sabato 3 febbraio 2018

La riforma del sistema dell'allevamento in Italia

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In un’affollatissima Sala Salieri nel Palaexpo del Centro Congressi di Veronafiere, nella mattinata di venerdì 2 febbraio 2018 nell’ambito della 113 edizione della “Fieragricola” scaligera, oltre 150 tra allevatori e tecnici, dirigenti e rappresentanti del Sistema Allevatori e delle organizzazioni di settore hanno assistito, nel corso di un convegno sul tema “La trasformazione del Sistema Allevatori “, alla presentazione delle principali novità sulla riorganizzazione delle attività di assistenza e consulenza al servizio del mondo allevatoriale.
Il settore della zootecnia è stata oggetto recentemente di una profondo processo di riforma, culminato in un recente intervento governativo teso a rilanciare il settore. Il direttore generale dell’Associazione Italiana Allevatori Roberto Maddé ha illustrato i contenuti dei nuovi provvedimenti.
Il progetto ruota essenzialmente sull’obiettivo generale del miglioramento della sostenibilità e competitività del settore zootecnico e, nello specifico, nel consolidamento, innovazione e riconferma delle attività istituzionali legate ai controlli funzionali ed al miglioramento genetico poste in
essere con il sistema delle associazioni territoriali e nazionali di razza e specie. Lo sviluppo di nuovi servizi vedrà un maggior impegno sui temi della sostenibilità ambientale, della sanità e del benessere animale, sicurezza alimentare e tracciabilità delle produzioni, certificazioni, formazione ed aggiornamento, informatizzazione, zootecnia di precisione, aspetti gestionali economici dell’allevamento.
Ai lavori, aperti e conclusi dal presidente di A.I.A. Roberto Nocentini, hanno portato il proprio contributo le relazioni di Giovanni Filippini, dirigente veterinario Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, che ha parlato della gestione integrata dei protocolli zootecnici sanitari, dell’amministratore delegato della società Cirio Agricola, Paolo Grendene, il quale ha sviluppato delle interessanti valutazioni “dalla parte del produttore” nell’ottica dell’esperienza di una delle più importanti realtà nazionali ed europee nella zootecnia bovina da latte (con tutti gli animali, di razza Frisona italiana, iscritti a Libro Genealogico) e del prof. Samuele Trestini del Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova che si è concentrato sul tema della convenienza economica per il socio-allevatore e sulle opportunità derivanti dall’adesione ai controlli funzionali effettuati dal Sistema Allevatori.
Il Dirigente della Disr VII-Produzioni Animali del Mipaaf Francesco Bongiovanni, presente al Convegno, ha rappresentato la progettualità del futuro elaborata dalla Pubblica Amministrazione ricordando gli ultimi passaggi che hanno portato all’approvazione dello schema preliminare del decreto legislativo di riforma della disciplina della riproduzione animale, che comunque sarà prossimamente al vaglio delle competenti commissioni parlamentari per ulteriori valutazioni.
Soddisfazione è stata espressa, nelle conclusioni, dal presidente Nocentini: “Quello di oggi è un passaggio importante e delicato – ha detto tra l’altro - , ma A.I.A. ed il Sistema Allevatori non vi arrivano impreparati. La progettualità presentata contiene tutti i capisaldi della nostra azione presente e futura, che costituisce anche le risposte che il legislatore, nazionale e comunitario, gli allevatori ed infine la società civile e i consumatori ci chiedono: una zootecnia sostenibile, rispettosa del benessere degli animali, che produce cibi di qualità e garantiti nella loro tracciabilità, fonte di dignità, reddito ed occupazione per le generazioni dei giovani che si avvicinano alla nostra professione”.

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