(di Angela Sciortino) Sono 107 i nominativi degli ex dipendenti dell’Aras, l’associazione regionale allevatori della Sicilia, inseriti nell’albo pubblicato ieri sul sito dell’Istituto Sperimentale Zootecnico. Per loro l’Istituto pubblicherà presto un bando per la copertura di ruoli coerenti con le necessità dell’Ente individuato dalla Regione per l’attività dei controlli funzionali degli allevamenti che
svolgerà sulla base di una convenzione con l’Aia (l’Associazione
Italiana Allevatori di cui l’Aras era la costola siciliana) l’unica che,
delegata dal Ministero per le politiche agricole, è autorizzata e
riconosciuta per queste attività.
La decisione presa dal ministro dell’agricoltura Gian Marco Centinaio di trasferire alle Regioni competenze
un tempo centralizzate risale a qualche mese fa e fa il paio con quella
a suo tempo presa in Sicilia quando scoppiò l’emergenza Aras a seguito
del default economico: trovare una soluzione “in house” per i controlli
zootecnici che, pur rimanendo
in capo all’Aia, sono stati affidati alle
associazioni regionali e/o provinciali. Nel caso della Sicilia, dopo il
fallimento dell’Aras, in sostanza non esisteva più il soggetto che
potesse svolgere questi compiti.
«Dall’elenco pubblicato sul sito dell’Istituto Zootecnico
Sperimentale – spiega in una nota il deputato regionale dell’Udc
Vincenzo Figuccia che segue da tempo le sorti degli ex dipendenti Aras –
verranno presto attinte le figure da avviare al lavoro con contratto a
tempo determinato che troverà copertura grazie ad un finanziamento che
mette insieme fondi statali, tramite il Ministero per le politiche
agricole, e regionali».
Gli ex dipendenti dell’Aras, che com’è noto è stata dichiarata
fallita dal Tribunale di Palermo nel febbraio del 2017, torneranno
quindi a lavorare occupandosi dei controlli funzionali sugli allevamenti zootecnici, della gestione dell’anagrafe degli equidi e dell’assistenza tecnica agli allevatori che erano rimasti orfani dei controlli funzionali obbligatori per ottenere i premi comunitari.
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