMMESSI ORMONI SESSUALI
Ma com’è possibile? La questione è sottile: si tratta infatti di preparati che agiscono sul ciclo sessuale degli animali e che sfuggono al divieto legislativo non essendo ormoni della crescita. Questi ultimi sono quelli somministrati agli animali per accelerarne la crescita ed evitare le malattie, e sono vietati in tutta Europa e nell’intero settore zootecnico (filiere bovina, avicola e suina) dal lontano 1981.
La differenza – secondo l’Ufficio federale di veterinaria – sta in particolare nel periodo di applicazione: mentre gli stimolatori vietati dalla legge si utilizzano nel corso di un lungo periodo, agli ormoni sessuali si ricorre solo in modo selettivo e, dopo breve tempo, non sono più rilevabili nel corpo degli animali. In pratica questi vengono inseminati e hanno i cuccioli dopo un periodo di gestazione di 115 giorni.
TRATTATI IL 10% DEGLI ANIMALI
Il problema è che non si conosce l’esatta quantità di ormoni utilizzati dagli allevatori: non lo sa né la Società svizzera degli animali, né l’Ufficio federale medico. L’Associazione svizzera dei produttori di suini stima comunque che gli allevatori utilizzino gli ormoni sessuali in 10 scrofe su 100.
Forti le critiche, soprattutto da parte dell’Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica, secondo cui tutto è sacrificato sull’altare di un’industria vorace, dedita agli allevamenti intensivi, senza rispetto dei cicli naturali. Al contrario, le linee guida Bio Suisse indicano la necessità di vietare l’uso degli ormoni per controllare la riproduzione, autorizzandoli solo per le cure e terapie necessarie.
E di fronte alle contestazioni, infine, Proviande ha dovuto ammettere che la pubblicità sul sito era malformulata, promettendo di modificarne il testo.

mercoledì 17 maggio 2017

Il latte versa soldi ai suini

Il “fondo latte” apre i sostegni al settore suinicolo. Lo prevede un recente decreto del ministero per le Politiche agricole. Tempi stretti per le domande. A disposizione 41 milioni di euro.
Fonte: 
Dal fondo latte, previsto inizialmente per dare sostegno ai produttori di questo settore, arrivano ora aiuti per i suinicoltori.
La decisione giunge con il decreto 5185 del ministero per le Politiche agricole, che ha introdotto le imprese suinicole fra i soggetti che possono beneficiare di questi sostegni.

I finanziamenti sono destinati alla copertura degli interessi pagati sui mutui bancari degli anni 2015 e 2016 e riguardano sia il settore bovino sia quello suino.
Solo nel caso degli allevamenti da latte i sostegni possono rivolgersi anche al finanziamento di investimenti.

I soldi

Entrando più nel dettaglio, il decreto indica in 6 milioni di euro le risorse per l'anno 2016 destinate alla copertura degli interessi passivi dei finanziamenti erogati dalle banche per la ristrutturazione dei debiti nel caso delle stalle da latte. A queste ultime sono destinati altri 5 milioni di euro per il 2016 e 7 milioni di euro per il 2017 per il finanziamento di investimenti.
Riguarda entrambi i settori, quello bovino e quello suino, la disponibilità di 25 milioni nel 2017, destinati a coprire i costi

sabato 29 aprile 2017

Treviso: esame del Dna sui maiali per il falso “San Daniele”

Coinvolti allevatori della Marca, sequestrati i suini da riproduzione fuori legge La procura ha disposto indagini per escludere che siano stati usati verri danesi
 
