Fonte notizia:
E’ una esperienza decisamente interessante quella che ha preso le mosse da poco in quel di Soresina (Cremona) sede dell’omonimo stabilimento Latteria Soresina.
Qui la trasformazione del latte e la produzione lattiero casearia hanno
praticamente imposto l’ottimizzazione dei consumi e la velocizzazione
delle fasi di produzione. Partner in questa avventura la società AB,
che opera da oltre trent’anni nei settori della cogenerazione e della
valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili. Il risultato di
questa “alleanza” è
un impianto di cogenerazione alimentato a metano. Ma andiamo per ordine.
un impianto di cogenerazione alimentato a metano. Ma andiamo per ordine.
Una storia lunga un secolo - Tutto comincia nel
lontano 1900, quando a Soresina nasce una società cooperativa che
riunisce proprietari o affittuari delle
stalle produttrici di latte
tutti nella provincia di Cremona. Con i suoi oltre 550 dipendenti e 150
collaboratori e 430mila tonnellate di latte conferito, utilizzato
soprattutto per la produzione di Grana padano, oggi Latteria Soresina è
tra le prime 3 aziende di raccolta di latte Italiano.Per le sue
produzioni l’azienda utilizza sia energia elettrica che calore, sotto
forma di acqua calda e vapore: così per ottimizzare i consumi ha fatto
realizzare un impianto di cogenerazione a metano con il quale ottenere contemporaneamente energia elettrica ed energia termica. E il vantaggio sta tutto non solo nel consistente risparmio nei consumi ma in quelle circa 3.600 tonnellate all’anno di CO2 che non vengono più immessa nell’ambiente.
Una storia un po’ più recente – A produrre
l’impianto è AB, l’azienda nata a Orzinuovi nel 1981 e oggi
riferimento globale della cogenerazione. Fino a oggi AB ha installato
oltre 800 impianti per un totale di potenza elettrica nominale che
supera i 1.100 Mw ed ha filiali in tutta Europa ma anche in Brasile e
Canada. A Soresina i tecnici di AB hanno installato un impianto cogenerativo
alimentato a gas naturale, con potenza nominale complessiva di 2.681
kWe e potenza termica complessiva introdotta di 5.974 kW, corrispondente
ad una portata di metano pari a 628 Nmc/h.
Il
metano viene approvvigionato dalla rete che già alimenta lo
stabilimento: in posizione adiacente al cogeneratore, dove passa la rete
interna allo stabilimento, è stata infatti realizzata una piccola
derivazione per regolarizzare la pressione e la portata richiesta in
ingresso al cogeneratore.
L’impianto – Il nuovo impianto produce energia
elettrica che, al netto dei consumi delle apparecchiature ausiliarie,
viene integralmente consumata dal sito produttivo dell’azienda; gran
parte dell’energia termica prodotta dal cogeneratore viene invece
recuperata ed utilizzata per la produzione di acqua calda e vapore,
riducendo quindi l’utilizzo delle caldaie esistenti. E per ottimizzare
ancor più i consumi sono state realizzate anche le interconnessioni con le linee di distribuzione già esistenti
nello stabilimento, garantendo in questo modo una perfetta sinergia con
le tecnologie giàutilizzate. Si prevede un utilizzo dell’impianto pari a
5.000 h/anno con totale autoconsumo dell’energia elettrica prodotta ed
eventualmente cessione delle eccedenze in rete.
La
potenza termica complessivamente recuperabile è pari a 2.463 kW, di cui
1.489 recuperati dal circuito dell’acqua di raffreddamento del motore e
dalla batteria recupero fumi sotto forma di acqua calda; altri974 kWt
vengono recuperati dallo scambiatore recupero fumi sotto forma di
vapore. L’energia termica disponibile verrà utilizzata nel processo
produttivo aziendale sotto forma di acqua calda a 90 °C e vapore a 8
bar.
Nessun commento:
Posta un commento