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(AGI) - Roma, 12 dic. - "Riteniamo assolutamente offensiva la
proposta della parte industriale di pagare 1,32 euro al chilo
per i suini da macello. I costi di produzione sono superiori a
1,60 euro e la delegazione degli allevatori e' stata quindi
costretta ad uscire dalla contrattazione". Lo ha detto la
presidente della Federazione suinicola nazionale Giovanna
Parmigiani a proposito dell'offerta dei macellatori avanzata
ieri in Commissione Unica Nazionale dei suini da macello (CUN).
In Italia, per il solo circuito Dop, sono allevati quasi
12.000.000 di capi in circa 4.000 aziende."Questa assurda
offerta, fatta peraltro in
una fase di grande difficolta' per
il settore - ha continuato presidente della Federazione
suinicola nazionale di Confagricoltura - e' l'ennesima
dimostrazione che alla base della crisi vi e' ancora la
mancanza assoluta di una strategia seria, propositiva e
condivisa per rilanciare il comparto".A parere di Confagricoltura e' necessario intervenire con forza e nuovamente sul ministro delle Politiche agricole nel tentativo di mediare una situazione che si sta trascinando da troppo tempo. "Per superare questo grave impasse - ha sostenuto Giovanna Parmigiani - riteniamo indispensabile aprire il CUN alle altre realta' industriali e favorire una partecipazione piu' attiva e direttamente impegnata delle organizzazioni produttori (OP). Invitiamo anche gli allevatori a ritardare il piu' possibile la consegna del prodotto all'industria".
"Soprattutto - ha concluso la presidente della Federazione suinicola nazionale di Confagricoltura - occorre, per risolvere questa grave situazione, trovare con urgenza un sistema alternativo alla contrattazione e perseguire un riassetto di tutto l'impianto della filiera della nostra suinicoltura, che non penalizzi esclusivamente gli allevatori".
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