sabato 25 ottobre 2014

La Sicilia protagonista del progetto europeo Lactimed


Fonti notizia:
                    Nell’isola esiste una tradizione casearia antichissima, forse la più antica d’Europa; esiste il secondo gregge ovino per numero di capi d’Italia; il primo di capre; esistono infinite utilizzazioni culinarie del cacio, eppure questo patrimonio straordinario è di difficile percezione non solo fuori dall’isola, ma anche nella Sicilia stessa. Non c’è coscienza diffusa del valore culturale oltre che gastronomico di questo patrimonio. I formaggi siciliani sono consumati soprattutto in ambito regionale ed è difficile trovarli nei punti vendita nazionali dove, nonostante una ricchissima biodiversità casearia, sono noti essenzialmente solo il pecorino siciliano e il ragusano.

LACTIMED è un progetto dell’Unione Europea che ha lo scopo di promuovere la produzione e la distribuzione di prodotti lattiero-caseari tipici del Mediterraneo attraverso l’organizzazione di catene di valore. Nell’ambito del Salone del Gusto, la CCIFM ha coordinato l’organizzazione dello stand LACTIMED. I primi popoli a produrre formaggio furono quelli che vissero nella Mezzaluna fertile ma è nel Mediterraneo che
si è diffusa e radicata la sua produzione migliaia di anni fa, trasformando il latte di capre e pecore, nelle isole greche, sui pascoli della Sicilia, lungo le coste dell’Italia meridionale, del Medio Oriente e del Nordafrica. Dal libanese kechek el fouqara – un “formaggio” senza latte a base di grano fermentato in acqua e sale marino – alla feta DOP, emblema nazionale della Grecia; dal Rise Pudding egiziano alle Provole dei Nebrodi e le ricotte informate siciliane: il progetto LACTIMED si presenta all’edizione 2014 del Salone del Gusto – Terra Madre (23-27 Ottobre 2014, Torino, Lingotto Fiere) come un’occasione di incontro, conoscenza, apertura e dialogo. Risponde Aurèlien Baudoin, coordinatore del Progetto Lactimed.

LACTIMED, QUANDO E’ NATO IL PROGETTO E PERCHE’? 
Il progetto è partito dalla volontà comune di ANIMA, piattaforma di sviluppo economico e del CIHEAM-I AMM centro di ricerca che lavora sulle questioni dedicate all’agricoltura mediterranea, per far fronte alle sfide di una filiera particolare, specchio dell’identità mediterranea. L’agroalimentare è un tema importante a livello mediterraneo e probabilmente una delle maggiori sfide di questa regione. Secondo una constatazione iniziale, c’è molta pressione sui mercati agroalimentari mediterranei (una notevole crescenza demografica in particolar modo al sud, nuovi mercati, nuove abitudini dei consumatori sempre più focalizzate sui fattori ambientali ecc…). L’agroalimentare è il fulcro dello sviluppo della regione euromediterranea. In questo settore, l’industria lattiero-casearia è interessante perché è un denominatore comune, raccoglie e presenta le principali sfide nel Sud (insufficiente quantità di latte, problemi di qualità, carenze nelle modalità di lavorazione, reti di commercializzazione informali ecc…) e al Nord (concorrenza di tipo industriale per i prodotti lattiero-caseari in relazione ai prodotti artigianali, perdita della biodiversità e riduzione del numero di agricoltori, meno interesse per il settore agricolo, ecc…). Su questo tema, i due partner hanno sviluppato una rete di partner locali per avviare il progetto LACTIMED al fine di poter contribuire allo sviluppo socio-economico sostenibile, creare più valore per le aree pilota contribuendo anche alla strutturazione di una filiera. Durante la fase di valutazione del settore lattiero-caseario sulle 5 aree pilota (gennaio-settembre 2013), sono stati consultati circa 400 attori locali e identificati 60 prodotti tipici dell’industria casearia. Alcuni di questi attori hanno voluto impegnarsi con LACTIMED nello sviluppo del settore, in particolare organizzando cluster lattiero-caseari. Molte altre attività (scambi di esperienze, di capacity building, ecc) hanno permesso a diversi attori, tra cui i produttori, di prendere parte al progetto. I produttori coinvolti in questi progetti pilota, tra cui i cluster, sono coloro che sono coinvolti principalmente nei saloni locali e internazionali e nelle fiere settoriali; un’azione benefica per la filiera locale e rinforzerà i cluster lattiero-caseari creati nel progetto.

COSA SUCCEDERA’ A TORINO? L’APPUNTAMENTO DEL 22 ALL’ARTE E MESTIERI E I GIORNI DEL SALONE DEL GUSTO: 
il 22 ottobre avremo un’anteprima dei sapori presentati sullo stand LACTIMED, grazie alla formazione organizzata da CCIFM presso Piazza dei Mestieri, che consentirà a 20 alievi della scuola di seguire un corso di cucina fatto da uno chef libanese ed uno egiziano. Durante tutta la durata del Salone, i produttori provenienti da Sicilia, Grecia, Libano, Egitto, Tunisia vi aspettano sullo stand per farvi degustare i loro prodotti tipici.

5 PAESI, 5 ECCELLENZE. QUALI SONO I PRODOTTI “IMPERDIBILI” CHE DOBBIAMO ASSAGGIARE? 
La ricotta infornata per la Sicilia, la feta DOP per la Grecia, la Rigouta di Béja, il labneh del Liban o il Rumi dell’Egitto. 
IL PROGETTO SI PRESENTA IN TUTTI I PAESI PARTECIPANTI. QUALI SONO I PROSSIMI APPUNTAMENTI DOPO IL SALONE DEL GUSTO? Subito dopo il Salone, i produttori si ritroveranno al SIAT di Tunisi, per poi continuare con il COOKING FESTIVAL di Beirut e il salone HACE del Cairo. Più in la, a fine marzo, il progetto si concluderà con la partecipazione dei produttori al Mad Festival di Montpellier.
I formaggi tradizionali della Sicilia sono tra i protagonisti del progetto europeo Lactimed, che valorizza le produzioni casearie tipiche del Mediterraneo

Questo è il link del sito: Lactimed

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