domenica 19 ottobre 2014

In Sicilia e Sardegna: è allarme siccita' con ottobre caldo (+2,6 gradi)

L'arrivo del caldo anomalo con le temperatura minime superiori di 2,6 gradi alle medie stagionali sta causando gravi danni nelle campagne, con la mancanza di foraggio per gli animali, cali di produzione per agrumi e verdure e un aggravio dei costi per gli agricoltori.

Foto tratta da "SienaFree.it"
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A lanciare l'allarme è la Coldiretti, sulla base di un'analisi su dati dell'Osservatorio Agroclimatico, secondo i quali nella prima decade di ottobre la colonnina di mercurio non è scesa sotto la media di 14,3 gradi, con l'autunno che sta replicando l'andamento dell'estate pazza, tra violente precipitazioni e ondate di calura. In Sicilia e in Sardegna il caldo anomalo, con temperature vicinissime a quelle di agosto, sta causando non pochi problemi di carattere ambientale ed economici per agricoltori e gli allevatori.
Con la prolungata siccità - spiega la Coldiretti - i costi di
produzione sono in continua crescita: consumi molto più alti di acqua, mangimi e fieno; raccolti più scarsi e meno maturi, assenza di erba. In Sardegna a settembre e ottobre le precipitazioni registrano un meno 90 per cento rispetto alle medie stagionali.
Il caldo - continua la Coldiretti - penalizza anche i pastori che si vedono costretti ad integrare le scorte di mangime e fieno visto che le pecore stanno iniziando a partorire senza che ci sia un filo d'erba. In Sicilia la colonnina di mercurio segna temperature di 30 gradi a Palermo e una media di 28 in tutto il resto della regione, causando danni seri alle colture e soprattutto agli agrumeti perché lo sbalzo termico aggrava la siccità dell'estate trascorsa.
Inoltre - aggiunge Coldiretti -, aumentano i costi di produzione per gli ortaggi visto che, in mancanza d'acqua piovana bisogna prevedere nuove irrigazioni che sono tra l'altro a rischio perché le risorse idriche iniziano a scarseggiare. L'arrivo del caldo ha però anche un effetto positivo almeno per la vendemmia - continua la Coldiretti - l'effetto di salvare la fase conclusiva della vendemmia dopo che le continue piogge hanno messo a dura prova il lavoro dei viticoltori impegnati a mantenere le uve sane.
L'andamento anomalo dell'autunno - conclude la Coldiretti - conferma comunque i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio con la piu' elevata frequenza di eventi estremi.

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