sabato 22 novembre 2014

Agricoltura e allevamento in ginocchio, Corrao interroga la Commissione Europea


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Tra concorrenza sleale di altri paesi europei, ritardo dei fondi e regolamenti validi solo per l’Italia, l’agricoltura siciliana e sarda sono in ginocchio. L’Europa si svegli, riveda la Pac ed eroghi i fondi a chi è già in graduatoria da anni e nel frattempo ha contratto altri prestiti”. L’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao, capo delegazione del Movimento 5 Stelle, ha depositato in queste ore, due interrogazioni in Commissione Europea relative alle problematiche degli agricoltori siciliani e sardi con riferimento al settore vitivinicolo del trapanese ed ovicaprino.
“I nostri agricoltori – spiega Corrao – sono allo stremo delle
forze perché non ricevono i fondi che l’Europa stessa si è impegnata ad erogare per colmare il gap di regolamenti che di fatto pongono fuori i nostri prodotti dal mercato. Quindi il danno ed anche la beffa, non solo l’Europa ha regolamenti diversi a seconda dei paesi, come nel caso dello zuccheraggio per il vino italiano, che consente a paesi come il Belgio, la Francia e la Germania di correggere il tasso alcolico dei vini con semplice zucchero, mentre impone all’Italia di usare mosto concentrato, il tutto senza alcuna distinzione in etichetta. Lo zucchero però costa dieci volte meno del mosto concentrato, con conseguenti maggiori costi a carico degli agricoltori italiani e dei consumatori. Per ovviare a tale disparità per un lungo periodo e fino al 2012 ai viticoltori italiani che utilizzavano il mosto concentrato è stata data una sovvenzione, adesso scomparsa.  Alla Commissione Europea, chiediamo quindi – conclude Corrao – di rivedere la Pac, ovvero la politica agricola comune europea, tenendo presente l’esperienza della passata programmazione, di scorrere le graduatorie utilizzando le economie derivanti da altre annualità non sfruttate e prevedere una informazione più chiara dei bandi Psr”.

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