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sabato 27 aprile 2024

"GIORNATE DELL'AGRICOLTURA" a Valledolmo - PROGRAMMA

Sabato 28 Aprile

Ore 10:30
Apertura Fiera

Ore 13:00 Palestra comunale
Degustazione prodotti locali

Ore 17:00 Ingresso Palestra comunale
Inaugurazione della XX edizione delle "Giornate dell'Agricoltura" alla presenza delle Autorità civili, militari religiose.
• Esposizione delle macchine e attrezzature agricole
• Fiera espositiva del bestiame
• Mercato Agroalimentare
• Esposizione Artigianato

Ore 19:00 Casa Rosa
Concerto di Quartetto di Ottoni "Mediterranean Brasa"

Ore 20:30 Palestra comunale
Degustazione prodotti locali

Ore 21:30 Aera Ristoro
Spettacolo di intrattenimento

Ore 24:00 Chiusura Fiera

Domenica 29 Aprile
Ore 10:00 Campo Sportivo
Triangolare di calcio: ASD Valledolmo, ASD Medici Trinacria Palermo e Ludos Palermo (vincitrice del campionato regionale di serie C femminile)

Ore 10:30
Apertura Fiera

Ore 10:45 Area Fieristica
Vetrina e rassegna di razze bovine e ovine: cura di esperti di rana accreditati

Ore 13:00 Palestra comunale
Degustazione prodotti locali

Ore 17:00 Casa Rosa
Convegno organizzato con Slow Food Sicilia e I.Di.Med:
• Valorizzare e promuovere La Dieta Mediterranea, riconosciuta dall'UNESCO "Bene Culturale Immateriale dell'Umanità"
• Ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con l'ambiente

Ore 19:00 Casa Rosa
"Laboratorio del Gusto" a cura di Slow Food Sicilia

Ore 20:00 Palestra comunale
Degustazione prodotti locali

Ore 21:30 Area Ristoro
Spettacolo di intrattenimento

Ore 24:00 Chiusura Fiera

Lunedì 30 Aprile
Ore 9:30 Palazzo di Vetro
Convegno co-organizzato con l’ordine Professionale Agronomi di Palermo
• Agricoltura 4.0 a cura di SmartIsland srl e Dipartimento SAAF Università degli Studi di Palermo

Ore 10:30
Apertura Fiera

Ore 10:45
Visita guidata al pastificio VallOlmo Madonita, allo stabilimento di trasformazione del pomodoro Coop. Rinascita e alla Cantina Castellucci Miano

Ore 11:00 Area Fieristica
Visita guidata per gli alunni e gli studenti dell'Istituto Comprensivo di "Alia Roccapalumba Valledolmo"

Ore13:00 Palestra comunale

Degustazione prodotti locali

Ore 16:00
Visita guidata delle Chiese e dei palazzi storci a cura degli alunni del Liceo Classico di Valledolmo

Ore 16:30 Casa Rosa
• Presentazione libro di Diego Maggio "Ragioni e sentimenti nella Sicilia del vino"
• Convegno sulla DOC "Valledolmo-Sclafani Bagni": prospettive di sviluppo del territorio
• Conferimento delle benemerenze di "Paladino dei vini di Sicilia"

Ore 18:00
Visita guidata delle Chiese e dei palazzi storici a cura degli alunni del Liceo Classico di Valledolmo

Ore 19:00 Casa Rosa
Incontro a tema: L'analisi sensoriale del vino e degustazione dei vini doc della Contea d Valledolmo e Sclafani Bagni

Ore 20:00 Palestra comunale
Degustazione prodotti locali

Ore 21:30 Area Ristoro
Spettacolo di intrattenimento

Ore 24:00 Chiusura Fiera

Martedì 1 Maggio
Ore 10:00
Visita guidata al pastificio VallOlmo Madonita, allo stabilimento di trasformazione dei pomodoro Coop. Rinascita cene Cantina Castellucci Miano

Ore 10:30
Apertura Fiera

Ore 13:00 Palestra comunale
Degustazione prodotti locali

Ore 16:00 Casa Rosa
Visita guidata delle Chiese e dei palazzi storici a cura degli alunni del Liceo Classico di Valledolmo

Ore 16:30 Area Fieristica

Esibizione del Gruppo Storico "C. Cutelli"

Ore 18:00 Casa Rosa
Concorso Miglior Vino del Vignaiolo: valutazione e premiati ore delle migliori produzioni del territorio

