Uccisi per farne carne o uccisi perchè non si riesce più a farne
carne. Comunque milioni di animali da allevamento saranno probabilmente
soppressi a causa della chiusura dei più grandi impianti di lavorazione
delle carni negli Usa. Chiusura dovuta all’emergenza coronavirus. A
lanciare l’allarme John Tyson, presidente di Tyson Foods, uno dei
colossi americani nel settore, che con un’inserzione a piena pagina sul
New York Times e sul Washington Post senza giri di parole ha detto che
“la catena di distribuzione del cibo è stata interrotta”.
“Gli allevatori americani – ha spiegato – non sanno dove andare a
vendere il loro bestiame così milioni di animali tra polli, maiali e
bovini saranno uccisi a causa della chiusura dei nostri impianti di
lavorazione”. Ha anche aggiunto che ci sarà meno carne disponibile nei
punti vendita finchè non si riuscirà a riaprire. Tyson Foods impiega
100mila persone e, a causa del Covid-19, è stata costretta a chiudere i
suoi stabilimenti in Indiana e Iowa. (nella foto sopra, recinti deserti
nell’impianto Tyson Foods di Joslin, Illinois – ph. EPA/TANNEN MAURY)