Si sta allargando a macchia d’olio l’indagine dei carabinieri del Nas sugli allevamenti e stabilimenti di produzione del prosciutto San Daniele Dop e Parma. Mentre sale il numero degli indagati nella Marca, l’attività degli allevamenti, finiti nel mirino del Nas di Udine, è praticamente bloccata. I verri (maiali maschi da riproduzione), oggetto dell’indagine, sono stati posti sotto sequestro ed è stato disposto l’esame del Dna su un campione di “suinetti” di ciascun allevamento finito nelle maglie dei controlli per capire se sono stati riprodotti dai verri ammessi al Dop e, dunque, se è stata rispettata la filiera

domenica 23 aprile 2017

Accordo Cnr -allevatori per la valorizzazione del suino nero

 Fonte: 
Verrà presentato lunedì l’accordo tra il Dipartimento di Scienze Bioagroalimentari del CNR e l’OPAN, organizzazione prodotto allevatori dei Nebrodi, per individuare, definire e sviluppare progetti scientifici innovativi nei settori della conservazione del “Suino Nero dei Nebrodi” e della valorizzazione del “Prosciutto dei Nebrodi”. L’accordo, che verrà presentato alle 18,30 presso la Sala conferenze dell’Incubatore di aziende di Galati Mamertino, servirà ad avviare l’iter per il riconoscimento dei marchi di qualità necessari per la promozione e la commercializzazione dei prodotti all’estero.

sabato 15 aprile 2017

Suini con il segno più

Le analisi del Crefis confermano a marzo la crescita, seppur modesta, della redditività di allevamento e macellazione. In lieve calo la performance della stagionatura dei prosciutti
Fonte:
 Migliora a marzo la redditività dell'allevamento suinicolo italiano. Lo conferma il Crefis, il centro di ricerche economiche dell'Università Cattolica di Piacenza diretto da Gabriele Canali.
L'indice elaborato dal Crefis mostra infatti un lieve  aumento del 0,4% rispetto a febbraio, ma un deciso +14,8% su base tendenziale (ovvero rispetto a marzo dell'anno scorso).
A influire positivamente è stato un mercato tonico dei suini pesanti da macello che a Modena hanno quotato mediamente a marzo 1,578 euro/kg, in aumento dell'1% nei confronti di febbraio, e soprattutto in crescita del 27,3% sul 2016.

Prosegue nel frattempo il buon momento dei suini da allevamento che a marzo hanno raggiunto 3,556 euro/kg

giovedì 13 aprile 2017

Agea: 16 milioni per gli allevatori sardi

Sardegna
Fonte:
L’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha firmato il decreto per il pagamento di oltre 16 milioni di euro sul Benessere animale 2016. Le liquidazioni coprono l’85 per cento dell’anticipazione sulla Misura 14 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. La misura, che vede la Regione Sardegna tra i pionieri nell’ideazione dello strumento, interessa il comparto ovino, bovino da latte e da carne e, per la prima volta in assoluto in tutta Europa, il settore suinicolo.
Per l’assessore all’Agricoltura, Pier Luigi Caria, si tratta di “una notizia importante che arriva a dar sollievo a migliaia di aziende, in un momento particolarmente difficile per gli allevatori. Dopo l’incontro di un mese fa con il ministro Maurizio Martina a Roma, le interlocuzioni con Agea e il Mipaaf sono costanti, così da far liquidare il prima possibile i pagamenti agricoli dovuti ai nostri imprenditori”.
Dal primo gennaio 2017 ad oggi sono stati mandati in pagamento, per agricoltori e pastori sardi, 60 milioni 265mila

domenica 28 dicembre 2014

Dai Nebrodi fino in Russia e Brasile: il suino nero conquista il mondo

Foto tratta dal sito: "fattoriaborrello"
Fonte notizia:
PALERMO. Il suino nero dei Nebrodi in giro per il mondo. Parola della Coldiretti. «Consumo in crescita e richieste sempre maggiori. Non solo in Sicilia. Brasile, Russia e Inghilterra i mercati più appetibili, ma richieste anche nel resto dell'Europa». A dirlo è Antonio Manasseri, delegato Giovani Impresa della Coldiretti di Messina, collaboratore della Cooperativa Agrozootecnica Roccaforte di San Fratello (Messina) che «come scelta aziendale alleva esclusivamente il suino nero dei Nebrodi per autoctonia, per qualità eccelsa delle carni, per maggior rusticità dell'allevamento in plein-air». D'altronde, il suino nero sfrutta appieno il potenziale alimentare del sottobosco, delle radure e fasce perimetrali vivendo nella stragrande maggioranza allo stato completamente libero, soprattutto in mezzo ai boschi delle zone montuose con punte altimetriche dai

domenica 21 dicembre 2014

Zootecnia suina quale futuro?

