venerdì 12 dicembre 2014

Abolizione delle quote latte, Castiglione: “Unirsi per affrontare la sfida del mercato globale”

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NOCI (Bari) - «Invito le aziende del settore ad unirsi per affrontare la sfida del mercato globale del latte. Insieme possiamo difendere le attività zootecniche e la qualità del latte Made in Italy». È il parere del sottosegretario alle politiche agricole on Giuseppe Castiglione (in foto) intervenuto mercoledì al Chiostro delle Clarisse nell'ambito del convegno "Le produzioni lattiero casearie dopo il 1° aprile 2015" promosso dall'assessorato alle attività produttive del Comune di Noci guidato da Paolo D'Onghia.
Tour per le aziende lattiero casearie nocesi per il sottosegretario Castiglione che
prima di intervenire al convegno ha voluto vivere in prima persona il processo di produzione dell'oro bianco che sta per avvicinarsi al prodotto Dop "Treccia della Murgia".
Il tema è di vitale importanza per tutto il settore primario. Dal 1 aprile 2015 si procederà gradualmente, con un ritocco al 2018, e sino al 2020 alla completa abolizione delle quote latte. Provvedimento europeo di contenimento di produzione più volte contestato in Italia per via del pesantissimo regime sanzionatorio. Dall'aprile 2015 sarà il mercato a decidere il prezzo del latte e ciò può provocare forti ripercussioni in tutto il sistema di produzione che riguarda tanto gli allevatori quanto i trasformatori. Dalla platea di addetti ai lavori sorgono alcuni ragionevoli dubbi. Come prepararsi all'apertura del mercato? Come difendersi e difendere il prodotto italiano dalle produzioni estere? Domande rivolte al sottosegretario Castiglione dagli esponenti delle associazioni di categoria rappresentati da Piero Laterza (Vicepresidente ARA), Angelo Corsetti (Direttore Coldiretti Puglia), dal Presidente "Coop Agri" Vito Laterza, dal Presidente "CIA" Vito Scalea e dal delegato di Giovani Allevatori Onofrio Maellaro. I dubbi e le preoccupazioni della categoria sono tradotte in chiave burocratica dal responsabile dell'ufficio produzioni animali presso la Regione Puglia Silvio Schito che ha chiarito come il "pacchetto latte", tutt'oggi in dibattimento, soffra di carenze nella parte che riguarda i provvedimenti propedeutici alla qualità del prodotto.
Nel dibattito moderato dal giornalista Mario Valentini e che ha visto il presidente del consiglio comunale Stanislao Morea nell'insolita veste di presentatore, il sottosegretario Giuseppe Castiglione, con esperienza da europarlamentare, non si è sottratto alle risposte. In modo particolare l'esponente Ncd al ministero ha sottolineato come sia importante crescere di volume per affrontare la sfida del mercato globalizzato. «Le aziende sono piccole e parcellizzate – ha spiegato Castiglione alla platea – dobbiamo pensare ad unirci per non essere fagocitati dalle grandi aziende già in regime di SpA e Srl della Germania e della Francia». Dagli ultimi dati dell'Osservatorio del Latte infatti emerge che i due Paesi nord-europei hanno già il decreto attuativo del pacchetto latte. In breve: sono già avanti rispetto agli allevatori italiani. Vi è quindi un fondato timore che le grosse aziende franco-tedesche possano invadere il mercato di tutta Europa. La difesa della produzione italiana è quindi affidata alla politica. Secondo un sistema che dai Comuni arrivi in Europa, attraverso l'Unione delle Regioni ed il ministero, le istanze del territorio pugliese ed in particolare del distretto lattiero-caseario Noci-Putignano-Gioia del Colle, possono trovare accoglimento se giungono compatte. «Non è tutto così semplice» avverte però Castiglione. «Per un regolamento condiviso a livello europeo potrebbero servire anche due anni».

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