venerdì 31 ottobre 2014

Foggia: Ovile nazionale e istituti di ricerca, quale futuro?

Ovile nazionale: l'interrogazione al sindaco del consigliere Rizzi

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Gli istituti storici di ricerca, a Foggia, sono a rischio; quali interventi per scongiurarne chiusura o depotenziamento? Si può riassumere in questo interrogativo il documento firmato e fatto protocollare dal consigliere comunale, Vincenzo Rizzi, un'interrogazione indirizzata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale.
“Si presti a queste questioni le stesse attenzioni rivolte all’aeroporto” spiega Rizzi. Lo scenario è presto detto: “L’Istituto Sperimentale per la Foraggicoltura è stato chiuso da parte del ministero delle Politiche Agricole, sussiste un rischio concreto di chiusura dell’Istituto Sperimentale per la Zootecnia di Foggia conosciuto come Ovile Nazionale”. E i restanti istituti di ricerca
Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, museo provinciale di storia naturale, rischiano seriamente il depotenziamento, che può rappresentare il primo passo per un loro futuro smantellamento.
“Tale istituto di ricerca è sorto nel 1921, ospita oltre 1200 ovini e in particolare esemplari in purezza della storica razza Gentile di Puglia e ancor oggi rappresenta un riferimento per chi si occupa di zootecnia. La soppressione dell'Istituto comporterebbe la vendita dei terreni aziendali di "Posta di Tuoro Barone" che ammontano a circa 390 ettari”. Un sito pertanto di straordinaria importanza, una vera e propria oasi che conserva uno spaccato di come era il Tavoliere dei nostri avi ai tempi della transumanza e al contempo un arca per la tutela della biodiversità vegetale e animale della piana.
“Visto il valore naturalistico, si ritiene necessario chiedere l’istituzione di un Sito d’Interesse Comunitario denominato “Ovile Nazionale”. Questo istituto - spiega Rizzi -  garantirebbe uno status di tutela dell’area e permetterebbe al Comune di ottenere risorse economiche da parte della Regione per la sua gestione e fruizione. Pertanto si chiede di mettere in campo tutte quelle misure per scongiurare la chiusura e salvaguardare i posti di lavoro, istituire un tavolo tecnico aperto a tutte le istituzioni operanti nel campo dell'ambiente e delle sviluppo e di riportare con forza le istanze del tavolo in sede romana per ottenere il rilancio e il potenziamento di tutti gli istituti di ricerca.  A partire dall'Ovile Nazionale”.

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