Foto tratta da: "ilprimatonazionale"
Fonte notizia:
Renato Silvestro, presidente Cia della zona di Fossano-Savigliano (Cn), da oltre vent’anni allevatore suinicolo, mestiere “ereditato” dal padre Giorgio, è stato eletto Presidente del G.I.E. (Gruppo Interesse Economico) zootecnia.
I Gruppi di Interesse Economico sono stati istituiti dalla Cia per favorire la partecipazione attiva degli agricoltori alla vita ed alle scelte della confederazione in otto comparti portanti del settore agricolo: vino, olio d’oliva, ortofrutta, zootecnia, cereali, florovivaismo, colture industriali e caccia. I Gie a loro volta sono suddivisi in Comitati di prodotto, onde evitare di essere troppo generalisti.
Gli agricoltori potranno interagire con i G.I.E non solo partecipando alle riunione, ma anche attraverso un portale web dedicato, dove potranno portare all’attenzione dei loro colleghi e degli Organismi della Cia problematiche di

domenica 14 dicembre 2014

Zootecnia: Confagricoltura, prezzi suini inferiori a costi

Fonte notizia:
(AGI) - Roma, 12 dic. - "Riteniamo assolutamente offensiva la proposta della parte industriale di pagare 1,32 euro al chilo per i suini da macello. I costi di produzione sono superiori a 1,60 euro e la delegazione degli allevatori e' stata quindi costretta ad uscire dalla contrattazione". Lo ha detto la presidente della Federazione suinicola nazionale Giovanna Parmigiani a proposito dell'offerta dei macellatori avanzata ieri in Commissione Unica Nazionale dei suini da macello (CUN).
In Italia, per il solo circuito Dop, sono allevati quasi 12.000.000 di capi in circa 4.000 aziende."Questa assurda offerta, fatta peraltro in

mercoledì 10 dicembre 2014

Tra nutrizione e fertilità c'è un rapporto diretto

 Fonte notizia:
Prendendo spunto dall’intervento della professoressa Sandra Edwards, della School of agriculture, food and rural development della Newcastle University, all’Innovation Conference organizzato da Bpex, ripercorriamo aspetti più o meno noti che si sono dimostrati fondamentali nell’alimentazione della scrofa con riferimento particolare al rapporto tra nutrizione e fertilità, nutrizione e sopravvivenza dei suinetti.
Gli effetti sulla sopravvivenza embrionale
Sebbene ormai da anni si vada dicendo dell’importanza del flushing alimentare nel periodo che va dallo svezzamento al calore, visitando gli allevamenti ancora si vede come tale pratica non sia recepita come cruciale in quanto spesso rischia di

venerdì 28 novembre 2014

Allevamenti nell’Est a costo zero E i maiali ottengono l’Igp europea

La metà della carne suina utilizzata in Italia è di importazione estera ma spesso la tracciabilità è falsificata

 Fonte notizia:

Camion dopo camion, con carichi di cosce, carni congelate, animali vivi, attraversano le frontiere di mezza Europa prima di raggiungere la loro destinazione. Si tratta di centinaia di migliaia di maiali nati e cresciuti in Romania, in Ungheria, in Polonia e in altri paesi dell’Est, oppure in paesi che non fanno neanche parte dell’Unione Europea, come la Turchia. Maiali allevati con standard piuttosto diversi da quelli italiani o europei, ma che finiscono anche nelle filiere dei nostri salumi tipici contrassegnati dal marchio europeo Igp, acronimo di Indicazione Geografica Protetta. Un passo prima

