venerdì 25 marzo 2022

Bastia, conto alla rovescia per Agriumbria

Oltre 430 stand nei padiglioni di Umbria Fiere con nuove tecnologie "Pronti a rilanciare le filiere"
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  Conto alla rovescia per l’edizione numero 53 di Agriumbria, fiera nazionale dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione, di scena nei padiglioni di Umbriafiere dall’ 1 al 3 aprile: proporrà un parco espositori con oltre 430 stand in rappresentanza di oltre 2.400 marchi, con un livello degli espositori che cresce e con la partecipazione di nuovi produttori di macchine e attrezzature agricole. 
 
Una fiera in salute, ormai punto di riferimento nazionale che nei suoi tre giorni vedrà 600 capi bovini presenti, 4 saloni specializzati e una mostra mercato degli animali da cortile e selvaggina che incrementa le presenze con un numero di espositori superiore alle ultime edizioni. "Agriumbria con questa edizione, quella del ritorno al periodo tradizionale di fiera - spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa - vuole ancora una volta essere un punto di riferimento delle mostre agricole nazionali. 
 
Un’occasione importante per parlare di cultura dell’alimentazione, di sostenibilità dei processi, di riduzione degli impatti ambientali delle aziende e di innovazione. Dobbiamo continuare a ragionare e a programmare futuro nonostante il periodo incerto, con scenari globali e difficoltà

venerdì 18 marzo 2022

Protesta Allevatori-Agricoltori per il caro carburante a Modica - Polo Commerciale


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E’ iniziata la protesta per il caro carburante. In tutta la Sicilia stanno nascendo presidi del “mondo agricolo”.

A Modica il presidio capofila, si protesta per il costo troppo elevato del carburante, e dunque delle materie prime, luce, gas, ecc. Decine di mezzi agrigoli, trattori, parcheggiati al Polo Commerciale.

I promotori del presidio di Modica dichiarano:

“Perché bisogna manifestare? Perché oltre al danno creiamo anche la beffa? Perché non siamo una società di automi, ci sono intere categorie lavorative (piccole e medie imprese) che sono al collasso ormai da anni per via degli accordi internazionali sull’import ed export del paese. Questi accordi hanno portato ricchezza a poche persone, risparmio a discapito della qualità ai consumatori e hanno bloccato il processo produttivo autonomo del paese. Oggi come mai abbiamo visto quanto sia importante essere autonomi e sfruttare le nostre risorse territoriali e umane. Queste persone non chiedono molto, chiedono di avere delle risposte per capire come fare ad andare avanti con il loro lavoro, dato che il prezzo delle materie prime è fuori controllo e con trend molto variabili, questo viene giustificato per via della guerra e anche degli anni di pandemia, ma quello che dico io è perché in tutto ciò ci devono rimettere i lavoratori? I produttori? Le persone che producono beni di alta qualità e soprattutto di prima necessità, i trasportatori che fanno arrivare le merci nei centri di distribuzione. Siamo obbligati a fermarci. Non è possibile lavorare per produrre debiti …”

Pare confermata anche la protesta degli autotrasportatori, se nulla cambierà nei prossimi giorni, dal 4 Aprile 2022.