Ore 19:00 Area Fieristica
Consegna a tutti gli espositori del gadget ricordo della manifestazione

Ore 20:00 Palestra comunale 

Saluto finale e ringraziamenti del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale

Ore 20:30 Palestra comunale
Degustazione prodotti locali

Ore 21:30 Area Ristoro
Spettacolo di intrattenimento

Ore 24:00 Chiusura Fiera

Per approfondire: articolo su "Palermo Today"

Pagina Facebook: Amministrazione Comunale Valledolmo

mercoledì 29 marzo 2023

Ad Agriumbria 2023 i dati dell’Osservatorio Nazionale sui consumi delle carni

Fonte: 



Dal 31 marzo al 2 aprile si terrà la 54a edizione di Agriumbria (Bastia Umbra, PG), fiera nazionale dedicata all’agricoltura, all’alimentazione e alla zootecnia. La mostra mercato vedrà oltre 420 espositori in rappresentanza di oltre 2.000 aziende e industrie presenti o rappresentate dalla rete commerciale e offrirà una panoramica generale e organica dell’innovazione tecnologica raggiunta nei differenti settori agroalimentari. La manifestazione si conferma come uno dei momenti centrali per l’imprenditoria e l’industria agricola e zootecnica nazionale, un evento capace di attirare addetti ai lavori e pubblico da tutta Italia. Al centro dell’edizione 2023 la filiera agrozootecnica nel suo complesso con i principali temi del settore primario e un’attenzione particolare alla gestione delle risorse idriche e alle aspettative dei consumatori.

Confermate tutte le rassegne zootecniche più importanti: un lavoro di cooperazione con l’Associazione italiana allevatori che, di fatto, conferma la fiera di Bastia il centro del mercato dei bovini da carne in Italia. Quattro le Mostre nazionali, due curate dall’Anabic (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne), dedicate alla Chianina e alla Romagnola, e due da Anacli (Associazione nazionale allevatori delle razze bovine italiane), la Charolaise e la Limousine. Mentre le altre tre razze del circuito, la Marchigiana, la Podolica e la Maremmana saranno presenti nell’ambito della tradizionale esposizione degli animali di Italialleva, “cuore” della manifestazione umbra.
 
Completano il quadro delle razze bovine in vetrina a Bastia la “regina” da latte, la Frisona italiana, la Pezzata rossa italiana, simbolo della “duplice attitudine” e la Piemontese, altra eccellenza del comparto da carne. Tra le novità da segnalare in questa edizione anche il ritorno, dopo qualche anno, della Bufala Mediterranea italiana.

Presente il comparto ovicaprino: confermato, dopo il positivo esordio dello scorso anno, il Concorso Nazionale Arieti di razza ovina Sarda iscritti al Libro genealogico, organizzato dall’Asso.Na.Pa. (Associazione Nazionale della Pastorizia). Sempre ben rappresentata la specie cunicola con l’esposizione curata dall’Anci.

ANTICIPAZIONI CONSUMO CARNI IN ITALIA
E a pochi giorni dall’apertura dei cancelli, la fiera anticipa i dati dell’Osservatorio nazionale sul consumo di carni. Si mangia meno carne, ma di qualità e con attenzione sempre crescente alla salute. È quanto emerge dalle prime analisi del rapporto dell’Osservatorio nazionale sui consumi delle carni che sarà presentato nel corso di Agriumbria 2023, in programma dal 31 marzo al 2 aprile, a Bastia Umbra (PG), nel polo fieristico di Umbriafiere.

Grazie anche alla Dieta Mediterranea, più equilibrata e sostenibile, gli italiani sono il secondo popolo più longevo al mondo e la qualità delle carni trasformate è ben diversa dalle produzioni nord europee e, come afferma Assocarni, gli allevamenti italiani producono carni più magre e di migliore qualità rispetto a quella degli allevamenti di altri Paesi.

