sabato 10 giugno 2017

Zootecnia, dalla Sicilia la proposta Cia per la creazione di una filiera tutta italiana

Il progetto illustrato nel corso della tavola rotonda ad Agira con il presidente nazionale Dino Scanavino e la presidente regionale Rosa Giovanna Castagna.
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La creazione di una filiera italiana per fornire maggiori garanzie al consumatore e fare recuperare redditività alle aziende. Questo l'obiettivo emerso dalla tavola rotonda "Aree interne zootecnia e sviluppo possibile: la filiera italiana", organizzata dalla Cia presso l'aula Giovanni Paolo II di Piazzale Abbazia ad Agira, in provincia di Enna.

"Stiamo facendo un grande lavoro sulla produzione di animali nati e allevati in Italia. Un territorio come quello della Sicilia si presta in modo perfetto all'allevamento brado, semi brado e alla produzione di bovini da dare all'ingrasso -ha affermato Dino Scanavino, presidente nazionale Cia-. Noi abbiamo la dipendenza dall'estero che è esagerata poiché importiamo 8 milioni di animali l'anno, in particolare dalla Francia ma anche dai paesi dell'est Europa come la Polonia. Quindi produrre trecentomila vitelli autoctoni di produzione nazionale da ingrassare sul posto è un obiettivo raggiungibile".

Certo, ha proseguito Scanavino, "ci vogliono politiche di
accompagnamento. Noi facciamo la parte degli imprenditori ma se il progetto diventa di interesse nazionale e territoriale e se la politica ci dà una mano è più facile raggiungere l'obiettivo. Da parte nostra -ha concluso il presidente nazionale- abbiamo presentato un progetto di filiera al Ministero per l'avvio di questo percorso finalizzato alla produzione del vitello italiano da carne. Siamo in attesa che i bandi si aprano per potere presentare un progetto che prevede anche un intervento sulle strutture che valorizzi il lavoro di tutti i produttori agricoli della filiera, cosa che accade sempre più raramente".

"L'economia delle aree interne e montane -ha continuato Rosa Giovanna Castagna, presidente regionale Cia Sicilia- si basa prevalentemente sul comparto agrozootecnico. Con il convegno di oggi la Cia ha voluto porre l'attenzione sulle problematiche irrisolte del settore e porre soprattutto l'attenzione sulla proposta di creazione di una filiera italiana della zootecnia da carne, ma anche di altri comparti, capace di fornire maggiori garanzie al consumatore e capace di garantire contestualmente una più dignitosa redditività alle aziende; ciò consentirebbe anche di continuare a presidiare territori ad alto rischio di spopolamento. Porremo anche l'accento -ha aggiunto Castagna- sull'ormai insostenibile situazione dell'Agea e sull'imbarazzante silenzio del Ministero delle Politiche agricole di fronte al non funzionamento di un ente che sembra aver dimenticato quale sia la propria funzione".

Alla tavola rotonda sono intervenuti, tra gli altri, Maria Greco sindaco di Agira, Giovanni Trovati presidente provinciale Cia Enna, Graziano Scardino responsabile regionale CAA Cia, Giuseppe Nasello dirigente ispettorato agricoltura di Enna.

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