Vi raccontiamo le razze: la Modicana
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Origine e diffusione
Si individua come zona di origine della Modicana l’ex contea di Modica, da cui il nome, più o meno l’attuale provincia di Ragusa, dalla quale si sarebbe poi diffusa su tutta l’isola. Si tratta della più importante razza autoctona bovina della Sicilia, sia per consistenza che per qualità zootecniche. Il dibattito sulla sua origine è ancora irrisolto: secondo alcuni è giunta dal Mediterraneo mentre secondo altri dal Nord Europa, ma l’ipotesi più accreditata è che siano vere entrambe e che tali bovini di diversa provenienza si siano poi fusi in un’unica razza.
Evoluzione e miglioramento genetico
Inizialmente allevata per la sua triplice attitudine (lavoro, latte e carne), risulta ad oggi interessante per la sua frugalità e la sua rusticità, che le consentono di adattarsi facilmente alle difficili condizioni climatiche delle aree interne montane o collinari. Queste caratteristiche ne hanno favorito la diffusione anche in altre zone della regione, trovando collocazione in provincia di Messina e Palermo, nonché tra Caltanissetta e Agrigento, ma anche in qualche allevamento della provincia di Catania ed Enna. Dall’iniziale razza è derivato un ceppo denominato la “Siciliana”, a sua volta suddiviso in due varianti: la “Mezzanina”, presente in territori collinari e caratterizzata da una struttura più esile, e la “Montanina”, di statura inferiore e diffusa in zone di maggior altitudine, anche se ormai presente solo con pochi esemplari. Esportata successivamente in Sardegna, ha dato origine alla Modicana Sarda.
Obiettivi e schema di selezione
Come sopra accennato, originariamente è stata considerata tra le migliori razze a triplice attitudine. Con l’avvento della meccanizzazione le sue consistenze sono andate riducendosi al punto di essere inserita nell’elenco di razze a rischio di estinzione. Con l’istituzione nel 1985 dei Registri Anagrafici da parte del Mipaaf, si è riusciti a garantirne la conservazione, finché dal 2019, con l’entrata in vigore del d.lgs 52/2018, è stata affidata ad Anarb la tenuta del Libro Genealogico per proseguire l’azione di mantenimento e avviare delle azioni di miglioramento genetico. Al momento, l’iscrizione al Libro permette agli allevatori di ottenere le certificazioni di valorizzazione dei soggetti ed i contributi pubblici per le razze a limitata diffusione.
Nel tempo ha mantenuto le sue caratteristiche di rusticità e frugalità, e viene attualmente allevata per il latte, la cui produzione è di circa 18- 22 kg al giorno in una lattazione di 180-220 giorni (da ottobre ad aprile-maggio indicativamente) con una percentuale media di grasso del 3,78% e di proteina del 3,47%.
Decisamente caratteristico per la sua qualità legata al sistema di allevamento brado con utilizzo del pascolo alla base della razione, il latte di Modicana viene destinato ad alcuni dei più pregiati formaggi siciliani, tra cui il Caciocavallo Ragusano DOP, il palermitano, il canestrato e le provole.
Consistenze
Intorno agli anni ’60 la razza Modicana contava circa 25.000 esemplari, numero che è andato progressivamente diminuendo in un arco temporale di circa 20 anni, arrivando a metà anni ’80 ad essere considerata a rischio estinzione, come sopra ricordato. Attualmente il suo patrimonio zootecnico si aggira attorno ai 5.800 capi distribuiti in circa 300 allevamenti iscritti al Libro Genealogico.
Caratteristiche morfologiche
La razza Modicana si contraddistingue per un marcato dimorfismo sessuale evidente soprattutto nella colorazione del mantello che risulta rosso con sfumature più chiare nelle femmine, e decisamente più scuro fino a nero nei maschi. I soggetti adulti presentano una struttura grande, con taglia elevata ed appaiono decisamente spigolosi. Le femmine raggiungono i 600 kg di peso con un’altezza al garrese di circa 140-145 cm mentre i maschi raggiungono anche i 1.000 kg ed un’altezza di 155-160 cm.
Valutazione morfologica
Lo standard di razza che caratterizza i soggetti Modicani è rappresentato dai seguenti caratteri:
Taglia: media, tendenzialmente ridotta nella varietà Siciliana.
Mantello e pigmentazione: pelle non molto spessa, elastica, facilmente sollevabile in pliche; mantello dal fromentino al rosso, al rosso scuro con accentuazioni fino al nero. I mantelli più scuri sono maggiormente frequenti nella varietà Siciliana.
Testa: Nelle vacche è leggera, con musello largo, corna mediamente lunghe dirette verso l’alto. Nei tori ha forma piramidale, fronte larga, musello largo, corna mediamente lunghe dirette in avanti verso l’alto.
Anteriore: collo lungo nelle vacche, nei tori moderatamente più corto, largo e muscoloso. Giogaia abbondante, con numerose pieghe, generalmente più abbondante nei maschi. Garrese muscoloso nei tori, più sottile e rilevato nelle vacche. Spalle aderenti al tronco. Petto di media ampiezza. Torace di media altezza. Arti robusti ed asciutti, appiombi regolari. Piedi robusti con unghioni di medio sviluppo di colore nero o ardesia.
Linea dorsale: di moderata lunghezza, diritta. Lombi larghi non eccessivamente lunghi.
Groppa: spiovente con evidente sviluppo della spina sacrale. Coda con attacco non molto alto, lunga fin sotto i garretti, più sottile nelle vacche, fiocco abbondante.
Arti posteriori: appiombi regolari; cosce asciutte nelle femmine, più muscolose nei maschi; garretti forti; stinchi corti e robusti; pastoie corte, unghioni ben diretti e compatti, duri di colore nero o ardesia.
Caratteri sessuali: mammella con base ampia, ben sostenuta; quarti di medio sviluppo; capezzoli non eccessivamente grossi e lunghi; vene evidenti e sinuose.
Difetti morfologici:
- macchie estese sulla mammella;
- taglia, mantello e pigmentazione marcatamente diverse da quelle tipiche.
Difetti che comportano l’inibizione alla riproduzione:
- macchie estese sulla mammella;
- mantello e pigmentazione marcatamente diverse da quelle tipiche.
Curiosità
La razza Modicana è considerata presidio Slow Food. A tal proposito evidenziamo che il Presidio, oltre al Caciocavallo Ragusano DOP e al caciocavallo dei Monti Sicani, si è posto come obiettivo di valorizzare anche la carne, migliorandone i sistemi di produzione, di finissaggio in stalla e di lavorazione, e facendola conoscere ai consumatori per le sue peculiarità. In generale, infatti, le carni degli animali allevati al pascolo sono più difficili da commercializzare in quanto possono risultare più dure se non si effettua correttamente la frollatura, e possono avere una colorazione poco apprezzata che invece è solamente la risultante della presenza di talune essenze foraggere nei pascoli.
Si ringrazia l’Associazione Nazionale Allevatori Razza Bruna per aver messo a disposizione le informazioni e le immagini.
Fonte: ANARB – Slow Food