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Nella bozza del DL Clima c’è paradossalmente anche un attacco senza precedenti all’agricoltura più green d’Europa
che rischia di mettere fuori mercato il Made in Italy rispetto ai
partner europei e di condannare all’abbandono e al dissesto
idrogeologico gran parte del territorio nazionale. E’ quanto denuncia il
Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, in riferimento al provvedimento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa
nel sottolineare che la proposta di riduzione dei sussidi ritenuti
ambientalmente dannosi colpirebbe anche i carburanti per la pesca e per
l’agricoltura.
Il gasolio – spiega Prandini – è l’unico carburante utilizzabile al momento per i trattori e
tassarlo non porterebbe alcun beneficio immediato in termini di
utilizzo di energie alternative a favore delle quali dovrebbe invece
essere sviluppato un programma di ricerca e di sperimentazione per i
mezzi agricoli.
Gasolio agricolo, si rischia un pericoloso effetto domino
L’aumento dei costi del carburante ma anche la revisione della
fiscalità sull’attività di allevamento – denuncia Prandini –
costringerebbero semplicemente molti pescatori, agricoltori e allevatori
a chiudere la propria attività con un devastante impatto ambientale soprattutto nelle aree interne piu’ difficili.
Il risultato sarebbe solo la delocalizzazione delle fonti di
approvvigionamento alimentare con un enorme costo ambientale legato
all’aumento dei trasporti su gomma dall’estero.
L’aumento delle tasse sull’attività di impresa in agricoltura e nella
pesca – sostiene Prandini – contraddice inoltre gli obiettivi definiti
nel programma di Governo e fa perdere competitività al sistema italiano rispetto ai concorrenti degli altri Paesi europei che non sono colpiti dallo stesso inutile balzello.
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