domenica 16 novembre 2014

37 ispezioni al giorno di prodotti Dop-Igp per l'Ineq di San Daniele

ccesso del made in Italy grazie anche a chi ne certifica la qualità

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Il successo del made in Italy agroalimentare dipende anche da chi ne accerta la qualità. È quanto affermato su 'Milano Finanza' da Federico Grazioli, presidente di Accredita, l'ente italiano che verifica e certifica l'operato di Ineq, l'Istituto Nord Est Qualità di San Daniele, accreditandolo ai sensi delle norme internazionali secondo le prescrizioni della disciplina europea. Secondo Grazioli, nel mondo dei prodotti a Dop-Igp, che fatturano all'origine quasi 9 miliardi di euro, gli organismi di certificazione "puntellano l'azione governativa tesa ad assicurare la qualità degli alimenti".
Rispetto a questa missione generale di supporto al made in Italy, nel 2013 Ineq ha operato autonomamente – al netto della sorveglianza sulle attività di porzionamento e di confezionamento – ben 13.732 sessioni di controllo nel

sabato 15 novembre 2014

Macello, sì degli allevatori a Prosus

Affollata riunione a Bagnolo San Vito. Primo passo verso l’ingresso nel Virgilio della cooperativa cremonese di suinicoltori 
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Con il sì degli allevatori all’adesione alla cooperativa cremonese Prosus, si compie il primo passo verso la ripartenza del macello Virgilio di Bagnolo San Vito. E’ durato due ore e ha visto un’affluenza cospicua di allevatori di diverse province l’incontro svoltosi ieri pomeriggio proprio nella sede del macello, in via Renolfa a Bagnolo, per valutare la prospettiva di affitto di ramo d'azienda da parte della Prosus, uno dei colossi della macellazione e dell'intera filiera, nonchè individuare le strategie che seguiranno all'avvio dell'attività. Da quanto trapelato la risposta è stata entusiasta. L'obiettivo è quello di costituire una mutualità di soci per far funzionare al meglio il macello. Il subentro della

Confagricoltura e Cia ER: Inaccettabile per gli allevatori il Decreto ministeriale recante modalità per la regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop o Igp

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“Inaccettabile per gli allevatori il Decreto ministeriale recante modalità per la regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop o Igp, appena siglato. Le scelte devono essere prima condivise e decise con la parte agricola” – è questo il duro commento di Confagricoltura e Cia dell’Emilia Romagna in merito al decreto ministeriale recante modalità per la regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop o Igp firmato dal ministro Martina l’11 novembre scorso – ma reso pubblico ieri – e predisposto senza previa consultazione e condivisione con il mondo agricolo.
“E’ ridicolo – rimarcano le due organizzazioni agricole regionali – voler operare nell’ambito della

venerdì 14 novembre 2014

Azienda Monreale, una eccellenza nell’allevamento suino che attira il mondo orientale


Una realtà da oltre 16.000 capi con regole ferree per lavoratori e visitatori
Fonte notizia:

Una delegazione di 3 veterinari di Taiwan guidata da due funzionari del Ministero della Salute ed accompagnati da un rappresentante di Assica il 5 novembre ha visitato l'azienda.
Una delegazione di 3 veterinari di Taiwan guidata da due funzionari del Ministero della Salute ed accompagnati da un rappresentante di Assica ha visitato il 5 novembre u.s. l’azienda suinicola Monreale.
La delegazione era composta anche da una rappresentante della Regione sarda, dal direttore del servizio veterinario e due veterinari della ASL n. 6.
Obiettivo della visita, che ha interessato anche porti, aeroporti, macelli e stabilimenti di trasformazione sardi, era quello di valutare le procedure di sicurezza delle aziende, dal momento che Taiwan intende liberalizzare l’importazione di carne suina dall’Italia. I tre veterinari del Taiwan presenti fanno parte del

mercoledì 5 novembre 2014

Allevamento abusivo di maiali: 13 suini in 20 mq in condizioni di carenza igienica

 Fonte notizia:
PALERMO - Ieri alle prime ore del mattino i Carabinieri della Stazione di Brancaccio, coadiuvati dal N.A.S. di Palermo e dai medici veterinari dell’A.S.P, sono intervenuti in via Messina Marine presso un allevamento abusivo di maiali segnalato nei giorni scorsi da alcuni cittadini.
In particolare, in un’area del demanio marittimo, a pochi metri dal centro abitato, è stata scoperta una costruzione abusiva, realizzata con materiali di fortuna, dove, in circa 20 mq., venivano fatti crescere, in condizioni di