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FINANZIAMENTI IN AGRICOLTURA
L’agevolazione è rivolta a persone fisiche di qualsiasi età che intendono avviare un’attività di lavoro autonomo o professionale in forma di ditta individuale con sede legale, operativa ed amministrativa nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La ditta individuale deve essere costituita dopo la presentazione della domanda.
Per poter presentare la domanda i proponenti disoccupati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- maggiorenne alla data di presentazione della domanda
- non occupato alla data di presentazione della domanda da almeno sei mesi
- residente nel territorio nazionale alla data del 1 gennaio 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda
Oltre ai requisiti di disoccupazione e residenza, il cittadino
extracomunitario deve essere in possesso della carta di soggiorno, o di permesso di soggiorno la cui scadenza sia almeno 12 mesi dopo la data di presentazione della domanda.
extracomunitario deve essere in possesso della carta di soggiorno, o di permesso di soggiorno la cui scadenza sia almeno 12 mesi dopo la data di presentazione della domanda.
Non possono avvalersi dell’agevolazione i titolari di rapporti
di lavoro dipendente di qualsiasi natura, cassa integrati, chi ha
contratto di lavoro a progetto, i liberi professionisti, titolari di
partita IVA anche se non movimentata, gli imprenditori, gli artigiani.
ATTIVITA’ FINANZIABILI
Le iniziative agevolabili possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio).
Le iniziative agevolabili possono riguardare qualsiasi settore (produzione di beni, fornitura di servizi, commercio).
Non sono agevolabili le attività che si riferiscono a settori esclusi dal CIPE o da disposizioni comunitarie. In particolare sono escluse:
- Produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato CE
- Pesca e acquacoltura
Sono inoltre esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per
il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano
trasporto di merci su strada per conto terzi.
MASSIMALE DI INVESTIMENTO
L’investimento complessivo non può superare i 25.823 Euro IVA esclusa.
L’investimento complessivo non può superare i 25.823 Euro IVA esclusa.
L’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni a decorrere dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni.
AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni previste sono:
Le agevolazioni previste sono:
- mutuo agevolato per gli investimenti, restituibile in cinque anni, nella misura del 50% del totale dei contributi concedibili (investimenti ammissibili + massimale del contributo in conto gestione). Comunque, per un importo non superiore a 15.494 euro;
- contributo a fondo perduto per gli investimenti, in misura pari alla differenza tra gli investimenti ammessi e l’importo del mutuo agevolato;
- contributo sulle spese di gestione, per il 1° anno, per un ammontare massimo di 5.165 euro.
Le spese di investimento (beni di utilità pluriennali quali
macchinari, attrezzature, scaffalature, mobili, etc) e di gestione
(spese di funzionamento) considerate “ammissibili” ai fini del calcolo
dell’ammontare delle agevolazioni sono:
- per l’investimento
- attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti;
- beni immateriali a utilità pluriennale;
- ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti.
- per la gestione
- materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;
- utenze e canoni di locazione per immobili;
- oneri finanziari (con l’esclusione degli interessi del mutuo agevolato);
- prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati.
Non è possibile rilevare o affittare in tutto o in parte una attività
già esistente (ad esempio un bar, un ristorante, un laboratorio
artigianale, etc).
E’ possibile acquistare beni usati
purchè non siano stati già agevolati, sono funzionanti e certificati da
perizia giurata e vengano allegate le fatture originali o le
registrazioni comprovanti tutti i passaggi di proprietà dalla vendita al
beneficiario finale
Non è possibile acquistare beni usati tra parenti e affini entro il secondo grado
La valutazione della domanda contenente un piano di impresa, prevede le seguenti verifiche:
- la verifica formale (preliminare) della domanda presentata, volta ad accertare la sussistenza di quei requisiti la cui assenza pregiudica direttamente ed oggettivamente la possibilità di accedere ai benefici di legge (requisiti di accoglibilità)
- la verifica di merito – basata sui criteri fissati dal CIPE,
che riguardano la coerenza tra il profilo del proponente e l’idea
imprenditoriale, la fattibilità tecnico-economica dell’iniziativa e,
infine, la sua cantierabilità, ovvero l’effettiva e immediata
realizzabilità – articolata in due fasi:
- l’analisi della domanda presentata;
- un colloquio con il proponente, che verterà sulle seguenti aree tematiche di approfondimento: competenze, mercato, aspetti gestionali, aspetti economici e finanziari. La mancata partecipazione al colloquio nelle date che verranno comunicate dall’Agenzia nazionale comporterà il rigetto della domanda.
Dopo la presentazione della domanda è possibile avviare l’attività ma
tutte le spese per investimenti o di gestione sostenute prima della
delibera di ammissione non possono essere agevolate.
Alla valutazione della domanda, fa seguito la Delibera di Non Accoglibilità, di Ammissione o Non Ammissione alle agevolazioni.
In caso di esito positivo si procede alla stipula del Contratto di Concessione delle Agevolazioni,
che è l’atto formale che regolamenta i rapporti e i reciproci obblighi
tra Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo
sviluppo d’impresa SpA e il beneficiari.
In generale è prevista l’erogazione in due soluzioni,
un anticipo e un saldo. Per quanto riguarda gli investimenti, al
momento della stipula del contratto di finanziamento, è possibile
richiedere un anticipo pari al 40% del totale delle agevolazioni per gli investimenti.
Il saldo sarà erogato
in un’unica soluzione, una volta completati gli stessi, anche sulla base
di fatture che possono essere quietanzate (pagate) successivamente
all’erogazione del saldo.
La richiesta di rimborso delle spese di
gestione del primo anno di attività dovrà essere presentata entro 18
mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Attenzione il soggetto richiedente deve essere coinvolto in prima persona nella prestazione offerte alla clientela.
Per un periodo di almeno cinque anni
dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni, il
beneficiario non può essere titolare di alcun tipo di contratto di
lavoro a tempo pieno. È consentito svolgere, oltre agli incarichi
professionali coerenti con l’attività finanziata, le attività a tempo
parziale e/o occasionali e/o stagionali, a condizione che esse
consentano di continuare a svolgere l’attività finanziata.
La ditta individuale può essere
trasformata nella sua forma giuridica previa autorizzazione a
condizione che la nuova forma giuridica sia una di quelle ammesse alle
agevolazioni per l’autoimpiego (società di persone)
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