giovedì 30 luglio 2020

La trebbia: un ricordo vecchio di 50 anni

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domenica 26 luglio 2020

Ragusa. Il Diprosilac ha avuto il riconoscimento regionale

Con decreto n. 1292 del 7 luglio 2020 dell’assessore regionale delle attività produttive On. Mimmo Turano, il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario ha ottenuto il nuovo riconoscimento di legge. 
Un passaggio di fondamentale importanza per il Diprosilac che oltre ad organizzare e sostenere la filiera si prefigge di essere sempre di più punto di riferimento per il settore zootecnico siciliano e degli allevatori per la promozione del latte sicilia e per gli altri diversi soggetti interessati alla produzione, alla valorizzazione ed alla commercializzazione delle loro produzioni Lattiero Caseario. 
L’annuncio è stato dato a Palermo nel corso di un incontro presieduto dallo stesso assessore Turano, con a fianco il dirigente generale del dipartimento attività produttive Carmelo Frittitta ed il responsabile del servizio dedicato ai distretti, Aldo Brancato, alla presenza di tutti i Distretti riconosciuti ed operanti in Sicilia. Per il Diprosilac oltre al presidente è legale rappresentante, Enzo Cavallo, hanno partecipato Sebastiano Tosto e Saro Petriglieri.
Video esplicativo dell'importante ruolo del DiProSiLaC nel settore Lattiero-Caseario della Sicilia.

La costituzione del patto per il nuovo riconoscimento del distretto ha visto l’adesione di 90 soggetti imprenditoriali, in rappresentanza di 576 aziende:
4 Liberi Consorzi Comunali (Ragusa, Siracusa, Enna e Agrigento), 
19 comuni (tra i quali Ragusa, Modica, Ispica, Cammarata, San Giovanni Gemini, Lercara Friddi), 
2 Camere di Commercio di 4 province (Sud-est e di Agrigento), 
le Università di Catania e di Palermo, 
4 Organizzazioni di categoria, 
2 Centri di Ricerca, 
3 centri formazione e di istruzione, 
5 consorzi di tutela dei formaggi dop siciliani, 5 strutture di supporto regionale e del credito.

venerdì 10 luglio 2020

FONDO DA 90 MILIONI PER LA ZOOTECNIA DOPO INTESA MINISTERO-REGIONI

Fonte: 
Novanta milioni di euro per le filiere zootecniche in crisi. È stata raggiunta oggi l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto del Ministero delle politiche agricole che interviene su alcuni dei settori maggiormente colpiti dalla chiusura dell’Horeca durante il lockdown.
Le filiere interessate da sovvenzioni dirette sono quelle suinicola, ovicaprina, cunicola, del latte bufalino e del vitello da carne per un totale di 65 milioni di euro di intervento. 25 milioni di euro sono destinati al sostegno degli ammassi privati della carne di vitello (15 milioni di euro) e dei prosciutti Dop (10 milioni di euro). Gli aiuti vengono concessi nel rispetto dei massimali previsti dal “Quadro temporaneo” di aiuti della Commissione europea, che equivale a 100mila euro per singola impresa agricola.
“Sosteniamo gli allevatori – ha detto la ministra Teresa Bellanova – e le filiere zootecniche in una fase molto delicata. I settori sono stati individuati tra quelli più danneggiati e che hanno meno aiuti strutturali, in modo da poter dare un sostegno e una tutela reale al reddito delle imprese”.
“Abbiamo previsto – ha aggiunto – che le domande siano predisposte da Agea in forma precompilata, dando la massima semplificazione possibile alle aziende nell’accesso agli aiuti. Sugli ammassi privati andiamo a intervenire su due prodotti dove l’Unione europea non aveva attivato il sostegno. Ora è necessario che tutte le filiere interessate facciano un passo in più e già dalla prossima settimana convocheremo tavoli specifici, a partire da quello suinicolo per sancire dei patti di filiera nazionali”.
“Dobbiamo – ha concluso Bellanova – utilizzare queste risorse per progettare il rilancio, oltre a dare respiro in questa fase”.