La
Cina è il più grande produttore di carne suina al mondo. Ci sono
numerose imprese di cui alcune sono moderne, altre obsolete. Il nostro
compito è selezionare le migliori. Rosselhoznadzor è impegnata proprio
su questo tema. Tuttavia le importazioni di carne suina cinese
rappresentano un fenomeno temporaneo, più precisamente dureranno fino a
quando non si riuscirà a far andare a regime la produzione interna.
Soprattutto perché i costi logistici annullano i vantaggi economici
della fornitura di maiale cinese alla parte europea della Russia. Non
appena il vuoto creato dalle restrizioni alla fornitura di carne sarà
colmato dalla produzione interna, le spedizioni dalla Cina saranno
economicamente irragionevoli.
Il mercato della
carne suina in Russia nel 2013 valeva 3,7 milioni di tonnellate, di
queste poco più del 16% è rappresentato dalle importazioni compreso il
12% che proveniva dai Paesi che hanno applicato sanzioni alla Russia.
La
Cina come il Paese più popoloso del mondo, ha bisogno di grano. Durante
l'estate gli imprenditori cinesi si sono appellati al governo per
chiedere l'assegnazione di quote sulle importazioni di grano e colza
russi. La Manciuria ha messo in funzione una fabbrica per la
trasformazione della colza, orientata all’utilizzo di materie prime
russe.
Le favorevoli prospettive promettono un'altra
tendenza, ossia, il transito di prodotti alimentari cinesi attraverso i
porti dell'Estremo Oriente russo. Attualmente molte tipologie
merceologiche prodotte nel nord-est della Cina, sono esportate dal porto
di Dalian. Per paragone, il porto russo di Zarubino si trova 3 volte
più vicino. Tra l'altro, il gruppo russo "Summa", cui appartiene
Zarubino, ha già raggiunto un accordo con tre società cinesi per la
movimentazione di 17 milioni di tonnellate di merci attraverso il porto.
Gli accordi sono stati firmati con l'azienda di grano nella provincia
di Jilin per un volume di 10 milioni di tonnellate l'anno, con la
società “Khenda” per la gestione di 5 milioni di tonnellate d’acqua,
così come con la fabbrica di assemblaggio delle automobili della
Volkswagen al fine di importare fino a 1 milione di veicoli e 40.000 TEU
(unità standard di misura dei container secondo le norme ISO) di pezzi
di ricambio. In questa zona, il terminal di Zarubino sarà in grado di
competere con la ferrovia: il trasporto di un container via mare costerà
250 dollari in meno rispetto alla via di terra.
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