Nel 2022 gli italiani hanno mangiato meno carne rispetto agli anni passati: se si confrontano i dati attuali con quelli del “boom economico”, oggi ne consumiamo oltre 5 chili in meno a persona all’anno. Numeri sicuramente da attenzionare, per un settore che, nonostante le difficoltà, riveste ancora un ruolo importante per l’economia italiana, coinvolgendo 230 mila addetti in oltre 135 mila aziende, e che rappresenta più del 4% del fatturato dell’agroalimentare, per un valore di oltre 6 miliardi di euro. Tuttavia non ci sono solo ombre. Se diminuisce infatti il volume dei consumi, aumenta il valore. Vuol dire che a fronte di un minor consumo di carne, cresce la qualità scelta dai consumatori, soprattutto per quanto riguarda la carne bovina con le razze italiane in testa.

Come spiegano da ANABIC (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne): “Valorizzare e promuovere la carne di razze come la Chianina, la Romagnola, la Marchigiana, la Maremmana e la Podolica vuol dire contribuire a dare un importante contributo a quel made in Italy che il mondo intero, a ragione, ci invidia. I circa 160.000 capi di bestiame che ANABIC rappresenta, distribuiti in 5.000 allevamenti sparsi in18 regioni e allevati per almeno il 70% al pascolo, rappresentano un plus sia da un punto di vista qualitativo e nutrizionale della carne sia da un punto di vista ambientale. Nel primo caso, prendendo ad esempio la Chianina, è scientificamente provato che il suo tenore di grasso non supera il 2% ed è ben al di sotto di quello che si registra in produzioni estere che vengono spesso proposte sulle tavole; per non parlare dell’enorme impatto ambientale che genera il trasporto di una produzione proveniente da oltreoceano. Si tratta di aspetti molto importanti che ANABIC intende mettere al centro del dibattito per favorire la trasmissione di informazioni corrette”.

IN FIERA dal 31 marzo al 2 aprile

Oltre alla zootecnia, soluzioni per le aziende agricole, macchine per ogni utilizzo, trattrici e attrezzature, colture, impianti e modelli di business per le imprese agricole contemporanee. Sostenibilità e innovazione. Digital farming. Convegni per addetti ai lavori e momenti di approfondimento sui temi di attualità. Sementi e agrofarmaci. Piante, fiori, giardinaggio. Made in Italy con le filiere e i prodotti certificati. Aziende agricole con il meglio delle eccellenze dall’Umbria e dalle altre regioni italiane. Street food regionale, degustazioni, show cooking e momenti divulgativi.

I Saloni specializzati dedicati alla conservazione di cibi e alimenti, all’olivicoltura, alla viticoltura (Enotec, Oleatec e Bancotec).

Dal 31 marzo al 2 aprile tanti anche gli appuntamenti e gli stand dedicati alle famiglie e agli appassionati di vita all’aria aperta.

venerdì 25 marzo 2022

Bastia, conto alla rovescia per Agriumbria

Oltre 430 stand nei padiglioni di Umbria Fiere con nuove tecnologie "Pronti a rilanciare le filiere"
 Fonte:
  Conto alla rovescia per l’edizione numero 53 di Agriumbria, fiera nazionale dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione, di scena nei padiglioni di Umbriafiere dall’ 1 al 3 aprile: proporrà un parco espositori con oltre 430 stand in rappresentanza di oltre 2.400 marchi, con un livello degli espositori che cresce e con la partecipazione di nuovi produttori di macchine e attrezzature agricole. 
 
Una fiera in salute, ormai punto di riferimento nazionale che nei suoi tre giorni vedrà 600 capi bovini presenti, 4 saloni specializzati e una mostra mercato degli animali da cortile e selvaggina che incrementa le presenze con un numero di espositori superiore alle ultime edizioni. "Agriumbria con questa edizione, quella del ritorno al periodo tradizionale di fiera - spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa - vuole ancora una volta essere un punto di riferimento delle mostre agricole nazionali. 
 
Un’occasione importante per parlare di cultura dell’alimentazione, di sostenibilità dei processi, di riduzione degli impatti ambientali delle aziende e di innovazione. Dobbiamo continuare a ragionare e a programmare futuro nonostante il periodo incerto, con scenari globali e difficoltà

giovedì 30 luglio 2020

La trebbia: un ricordo vecchio di 50 anni

Se si preferisce vedere il filmato a schermo intero e siete sul Pc: cliccare nel quadratino in basso a destra (vicino la scritta Youtube); se siete sul cellulare mettere in rotazione automatica.


martedì 24 settembre 2019

Decreto Clima. Giù le mani dal gasolio agricolo!

