sabato 29 luglio 2017
Latte, presente e futuro
Fra il 2016 e il 2026 le produzioni di latte a livello mondiale dovrebbero aumentare del 22% rispetto ai volumi del periodo 2014-2016 e anche i prezzi, a medio termine, dovrebbero crescere per effetto di una domanda sostenuta.
mercoledì 12 luglio 2017
I siciliani mangiano pochi formaggi isolani, i dati del progetto Putìe
Fonte:
I siciliani mangiano pochi formaggi prodotti nell’isola.
I più diffusi nei punti vendita, supermercati e negozi alimentari, sono
il Grana Padano Dop, il Parmigiano Reggiano Dop, la Pasta filata tipo
Galbanone, la Ricotta fresca di pecora siciliana, il Galbanone. I
prodotti a marchio Dop più venduti sono: Grana padano, Parmigiano,
Asiago, Emmental, Taleggio. Solamente al sesto posto un siciliano: il
Ragusano. Il prezzo medio dei prodotti lattiero caseari venduti in
Sicilia è pari a 12,88 euro circa ed ha una variabilità alta, spaziando
dai 6 euro della ricotta ai 50-60 euro dei formaggi particolari. È
quanto emerge dal progetto di ricerca Putie dell’Università di Catania, presentato oggi a Floresta, dal professore Giuseppe Licitra, nel corso dell’evento Nebrodi Cheese Festival, finalizzato alla promozione dei prodotti territoriali di nicchia.
La ricerca è stata sviluppata su 518 punti vendita distribuiti in 157 comuni della Sicilia (40% del totale).
“L’obiettivo del progetto- ha spiegato Licitra – è stato quello di
rilevare tutti i prodotti caseari presenti nei banconi
Agricoltura biologica: L’Italia cala le braghe anche sulla riforma Ue
Fonte:
“Non vuole essere il tormentone estivo, ma il
ministro Maurizio Martina è ormai come Cimabue: fa una cosa ne sbaglia
due. Anche questa volta è riuscito a far calare le braghe all’Italia
sulla riforma Ue per l’agricoltura biologica. In questo nuovo fallimento
si è anche fatto aiutare dal compare europarlamentare Paolo De Castro
che nulla ha fatto difronte alle tante deroghe previste dalla revisione
della normativa ora al vaglio della Commissione parlamentare a
Bruxelles”. Sono le parole del Segretario Lega Nord Gianantonio Da Re
che precisa: “Dalle sementi fino alla zootecnia il Pd è stato
compiacente nei confronti dei Paesi del Nord che considerano biologiche
anche le coltivazioni fuori suolo. Di fatto sono stati traditi tutti i
principi fondamentali che ispirano l’attività degli agricoltori che
praticano questa scelta agronomica con serietà e con regole restrittive
in cambio di un’operazione di marketing a favore di chi la professa con
più leggerezza. Infatti – constata Da Re – insieme ai prodotti italiani
bio la cui coltivazione o allevamento è sottoposta a vincoli ferrei
potranno circolare anche quelli esteri contaminati da presidi
fitosanitari non ammessi su territorio nazionale. Poveri consumatori, ma
soprattutto poveri coltivatori Martina più che il Ministro
dell’Agricoltura mi sembra quello delle schifezze”.
domenica 9 luglio 2017
Iniziativa ACI (Alleanza Cooperative Italiane) a Ragusa
Fonte:
Venerdì 7 Luglio alle ore 10.30, presso la sede del CoRFiLaC si è tenuto un incontro organizzato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e tutti gli attori del settore lattiero caseario, alla presenza del Presidente dell’Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Dott. Giorgio Mercuri e del Presidente della Granarolo Dott. Giampiero Calzolari.
Obiettivo della giornata è stato quello di riflettere e approfondire le tematiche inerenti l’associazionismo e le strategie di sviluppo e crescita del settore lattiero caseario in provincia di Ragusa e in Sicilia.
Durante l’incontro è stata presentata l’attività di ricerca del CoRFiLaC che da anni collabora con il mondo della produzione lattiero casearia, a sostegno degli allevatori.
Obiettivo della giornata è stato quello di riflettere e approfondire le tematiche inerenti l’associazionismo e le strategie di sviluppo e crescita del settore lattiero caseario in provincia di Ragusa e in Sicilia.
Durante l’incontro è stata presentata l’attività di ricerca del CoRFiLaC che da anni collabora con il mondo della produzione lattiero casearia, a sostegno degli allevatori.
