martedì 26 giugno 2018

Proteste a Nicosia e a Castel di Lucio. Dal 2015 non sono stati pagati contributi da 55 milioni per calamità naturali

Gli allevatori nella sala consiliare del municipio di Nicosia
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Ora sono due le aule consiliari di Comuni siciliani ad essere state occupate dagli allevatori. A Nicosia, nell’Ennese, e a Castel di Lucio, nel Messinese, gli agricoltori stanno protestando per i ritardi nell’erogazione dei fondi europei per il sostegno alle aziende colpite da calamità naturali. Anche a Troina gli allevatori sono in stato di agitazione e promettono azioni nelle prossime ore. Ammontano a circa 55 milioni di euro i contributi comunitari non pagati da parte della Regione dal 2015 alla categoria: 35 milioni per le aziende biologiche, circa 20 milioni per le aziende montane.

"La politica non può ignorare il grido di allarme degli allevatori siciliani - dice la deputata del Movimento 5Stelle Elena Pagana che oggi incontrerà a Palermo i manifestanti - i pagamenti sono fermi da anni e non basta trincerarsi dietro percentuali di spesa di poco più alte rispetto alle altre Regioni. E' in atto una crisi senza precedenti che rischia di travolgere l'economia siciliana".

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