Fonte:
Nella bozza del DL Clima c’è paradossalmente anche un attacco senza precedenti all’agricoltura più green d’Europa che rischia di mettere fuori mercato il Made in Italy rispetto ai partner europei e di condannare all’abbandono e al dissesto idrogeologico gran parte del territorio nazionale. E’ quanto denuncia il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, in riferimento al provvedimento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa nel sottolineare che la proposta di riduzione dei sussidi ritenuti ambientalmente dannosi colpirebbe anche i carburanti per la pesca e per l’agricoltura.
Il gasolio – spiega Prandini – è l’unico carburante utilizzabile al momento per i trattori e tassarlo non porterebbe alcun beneficio immediato in termini di utilizzo di energie alternative a favore delle quali dovrebbe invece essere sviluppato un programma di ricerca e di sperimentazione per i mezzi agricoli.

Gasolio agricolo, si rischia un pericoloso effetto domino

L’aumento dei costi del carburante ma anche la revisione della fiscalità sull’attività di allevamento – denuncia Prandini – costringerebbero semplicemente molti pescatori, agricoltori e allevatori a chiudere la propria attività con un devastante impatto ambientale soprattutto nelle aree interne piu’ difficili. Il risultato sarebbe solo la delocalizzazione delle fonti di approvvigionamento alimentare con un enorme costo ambientale legato all’aumento dei trasporti su gomma dall’estero.
L’aumento delle tasse sull’attività di impresa in agricoltura e nella pesca – sostiene Prandini – contraddice inoltre gli obiettivi definiti nel programma di Governo e fa perdere competitività al sistema italiano rispetto ai concorrenti degli altri Paesi europei che non sono colpiti dallo stesso inutile balzello.

domenica 23 giugno 2019

Modica - FAM-MAC 2019: ogni anno un successo in crescendo

Campioni e campionesse Charolaise, Limousine e Modicana di livelli sempre più eccelsi. 


 

 


 
 

 
  

 La Vetrina



Espositori sempre più specialistici e tecnologicamente avanzati 







Lo spettacolo


I Cugini di Campagna

sabato 22 giugno 2019

Zootecnia: aperta la terza sessione specialistica Fam - Mac

Fonte:
Modica - Sotto un caldo sole estivo ha preso il via ieri la terza edizione della sessione specialistica Fam – Mac, la “Fiera Agroalimentare Mediterranea – Mostra Agricola della Contea”. Taglio del nastro al Foro Boario di Modica (SP 45 - via Nazionale Modica Ispica) alla presenza delle autorità e dei principali ospiti dell’appuntamento che accende i riflettori sulle eccellenze della zootecnia, del mondo avicolo, della meccanizzazione agricola e dell’agroalimentare ibleo. Tantissime le presenze per questa vetrina che vuole essere momento di confronto con le realtà extra isolane e un’occasione di promozione anche di settori altri, come quello turistico.
“Siamo orgogliosi di dare avvio a questo appuntamento – commenta il sindaco di Modica Ignazio Abbate – con un programma di eventi ancora più vario e ampio e un numero di aziende ospiti in crescendo. Una vetrina importante che non solo quindi mette in evidenza le eccellenze locali, ma che vuole anche aprirsi all’Italia e all’Europa. In fiera c’è un numero elevato di capi animali che rendono questo appuntamento tra i più importanti del Sud Italia”.
E' iniziata dunque ieri una tre giorni dedicata a convegni, esposizioni, degustazioni e all’intrattenimento per avvicinare non solo il pubblico esperto, ma anche la gente comune a comparti centrali per l’economia locale.
Grande spazio anche alla meccanizzazione agricola come sottolineato da Vito D’Antona, in rappresentanza della Camera di Commercio del Sud Est: “E’ una fiera particolarmente attesa che permette di sviluppare un approfondimento anche rispetto alla manifestazione programmata in settembre a Ragusa. Con Modica si accende un focus dedicato alle razze da carne e al polo avicolo ma anche alle generazioni che cambiano alla guida delle varie imprese”.
 

PROGRAMMA:
Dopo i primi appuntamenti di ieri, venerdì 21 giugno, tra cui il convegno dell’Anacli (ore 18.00); la presentazione della 114^ edizione di Fieragricola 2020 a cura di Verona Fiere (ore

domenica 19 maggio 2019

Terza sessione della FAM-MAC ai nastri di partenza. Si vuole consolidare un evento prestigioso

Si terrà al Foro Boario di Modica dal 21 al 23 giugno. 