News Lavoro
R&D Specialist con esperienza nel settore alimentare, preferibilmente lattiero caseario - laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, Scienze Agrarie o affini - PAVIA
Banconista Formaggio - Colle Umberto - Veneto
Agronomo esperto settore vitivinicolo - SIENA
Impiegato ufficio boschi - agronomo - Lingua: francese
CASALE MONFERRATO
TECNICOPERITO AGRONOMO a Piacenza ARKE
-
Piacenza, Emilia-Romagna - Settore vendita prodotti agricoli
Ricerca ADDETTO ALLA PRODUZIONE (CASARO-FILATORE) per apertura
parco tematico enogastronomico Fico Fabbrica Italiana Contadina ricerca- BOLOGNA
Agronomo/Perito Agrario per azienda cliente operante nella certificazione di prodotti agricol - PARMA - Emilia Romagna
sabato 8 luglio 2017
Trattato Ceta - Coldiretti in piazza dice No al Ceta, Consorzi Dop e Igp schierati per il Sì
Trattato Ceta Unione Europea - Canda: Coldiretti si schiera contro i consorzi che invece sono favorevoli all'accordo
„
Fonte:
Fonte:
Sono arrivati in migliaia a Montecitorio oggi per protestare contro il trattato di libero scambio dell’Europa con il Canada (Ceta)
che dovrebbe essere ratificato dal Senato nella settimana del 25
luglio. Non solo agricoltori, perché l’iniziativa #stopCETA di
Coldiretti ha coagulato un’inedita alleanza di politici e di altre
organizzazioni come Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori,
Legambiente, Greenpeace,
Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch,
compatte nel denunciare che l’accordo «metterà in serio pericolo il
nostro made in Italy perché dà il via libera alle imitazioni dei
prodotti italiani più tipici e spalanca le porte italiane all’invasione
di grano duro e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero», riferisce
il dossier Coldiretti.
Accuse simboleggiate dal maxipacco esposto in piazza a
mercoledì 5 luglio 2017
Mediterrae e i suoi "formaggi naturali"
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Mediterrae produce una vasta selezione di formaggi realizzati con il
latte delle aziende consociate, utilizzando metodi antichi, limitando al
minimo i materiali plastici e valorizzando al massimo i contenitori e
gli strumenti in legno o in rame, proprio come si usava una volta.
Tutti i prodotti Mediterrae vengono realizzati con latte "non pastorizzato" in quanto il processo di pastorizzazione (oggi adottato da quasi tutti i caseifici industriali) sottopone il latte ad alte temperature per un certo lasso di tempo; questo processo, inevitabilmente, incide in modo negativo sia sul gusto che sui valori nutrizionali dei prodotti.
La Cooperativa Mediterrae, inoltre, ha scelto di recuperare i metodi di lavorazione tipiche del passato, per il semplice motivo di riuscire a produrre i "formaggi naturali": ovvero prodotti senza l’ausilio di fermenti selezionati, additivi chimici e aromi di sintesi.
Per tutti questi motivi, si può dire che i prodotti Mediterrae sono dei veri e propri monumenti del gusto e della salubrità.
Tutti i prodotti Mediterrae vengono realizzati con latte "non pastorizzato" in quanto il processo di pastorizzazione (oggi adottato da quasi tutti i caseifici industriali) sottopone il latte ad alte temperature per un certo lasso di tempo; questo processo, inevitabilmente, incide in modo negativo sia sul gusto che sui valori nutrizionali dei prodotti.
La Cooperativa Mediterrae, inoltre, ha scelto di recuperare i metodi di lavorazione tipiche del passato, per il semplice motivo di riuscire a produrre i "formaggi naturali": ovvero prodotti senza l’ausilio di fermenti selezionati, additivi chimici e aromi di sintesi.
Per tutti questi motivi, si può dire che i prodotti Mediterrae sono dei veri e propri monumenti del gusto e della salubrità.
Arriva il primo "trekking e brunch" a tutto latte
Fonte:
TRENTINO Nell'ambito del
primo appuntamento di "Latte in festa", in programma sabato 8 e domenica
9 luglio sull'Altopiano di Vezzena, la Strada del Vino e dei Sapori, in
collaborazione con APT Alpe Cimbra e APT Valsugana, Terme e Lagorai,
propone il Pic-nic del Malghese - trekking e brunch...a tutto Vezzena.
Il ritrovo è previsto domenica 9 luglio, alle ore 10.30, presso Passo
Vezzena per un trekking ad anello di circa 8 km accessibile anche ai
meno esperti, che prevede circa 150 m di dislivello. Nel corso della
camminata, in compagnia di un accompagnatore esperto del territorio, si
scopriranno prati, pascoli e malghe dell'altipiano, di cui verranno
illustrate le caratteristiche ambientali e storiche.
