giovedì 4 dicembre 2014

FAO: calano prezzi prodotti lattiero-caseari e zucchero

 I dati dell'articolo sono aggiornati a novembre 2014, quelli ripotati dal grafico si riferiscono a maggio 2014,  può servire per un confronto.
Grafico tratto da "repubblica.it"
Fonte notizia:
ROMA (AGG) - L`indice mensile dei prezzi alimentari della FAO è rimasto stabile nel mese di novembre, con i prezzi degli oli vegetali e dei cereali in lieve aumento che hanno compensato il calo dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari. L`indice dei prezzi alimentari ha registrato una media di 192,6 punti, mantenendosi più o meno stabile per il terzo mese consecutivo. L`indice si attesta adesso a 13 punti, il 6,4% al di sotto del livello del novembre 2013. “L`indice sembra aver toccato il livello più basso, con buone probabilità di un aumento del suo valore nei prossimi mesi", ha detto Abdolreza Abbassian, economista senior presso la FAO. Dopo alcuni anni di volatilità, l`indice dei prezzi alimentari della FAO si è ora attestato intorno al livello dell`agosto del 2010. L`indice monitora i prezzi di un paniere di cinque derrate commerciate a livello internazionale - cereali, carne, prodotti lattiero-caseari, oli vegetali e zucchero. L`Indice FAO dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari è sceso del
3,4% rispetto al mese di ottobre e del 29% rispetto all`anno precedente, registrando nel mese di novembre una media di 178,1 punti, conseguenza di una maggiore disponibilità per l`esportazione insieme ad importazioni più lente verso grandi mercati quali la Cina e la Federazione Russa. L`indice dei prezzi dello zucchero è sceso del 3,2% rispetto al mese di ottobre, registrando in novembre una media di 230 punti, circa l’8% al di sotto del livello di un anno fa. Questo calo - spiega la FAO - è dovuto alle piogge nella principale regione produttrice di zucchero del Brasile, che ha attenuato le preoccupazioni circa una prolungata siccità nel più grande paese esportatore di zucchero a livello mondiale. I prezzi dei cereali sono aumentati in modo significativo per la prima volta da marzo per le condizioni di crescita tutt`altro che ideali per il raccolto di grano appena seminato nell`emisfero settentrionale. Tuttavia, i prezzi del riso si sono indeboliti con l`arrivo della produzione appena raccolta sul mercato. L`Indice dei prezzi cerealicoli ha registrato nel mese di novembre una media di 183 punti, un incremento del 2,6% rispetto ad ottobre, ma in calo del 5,8% rispetto all`anno precedente. Anche l`indice dei prezzi degli oli vegetali è aumentato, registrando con 164,9 punti un incremento dello 0,7% - ancora quasi il 17% al di sotto del livello di un anno fa - a motivo della produzione globale di olio di girasole inferiore al previsto e di un rallentamento nella produzione dell`olio di palma in Malesia e Indonesia. Tuttavia, i prezzi del l`olio di soia si sono indeboliti, facendo smorzare l`ascesa del sottoindice. I prezzi della carne sono rimasti stabili nel mese di novembre, anche se la carne di manzo e di altri tipi sono ai massimi storici. L`indice dei prezzi della carne - conclude la FAO - ha registrato una media di 210,4 punti, in linea con il valore rivisto nel mese di ottobre, segnando un aumento del 13,3% rispetto al novembre 2013. I prezzi della carne di montone e di agnello sono moderatamente aumentati nel corso del mese.

Nessun commento:

Posta un commento