giovedì 17 maggio 2018

European Milk Board, meno aiuti diretti comportano un prezzo del latte alla stalla che copra i costi di produzione

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L’UE è abbastanza progressista da poter adeguatamente portare avanti la stabilizzazione del reddito degli agricoltori?Secondo una proposta presentata dal commissario europeo per il bilancio e le risorse umane Günther Oettinger, il bilancio agricolo deve essere ridotto del 5%. I risparmi previsti nell’ambito del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 sono stati presentati a Bruxelles la scorsa settimana.

Niente più aiuti: un prezzo equo per il latte alla stalla? 
Ha senso tagliare i finanziamenti agricoli solo se il mercato consente agli agricoltori di operare a prezzi che coprono i costi. In caso contrario, la situazione dei produttori di latte europei è ulteriormente esacerbata, soprattutto perché lo scenario di riferimento corrisponde ad una crisi del mercato dopo l’altra per diversi anni.

Erwin Schöpges, Presidente dell’European Milk Board (EMB), non è contrario alla minore dipendenza degli allevatori dai finanziamenti in sé. “Tutto ciò che noi allevatori vogliamo fare è generare reddito vendendo latte. Per questo, però, abbiamo bisogno di prezzi che coprano i costi, il che significa che non dovremmo vendere il nostro latte al di sotto dei costi di produzione, come avviene attualmente. “Se in futuro la politica dell’UE ridurrà i finanziamenti, ci sarà ancora maggiore urgenza nel creare condizioni di riferimento per i prezzi del latte che coprono i costi”.

Finora il divario di costo è stato attenuato dai pagamenti diretti 
Secondo i piani dell’UE, dal 2021 i pagamenti diretti agli allevatori europei devono essere ridotti del quattro per cento. In Germania, ad esempio, i costi totali di produzione prima di dedurre i finanziamenti nel gennaio 2018 erano 44,48 centesimi/kg di latte. Ai produttori è stato pagato un prezzo alla stalla di soli 36,75 centesimi/kg. Il disavanzo di 7,73 centesimi è stato compensato marginalmente dai pagamenti diretti di 2,69 centesimi/kg di latte.

La situazione è simile in Francia, dove i costi totali di produzione prima di dedurre le sovvenzioni nel 2017 erano 49,25 centesimi/kg di latte, con i produttori pagati 34,42 centesimi. Finora, l’enorme deficit di quasi 15 centesimi al kg di latte è stato leggermente compensato dagli aiuti diretti dell’UE per un valore di 4,11 centesimi al kg. Se in futuro
questi pagamenti diretti verranno tagliati, senza alcun quadro per i prezzi di copertura dei costi nel mercato, la situazione del reddito degli allevatori sarà tangibilmente peggiore.

Quadro per un reddito stabile per gli allevatori

L’European Milk Board chiede un quadro giuridico che mantenga l’offerta e la domanda in equilibrio, consentendo prezzi alla stalla stabili ed in grado di coprire i costi. Il programma di responsabilità di mercato della EMB, ad esempio, prevede tagli volontari alla produzione se la situazione del mercato è tesa, per prevenire un crollo dei prezzi dovuto alla sovrapproduzione.

Sieta van Keimpema, allevatrice nei Paesi Bassi e vicepresidente dell’EMB, commenta: “Apprezzo molto il fatto, ad esempio, che la Commissione europea stia ora sostenendo strumenti legislativi per contrastare le pratiche commerciali sleali nella catena di approvvigionamento – al livello micro, in effetti. Ma ciò di cui abbiamo più bisogno a livello macro è un prezzo del latte che copra i nostri costi di produzione. La politica agricola comune ha bisogno di proposte progressiste e di un quadro efficace!”

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