A metà percorso, è prevista la sosta presso Malga Millegrobbe di Sopra
per l'incontro con il malgaro, che racconterà le specialità del
territorio e proporrà una degustazione di Vezzena di malga, al terminedella quale ci si sposterà sui prati per un'esclusiva proposta pic-nic
100% trentino a base, ovviamente, dei prodotti lattiero-caseari del
territorio interpretati attraverso originali elaborazioni culinarie. Il
tutto accompagnato da Acqua Levico, Marzemino Letrari, mele La Trentina e
yogurt.
"Nebrodi Cheese Festival", a Floresta due giorni con i formaggi del territorio
Fonte:
Domenica 9 e lunedì 10 luglio, a Floresta, comune più alto della Sicilia, si celebrerà il primo “Nebrodi cheese festival: Emozioni globali-prodotti locali”, evento finalizzato a qualificare e valorizzare le produzioni di nicchia territoriali ottenute con sistemi tradizionali, in aree marginali con agricoltura sostenibile.
La manifestazione ha una rilevanza notevole per il comparto agricolo ed economico siciliano, perché, per la prima volta in Sicilia, dei produttori decidono di organizzarsi per selezionare i loro prodotti migliori, stagionarli in forma collettiva e sviluppare una strategia di distribuzione e marketing comune. “Siamo davanti ad un’azione di importante storica – afferma Giuseppe Licitra, dell’Università di Catania e responsabile scientifico del Consorzio del formaggio Provola dei Nebrodi -
La manifestazione ha una rilevanza notevole per il comparto agricolo ed economico siciliano, perché, per la prima volta in Sicilia, dei produttori decidono di organizzarsi per selezionare i loro prodotti migliori, stagionarli in forma collettiva e sviluppare una strategia di distribuzione e marketing comune. “Siamo davanti ad un’azione di importante storica – afferma Giuseppe Licitra, dell’Università di Catania e responsabile scientifico del Consorzio del formaggio Provola dei Nebrodi -
Coldiretti: da Novara e Vco a Roma contro l'accordo CETA
Da Novara-Vco a Roma, con le migliaia di agricoltori che oggi 5 luglio scenderanno in piazza Montecitorio per smascherare il primo
trattato europeo che promuove il falso Made in Italy a tavola.
Il CETA è uno dei sette trattati internazionali di libero scambio,
insieme a TTIP, TPP, TISA, NAFTA, ALCA e CAFTA, e potrebbe essere
proprio la “testa d'ariete” per l'approvazione di tutti gli altri.
Fonte:
Pietra del contendere è il cosiddetto
trattato Ceta di libero scambio con il Canada che, per la prima volta
nella storia dell’Unione, accorda, a livello internazionale, il via
libera alle imitazioni dei prodotti italiani più tipici e spalanca anche
le porte all’invasione di grano duro, oltre che ad ingenti quantitativi
di carne a dazio zero.
Per quanto riguarda le nostre province, i
settori più colpiti potrebbero essere quello vitivinicolo, della carne e
dei prodotti lattiero caseari: certo è che, per le produzioni agricole
di Novara-Vco, gli accordi Ceta con il Canada, rappresentano una
minaccia concreta.
E’ diffusa la preoccupazione del mondo
agricolo sugli impatti
Gli allevatori: “Elargire somme non basta, serve programmazione”
Fonte:
In questi giorni il ministero per le Politiche Agricole e
Forestali, sotto forti pressioni dell’associazione allevatori italiani
AIA, ha rimpinguato il fondo di finanziamento alle aziende zootecniche
italiane di ben 15 milioni di euro.
In realtà si è trattato di un riadeguamento al precedente fondo di
finanziamento che era stato decurtato di 22 milioni e ne aveva lasciati
disponibili solamente 7. In pratica si è fatto un mezzo passo indietro
che ha ripristinato la situazione di partenza e che, almeno
temporaneamente, tranquillizza gli operatori di tutto il comparto che da
diversi anni soffre una decrescita costante.
Le annose questioni relative alle “quote latte” e al diminuito
consumo di carni, in particolare di bovino adulto, costituiscono un
campanello d’allarme che finora è stato parzialmente ascoltato dai
difensori di categoria e dai loro referenti politici. Continuare
a elargire somme cospicue senza una nuova programmazione che segua le
istanze etiche e di buona agricoltura che provengono da settori
fondamentali del mercato non servirà a garantire stabilità alla
zootecnia italiana.
“E’ necessaria un’inversione di tendenza in previsione
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