Fonte:
La terza sessione specialistica FAM-MAC – Fiera Agroalimentare Mediterranea – Mostra Agricola della Contea, si terrà dal 21 al 23 giugno al Foro Boario di Modica.
L’evento è promosso dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia (Catania – Ragusa -Siracusa) e dal Comune di Modica, con la sinergia del Consorzio Provinciale Allevatori, con il contributo della Regione e la collaborazione dell’Aia, dell’Anacli e del Polo Avicolo di Modica ed è sostenuto da partner privati.
Sulla scorta del successo dello scorso anno, in fatto di quantità di adesioni e di qualità della zootecnia presente, gli organizzatori offriranno anche per quest’anno una prestigiosa vetrina di settore, condizione essenziale perché la FAM – MAC di Modica si consolidi come uno degli appuntamenti più qualificati del Sud d’Italia.
“Siamo molto impegnati, non senza una punta di orgoglio, nell’organizzazione di un evento, dichiara il Sindaco, Ignazio Abbate, che si sta ritagliando uno spazio autorevole nell’ambito delle manifestazioni dedicate alla zootecnia.
Con la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia operiamo con un’unità d’intenti e di visione che ci è molto utile per consolidare un settore dove Modica vanta una tradizione secolare, trasmessa da padre in figlio, con aziende che sono il fiore all’occhiello del territorio e costituiscono, messe insieme, l’architettura di un’economia sana e dalle grandi prospettive. Sono convinto che anche la terza edizione replicherà il successo dello scorso atteso il ricco panorama delle esposizioni e degli eventi che si svolgeranno al Foro Boario dal 21 al 23 giugno”.
Nell’edizione dello scorso anno erano presenti 188 capi di bestiame appartenenti a quarantasette allevatori espositori nel settore zootecnico di cui otto allevatori con diciotto capi provenienti fuori dall’isola. Otto le aziende espositrici, mentre per il settore della meccanizzazione erano nove le aziende presenti.
Come nell’edizione 2018 sarà curata l’esposizione dei bovini iscritti ai libri genealogici delle razze Limousine, Charolaise, Frisona e Pezzata Rossa e quelli iscritti ai registri anagrafici delle razze Modicana e Asino ragusano.
Quest’anno l’evento sarà caratterizzato dalla mostra concorso esclusivamente per le razze da carne Limousine, Charolaise e Modicana e la sola vetrina per le altre due, ovvero la Frisona e la Pezzata

martedì 23 aprile 2019

Fondi Ue, l'imprenditore agricolo scoraggiato: «Non chiedete aiuto alla Regione siciliana, è inutile»

  Fonte:
CATANIA - Un imprenditore agricolo siciliano lancia un appello ai colleghi invitandoli a non presentare richieste di contributi pubblici alla Regione: «è una guerra inutile», scrive Nino Tornatore in una lettera pubblicata oggi dal Corriere della Sera.
«Chi scrive è un folle sognatore perdutamente innamorato del proprio lavoro - si legge -. Sono un piccolo imprenditore 64enne che, rimettendosi in gioco (invece di andare in vacanza ai Caraibi), ha presentato la domanda per il Psr (Programma di sviluppo rurale) Sicilia 2014-2020». Tornatore

sabato 13 aprile 2019

Allevamenti bovini, una soluzione per azzerare l'impatto ambientale

Diego D'Anselmo è il vincitore dell'AgroInnovation Award 2018 con la tesi "Approcci per la riduzione dei gas serra derivanti da allevamenti bovini"

Il vincitore della categoria 'zootecnia', tesi triennali
Fonte: 

I gas serra originati da un allevamento di bovini sono anidride carbonica, metano e protossido di azoto.
I primi due si originano dalla fermentazione enterica e vengono espulsi principalmente tramite eruttazione, mentre l'ultimo gas viene prodotto dalla decomposizione del letame lasciato sulla lettiera e non raccolto.
Il problema del protossido di azoto ha trovato soluzione nella digestione di letame per la produzione di biogas, ma per quanto riguarda le emissioni derivanti dalla fermentazione enterica nessun metodo provato nel corso degli anni è andato a buon fine.

Inoltre si è calcolato che ogni bovino espelle in media 140 litri di metano all'anno, che equivale ad una perdita di energia del 10-14% rispetto all'energia grezza dell'alimento.
Da qui l'obiettivo della tesi: perché non riutilizzare questa energia chiudendo il ciclo e abbattendo le emissioni?

