In Sicilia sempre più giovani scelgono l'allevamento di pecore o vacche come attività agricola principale. È
il caso di Marco Rizzo, 27enne di Nicosia (provincia di Enna) che dopo
il diploma di agrotecnico ha deciso di dedicarsi alla pastorizia e ora
ha 500 pecore dalle quali produce latte e formaggi che vende anche nei
Mercati Campagna Amica.
“Amo pascolare gli animali, la vita all'aria aperta, il contatto
diretto con la natura e migliorare le attività casearie è un obiettivo
che perseguo ogni giorno insieme a quello della salubrità - commenta-. C'è
molta attenzione verso questo comparto e spero che altri intraprendano
questa strada, ma come in ogni cosa ci vuole sacrificio”.
Proprio grazie al lavoro dei pastori le aree interne non si spopolano
ma il crollo del prezzo di vendita degli animali mette a rischio il
lavoro di chi ha scelto un mestiere in linea con la tradizione agricola
siciliana. Il mondo degli allevamenti entusiasma anche le donne,
come Filippa Campo, a Leonforte, sempre in provincia di Enna, che
alleva 300 pecore con la madre e il fratello. Un'attività che Filippa
svolge dalla mattina alla sera. “Questo lavoro è la vita - dice - ed è bellissimo. Purtroppo stiamo registrando un calo diffuso della domanda di agnelli e così aumentano le incertezze”.
Non solo il comparto ovino. Anche quello bovino in Sicilia per i giovani è fonte di lavoro:
è il caso di Emanuele Nobile, 31 anni, che a Ragusa produce carne dalla
Limousine, una razza bovina di grande pregio che è diventata il segno
distintivo di una produzione di qualità. Ha cento capi tutti iscritti
all'albero genealogico.
Un lavoro, quello dell'allevatore, che il giovane
delegato di Coldiretti Giovani Impresa segue da anni, prima con il padre
e ora da solo e che lo porta spesso a confrontarsi con realtà di altre
regioni.
“La nostra tradizione allevatoriale – dice Emanuele - è
di altissima qualità perché nelle nostre zone la zootecnia rappresenta
insieme all'ortofrutta una delle attività agricole più importanti. Un
impegno difficile e faticoso ma anche pieno di soddisfazioni. Sveglia
all'alba, controllo totale del circuito alimentare, analisi aziendale ma
soprattutto passione perché sappiamo che un prodotto buono è un ottimo
biglietto da visita per tutta la Sicilia e non solo per l'allevatore”.
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Sempre piu’ giovani scelgono l’allevamento di
pecore o vacche come attivita’ agricola principale in Sicilia. E’ il
caso di Marco Rizzo, 27 anni di Nicosia (En) che dopo il diploma di
agrotecnico ha deciso di dedicarsi alla pastorizia e ora ha 500 pecore
dalle quali produce latte e formaggi che vende anche direttamente nei
Mercati Campagna Amica. “Amo pascolare gli animali, la vita all’aria
aperta, il contatto diretto con la natura e migliorare le attivita’
casearie e’ un obiettivo che perseguo ogni giorno insieme a quello della
salubrita’ – commenta -. C’e’ molta attenzione verso questo comparto e
spero che altri intraprendano questa strada, ma come in ognicosa ci
vuole sacrificio”. Proprio grazie al lavoro dei pastori le aree interne
non si spopolano ma il crollo del prezzo di vendita degli animali mette a
rischio il lavoro di chi ha scelto un mestiere in linea con la
tradizione agricola siciliana. Il mondo degli allevamenti entusiasma
anche le donne. Filippa Campo, a Leonforte, sempre in provincia di Enna,
alleva 300 pecore con la madre e il fratello. Un’attivita’ che Filippa
svolge dalla mattina alla sera non saltando nemmeno un passaggio di
tutta la filiera. “Questo lavoro e’ la vita – dice – ed e’ bellissimo.
Purtroppo stiamo registrano un calo diffuso della domanda di agnelli e
cosi’ aumentano le incertezze”. Non solo il comparto ovino. Anche quello
bovino in Sicilia per i giovani e’ fonte di lavoro. E’ il caso di
Emanuele Nobile, 31 anni, che a Ragusa produce carne dalla Limousine,
una razza bovina di grande pregio che e’ diventata il segno distintivo
di una produzione di qualita’. Ha cento capi tutti iscritti all’albero
genealogico. Un lavoro, quello dell’allevatore, che il giovane
agricoltore delegato di Coldiretti Giovani Impresa segue da anni, prima
con il padre ed ora da solo e che lo porta spesso a confrontarsi con
realta’ di altre regionali dalle quali – afferma – usciamo se non
vincitori, alla pari. “La nostra tradizione allevatoriale – aggiunge –
e’ di altissima qualita’ perche’ nelle nostre zone la zootecnia
rappresenta insieme all’ortofrutta una delle attivita’ agricole piu’
importanti. Un impegno difficile e faticoso ma anche pieno di
soddisfazioni. Sveglia all’alba, controllo totale del circuito
alimentare, analisi aziendale ma soprattutto passione perche’ sappiamo
che un prodotto buono e’ un ottimo biglietto da visita per tutta la
Sicilia e non solo per l’allevatore”.
In Sicilia sempre più giovani scelgono l'allevamento di pecore o vacche come attività agricola principale. È
il caso di Marco Rizzo, 27enne di Nicosia (provincia di Enna) che dopo
il diploma di agrotecnico ha deciso di dedicarsi alla pastorizia e ora
ha 500 pecore dalle quali produce latte e formaggi che vende anche nei
Mercati Campagna Amica.
“Amo pascolare gli animali, la vita all'aria aperta, il contatto
diretto con la natura e migliorare le attività casearie è un obiettivo
che perseguo ogni giorno insieme a quello della salubrità - commenta-. C'è
molta attenzione verso questo comparto e spero che altri intraprendano
questa strada, ma come in ogni cosa ci vuole sacrificio”.
Proprio grazie al lavoro dei pastori le aree interne non si spopolano
ma il crollo del prezzo di vendita degli animali mette a rischio il
lavoro di chi ha scelto un mestiere in linea con la tradizione agricola
siciliana. Il mondo degli allevamenti entusiasma anche le donne,
come Filippa Campo, a Leonforte, sempre in provincia di Enna, che
alleva 300 pecore con la madre e il fratello. Un'attività che Filippa
svolge dalla mattina alla sera. “Questo lavoro è la vita - dice - ed è bellissimo. Purtroppo stiamo registrando un calo diffuso della domanda di agnelli e così aumentano le incertezze”.
Non solo il comparto ovino. Anche quello bovino in Sicilia per i giovani è fonte di lavoro:
è il caso di Emanuele Nobile, 31 anni, che a Ragusa produce carne dalla
Limousine, una razza bovina di grande pregio che è diventata il segno
distintivo di una produzione di qualità. Ha cento capi tutti iscritti
all'albero genealogico.
Un lavoro, quello dell'allevatore, che il giovane
delegato di Coldiretti Giovani Impresa segue da anni, prima con il padre
e ora da solo e che lo porta spesso a confrontarsi con realtà di altre
regioni.
“La nostra tradizione allevatoriale – dice Emanuele - è
di altissima qualità perché nelle nostre zone la zootecnia rappresenta
insieme all'ortofrutta una delle attività agricole più importanti. Un
impegno difficile e faticoso ma anche pieno di soddisfazioni. Sveglia
all'alba, controllo totale del circuito alimentare, analisi aziendale ma
soprattutto passione perché sappiamo che un prodotto buono è un ottimo
biglietto da visita per tutta la Sicilia e non solo per l'allevatore”.
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