sabato 15 aprile 2017

Suini con il segno più

Le analisi del Crefis confermano a marzo la crescita, seppur modesta, della redditività di allevamento e macellazione. In lieve calo la performance della stagionatura dei prosciutti
Fonte:
 Migliora a marzo la redditività dell'allevamento suinicolo italiano. Lo conferma il Crefis, il centro di ricerche economiche dell'Università Cattolica di Piacenza diretto da Gabriele Canali.
L'indice elaborato dal Crefis mostra infatti un lieve  aumento del 0,4% rispetto a febbraio, ma un deciso +14,8% su base tendenziale (ovvero rispetto a marzo dell'anno scorso).
A influire positivamente è stato un mercato tonico dei suini pesanti da macello che a Modena hanno quotato mediamente a marzo 1,578 euro/kg, in aumento dell'1% nei confronti di febbraio, e soprattutto in crescita del 27,3% sul 2016.

Prosegue nel frattempo il buon momento dei suini da allevamento che a marzo hanno raggiunto 3,556 euro/kg (Cun), ovvero +10,6% su base congiunturale e +19,7% su base tendenziale.

Bene anche i macelli
Dopo un andamento sfavorevole durato mesi, sale anche la redditività della macellazione di suini. A marzo l'indice Crefis segna +2,3% su febbraio, anche se rimane su livelli bassi.
D'altro canto il mercato delle cosce pesanti fresche per prosciutti è salito di un lieve +0,8% tra febbraio e marzo (con quotazione media a 5,200 euro/Kg); mentre la variazione tendenziale è stata molto positiva: +18,5%.

Sempre a marzo sale a 4,230 euro/kg (+1,2%) il prezzo della coscia fresca pesante destinata a produzioni non tipiche (+23,3% la variazione tendenziale). Bene, infine, l'andamento di marzo su febbraio dei prezzi del lombo taglio Padova (+8,1%).

Peggiorano i prosciutti generici
Negativa a marzo rispetto a febbraio la performance economica della stagionatura dei prosciutti.
Con un importante distinguo: l'indice Crefis di redditività è sceso molto lievemente per quanto riguarda i prodotti pesanti Dop (-0,1%) e maggiormente per quanto riguarda i prodotti generici (-3,2%).
Significative e positive, invece, le variazioni tendenziali: +4,9% per i prosciutti Dop e +4,4% per quelli non tutelati.

Grazie anche a questi andamenti, a marzo è salito nuovamente il differenziale di redditività a favore dei prosciutti Dop rispetto ai generici portandosi, sempre per le cosce pesanti, a +35%.

Per quanto riguarda il mercato, a marzo è rimasto stabile a 10,350 euro/Kg il prezzo del Prosciutto di Parma pesante; il 16,3% in più di quanto quotava nel 2016.
 

Nessun commento:

Posta un commento