L'idea pensata per mitigare questo problema riguarda sistemi di aspirazione e purificazione della miscela gassosa. Collocati sul soffitto dello stabilimento, i sistemi sfruttano il normale flusso di convezione dell'aria per cui quella calda, cioè la più consumata, sale nella parte alta della struttura avvicinandosi al collettore di aspirazione.
In seguito all'aspirazione la miscela necessita di una fase di

sabato 10 giugno 2017

La stalla tutta automatica è realtà

Riduzione della manodopera e dei farmaci ed aumento della produzione: guarda la videointervista all'allevatore Fabio Curto dell'azienda agricola Ponte Vecchio a Treviso. Fonte:
Nessun dubbio per Fabio Curto, la strada da lui imboccata nel 2014 è quella giusta.
Curto, allevatore veneto che con i genitori e i fratelli conduce l'azienda agricola Ponte Vecchio a Vidor (Tv) è stato il primo in Italia rendere completamente robotizzata la sua stalla. Curto si è dotato di un sistema di alimentazione Lely Vector, di due robot per la mungitura Lely Astronaut e di una allattatrice per vitelli automatica, Lely Calm. La stalla ad oggi si compone di 300 vacche, 130 di queste sono vacche da latte, per la maggior parte di razza Frisona.
La decisione di automatizzare è stata presa da tutta la famiglia in seguito a un evento drammatico: la stalla andò a fuoco e in quel momento si pose il problema di decidere se andare avanti o meno, e in che modo farlo.
"Siamo dunque stati in Olanda per studiare il loro sistema e poi abbiamo imboccato questa strada", ci ha raccontato proprio Fabio Curto. Ogni mucca è ora strettamente

sabato 3 giugno 2017

Robot, la minaccia alla manodopera arriva tra le vacche. Nella stalla che si controlla dalla app: “Si perdono i mestieri, non il lavoro”

Fonte:
di Barbara Righini. La giornata di Fabio Curto, allevatore veneto della provincia di Treviso, inizia con uno sguardo ai dati della sua mandria sullo schermo del pc: calori rilevati, tempi di ruminazione, allarmi per eventuali mastiti in arrivo, qualità del latte munto. Alle 7.30 del mattino è già tutto sotto controllo. Le vacche, 130 quelle da latte, sono già state munte: ci ha pensato il robot.
La robotizzazione che tanto sta facendo discutere per le temute ricadute sulla manodopera, non riguarda solo le fabbriche. In stalla, ormai da qualche anno, hanno fatto la loro comparsa mungitrici, allattatrici, macchine per il razionamento del cibo e per la pulizia dei pavimenti. Così, nell’azienda agricola Ponte Vecchio, a Vidor (Treviso), 300 capi di bestiame in totale, all’uomo resta ben poco da fare. Addio al mestiere del mungitore e a diverse altre figure? “Prima la stalla era gestita da tre unità, ora ne bastano una e mezza”.
Il professor Aldo Calcante, ricercatore in Scienze Agrarie

mercoledì 17 dicembre 2014

Mungitura meccanica, un "astronauta" tra le mucche


Fonte notizia:

Automazione in allevamento: Lely tocca quota ventimila robot Astronaut installati. Le celebrazioni nell'ambito di EuroTier 2014
I festeggiamenti per l'installazione del robot di mungitura Lely Astronaut numero 20mila nell'allevamento di Josef Harle a Ochsenhausen in Germania, sono avvenuti nella giornata inaugurale di EuroTier 2014, ventidue anni dopo l'installazione del primo Lely Astronaut, pioniere globale della mungitura robotizzata.
Si tratta di un traguardo che, fanno sapere dalla casa costruttrice, dimostra

mercoledì 10 dicembre 2014

Robot. Le scelte di tre allevatori nordeuropei

Fonte notizia:
Allevatori giovani e dinamici che puntano sull'automazione in stalla non solo per migliorare la qualità della propria azienda (aumento della redditività, salute e benessere degli animali, qualità del latte), ma anche per migliorare la qualità della propria vita e affrontare vantaggiosamente l'abolizione del regime delle quote latte prevista per il 2015. Questo il comune denominatore del viaggio organizzato dalla ditta Bellucci di Modena, concessionaria in esclusiva per l'Italia della tedesca Gea